XVII Legislatura – Tornata del 12 marzo 1892
voglio tediare la Camera, tanto più che sono molto inesperto in materia di finanza.
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E, mi si permetta di dirlo, è davvero una strana finanza la nostra! Essa è venuta meno al primo postulato della finanza in uno Stato civile; quello
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riconoscere che le condizioni della finanza nostra non hanno perduto della loro gravità, e che i metodi e la via che avete seguiti e che accennate ancora
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un'Inghilterra esausta, un'Inghilterra nella quale un enorme disavanzo della finanza pubblica non era se non la riprova del decadimento agricolo ed industriale del
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A mio avviso, o signori del Governo, è a quest'ordine di concetti che noi dobbiamo ispirarci in questo periodo grave di malessere della finanza
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so davvero quando farete siffatte riforme, se non le fate oggi che la condizione disagiata della finanza prepara a subirle anche coloro che da queste
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Altre volte, la finanza italiana è arrivata vicino al pareggio o l'ha raggiunto: ed allora nn cumulo di appetiti compressi si sono scatenati addosso
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Ho la ferma convinzione, e non da ora soltanto, che uno dei guai principali della nostra finanza, una delle cagioni del malessere del nostro paese e
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piuttosto di darmi allo studio della meccanica celeste, che allo studio della finanza.
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Ebbene, onorevoli colleghi, io sbaglierò, ma credo che noi non arriveremo mai ad una vera sistemazione della nostra finanza se non ci avvezzeremo a
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avversari se ne giovano come di un arma contro noi per apparecchiare i mezzi di nuocerci, non solamente nella politica, ma anche nella finanza. Lavoriamo
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Vogliamo noi dar prova formale della nostra risoluta volontà di rimettere in ordine la finanza italiana? Cominciamo da saldare il disavanzo come
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Prinetti, al pari dei più rigidi censori della nostra finanza e dei più bramosi di vederla aggiustata, sono convinto che bisogna assolutamente risolvere
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nella finanza italiana.
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Nè ora soltanto, onorevole ministro, io sostengo questa tesi. L'ho sostenuta sempre, e quando l'onorevole Giolitti assunse la direzione della finanza
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parlò della necessità di questa indipendenza dallo straniero in fatto di finanza; e tutti d'accordo abbiamo detto: non faremo più debiti, faremo fronte
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, che se vogliamo riuscire, davvero, ad ordinare la finanza italiana, bisogna cominciare a dar prova di un po' d'energia, per levare di mezzo il
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egli chiama i competenti della finanza, diceva che si sarebbe raccolto, come in un porto di rifugio, nell'amplesso che la maggioranza della Commissione
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alla Camera i principii che dovevano disciplinare la nuova finanza; chi rileggesse quelle parole, non dovrebbe conservare nessun timore: rassomigliano
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seguire eziandio il mio amico Zeppa, il quale, iscritto a parlare contro, ha dipinto la finanza con colori molto più rosei di quelli adoperati
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quale, pur non negando il suo voto al Ministero, ha esaminato le condizioni della finanza, non solo con grande competenza, ma anche con la solita
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Per conseguenza se, ad onta di tutto ciò, noi ci troviamo di fronte ad un disavanzo di 17 milioni, vuol dire che la condizione della finanza è
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spiriti, non solo siano la negazione di ogni buon dettato di finanza, ma riescano anche contrarie ai benintesi interessi dell'industria enologica.
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che qui almeno mi pare avesse ragione l'onorevole Prinetti, quando segnalava una disarmonia profonda tra il governo della finanza e gl'interessi
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L'onorevole Arbib teme che queste discussioni generino lo scredito. Invece io lo assicuro che si contribuisce meglio all'avvenire della finanza e
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Ora io non dirò che soltanto ai risparmi si debba affidare la navicella della finanza.
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Se fossi stato certo che il catenaccio sarebbe bastato ad assicurare un prospero avvenire alla finanza, mi sarei rassegnato. Ma non sono passati
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Ellena. Ha detto che il conte di Cavour lasciò la finanza in grandi angustie…
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Ora, o signori, non si tratta di chiedere altri tributi per l'unità e l'indipendenza della patria; noi dobbiamo invece ordinare la finanza in modo
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Mi sono proposto di guardare alle cose della finanza in modo molto obbiettivo, e affatto impersonale; ma non mi dissimulo che, avendo dovuto
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L'equilibrio della finanza si deve chiedere, in parte almeno, al perfezionamento della legislazione e dell'amministrazione fiscale; nel resto a nuove
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Badate però che, in materia di finanza, è meglio essere pessimisti che ottimisti. Se voi non conoscete la gravezza del male è impossibile che
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