XVII Legislatura – Tornata del 12 marzo 1892
Queste parole non le ho volute credere se non quando le ho lette stamani nel resoconto stenografico, e le ho sentite confermare da testimoni
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Io compiacenze qui in questa Camera non ne ho che con la mia coscienza; e le avrò fino all'ultimo giorno che siederò qua dentro.
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Imbriani. Non ho detto questo.
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Imbriani. Quando poc'anzi, entrando in questa Camera, ho inteso il mio nome sulle labbra del deputato Cavallotti, sono rimasto ben maravigliato
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Io non ho mai preteso al monopolio
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Tanto più questo era opportuno, trattandosi di un incartamento voluminosissimo, di più che 3000 pagine. Ma io ho fatto il mio dovere, copiando
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pagine, ho potuto appurare che nel secondo semestre del 1889 è cancellata la responsabilità del Governo, ci sono però delle responsabilità che possono
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deputati; ma devo dire altresì, per lealtà, che avendo dovuto leggere questi documenti, ed esaminarli per lungo tempo, anche per più di 20 giorni, ho
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di nessun controllo; ed il deputato Cavallotti lo sa; tante questioni, ho pregato io lui di trattarle. Dunque, non ho mai preteso al monopolio di
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presidente. Ho qui il testo ufficiale della seduta, e qui non ci è.
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Cavallotti. Io ho chiamato amico personale l'onorevole Imbriani perchè ci sono ragioni di affetto che si antepongono a qualunque ragione politica. E
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Imbriani. Io nel deputato Cavallotti ho sempre ammirato il combattente, e continuerò ad ammirarlo; e tutte le volte che vorrà chiedermi il posto di
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Villari ministro dell'istruzione pubblica. Non ho che una parola da rispondere, ed è che il disegno di legge è già pronto e sarà a giorni presentato
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Ho combattuto in seno alla Giunta il bilancio di assestamento, perchè mi è parso di scorgervi parecchie cifre inesatte, mi è parso che questo
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Prinetti. Inscrivendomi a parlare contro il disegno di legge di assestamento del bilancio, io non ho avuto presente innanzi a me se non il disegno di
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ho dunque che da prender atto delle assicurazioni dell'onorevole ministro e ringraziarlo.
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Ora io non ho portato qui questo ricordo per vanagloria, ma perchè, se allora lo sguardo acuto di economista e di finanziere dell'onorevole Luzzatti
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Giunto a questa conclusione, notevolmente diversa da quella alla quale era giunto il ministro del tesoro, io non ho potuto fare a meno di domandare a
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Difatti io non credo, l'ho già detto, che sia possibile fare altre economie notevoli se non ricorrendo a quelle tali riforme organiche dello Stato
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Ed a questo proposito, onorevole ministro, mi permetta di richiamare la sua attenzione su un altro fatto. Ho visto nei bilanci delle nostre Società
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Ho udito proferire, non in quest'Aula, ma fuori, da persone autorevoli, la parola macinato. Ebbene, lo dico addirittura, io combatterei con tutte le
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Quanto alla Francia, il rinvio del portafoglio nostro può attingere la sua ragione di essere ad una politica che io ho già chiamata infelice. Ma per
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Questo stato di cose deve essere corretto; ed io ho fede che il Governo lo correggerà.
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Sonnino Sidney. Ho chiesto di parlare pei fatto personale quando ho udito ripetere per la seconda o terza volta dall'onorevole Prinetti che io avessi
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Ho la ferma convinzione, e non da ora soltanto, che uno dei guai principali della nostra finanza, una delle cagioni del malessere del nostro paese e
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Non ho mai avuto la sodisfazione, una volta, di udire due oratori competenti in materia finanziaria, essere concordi nelle loro cifre.
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condizione del bilancio del 1892-93 e quella dei bilanci successivi. Per questa indagine occorre una competenza, che non ho nessuna difficoltà di
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le volte che sento parlare di quel che si deve fare, fra due, tre, quattro anni, non credo più a nulla: perchè, da che sono in questa Camera, ho veduto
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Onorevole presidente del Consiglio, Ella ha parlato, in simile occasione, un linguaggio veramente nobile ed elevato; ed io l'ho seguita. Venuto
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Mi auguro che i signori ministri vorranno uniformarsi a queste idee, e mantenere la questione nel terreno pratico in cui l'ho messa. In questo caso
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Ho già avvertito come sia vizioso il sistema che adottiamo per la legge d'assestamento del bilancio.
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Non riparlerò delle dogane, perchè su questo argomento ho intrattenuto troppo a lungo la Camera, nella tornata di martedì; ma debbo dichiarare essere
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Camera, alla tesi del contrabbando e ai danni che arreca all'erario. Io non ho notizie che bastino a smentire questi suoi apprezzamenti; ma se dovessi
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Io ho sempre avuto dei dubbi che le speranze dell'onorevole Colombo sulla quaderna non si realizzerebbero,
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Luzzatti ministro del tesoro. Non l'ho creata io.
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della circolazione, l'aggio si sarebbe ridotto a misura molto meno elevata. Io ho previsto il contrario e noi l'abbiamo visto, nei due mesi trascorsi
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Non mi fermerò sopra altri capitoli passivi del bilancio di quest'anno, perchè ho parlato già troppo a lungo e perchè nei discorsi dell'anno scorso
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Il dire che al 1° febbraio la cedola diventa danaro, non solo aumenta quei vizi della nostra circolazione, che io altra volta ho segnalato, crescendo
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Io non vedo come nei progetti, ai quali ho accennato, si potranno trovare queste economie; credo che il fare un sicuro assegnamento sopra di esse sia
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Alle Cancellerie giudiziarie si domandavano allora due milioni. Modificato il progetto ho sentito parlare di 600 a 700 mila lire. E poi che cosa è
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Quando rispondeva all'onorevole Sani, il ministro della guerra, come ho già avvertito, convenne che mancavano alcuni milioni nei capitoli, «pane
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relazione si pubblicano parecchi quadri, in cui l'aggravio definitivo del bilancio sarebbe calcolato a nove milioni. Ma io ho già visto questa spesa venire
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avessero la pazienza di leggere i discorsi, che ho pronunziato in questa Camera, troverebbero che tra buoni e cattivi ne ho suggeriti parecchi.
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per abitante. E nell'anno seguente, dal 1889 al 1890 (non ho le cifre dell'ultimo anno, perchè non sono pubblicate) questa cifra si restringeva
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Crede l'onorevole ministro del tesoro che basterà l'anno venturo la somma inscritta per le pensioni? Ho calcolato che ci vorranno due milioni di più
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quanto ricaverà dalla vendita di argento di cui ho tenuto parola.
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Le cose che ho detto, o signori, dimostrano a parer mio che il disavanzo per l'esercizio 1891-92 sarà molto superiore alla cifra dei 17 milioni
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L'onorevole Zeppa nel suo notevole discorso ci diceva: basta togliere dal bilancio le spese ferroviarie e provvedere ad esse col credito. Già ho
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Arbib. Non ho detto questo.
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Arbib. No, perdoni. Ho detto che quando il conte di Cavour domandava al Piemonte dei sacrifizi, allora c'era una quantità di deputati e scrittori, i
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Accademia della crusca
