XVII Legislatura – Tornata del 12 marzo 1892
Debbo aggiungere, a mio maggior rammarico, che questa non è che una forma attenuata delle parole, che io riscontrai come pronunziate dal mio amico
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accaduto di leggere alcune parole, nei resoconti stenografici della Camera, pronunziate dal mio collega ed amico personale Imbriani.
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Dunque tutte le osservazioni fatte in ultimo dal deputato Cavallotti cadono assolutamente, e sono ingiustissime; e spero che egli ne converrà.
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presidente. Onorevole Cavallotti, le faccio osservare che la parola compiacente non risulta dal resoconto ufficiale.
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Ed io che non credo che il controllo debba essere limitato ai deputati, ma debba essere fatto dal paese, avrei desiderato che fossero stati stampati
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D'Adda — D'Alife — Dal Verme — Damiani — D'Andrea — Daneo — Danieli — D'Arco — Dari — De Bernardis — De Biasio Vincenzo — De Giorgio — Del Balzo — De
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Dichiaro perciò sin da ora di sconfessare qualunque parola mi uscisse dal labbro, la quale per avventura non interpretasse fedelmente il concetto che
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dal ministro della guerra. Ma l'Amministrazione stessa, interpellata dalla Giunta del bilancio, aveva risposto che non vi è nessuna ragione fondata per
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lire; molto più che voi stessi proponete di toglierla dal bilancio di previsione del prossimo anno.
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Giunta del bilancio ed alla Camera un analogo prospetto, dal quale appariva un incremento annuale obbligatorio delle spese tra i 25 od i 30 milioni. Ora
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disegno di assestamento dal quale il disavanzo non appariva che di quattro milioni.
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, ricordo d'aver detto che il bilancio di quell'anno, preventivato dal Governo d'allora con un disavanzo di 20 o 25 milioni, si sarebbe chiuso nel fatto
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assicurato dal relatore, e mi pare anche dal Governo, che ci sarebbe stata la deduzione della tara nel valutare il dazio doganale all'entrata dei vini
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dal marco al franco; sicchè in complesso paghiamo ventinove lire per introdurre i nostri vini in Germania; cioè dieci lire di più della tariffa massima
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monti dal momento che queste cambiali ci furono ritornate e dobbiamo pagarle in oro?
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che ogni anno escono dall'Amministrazione nostra dal quattro al cinque per cento degli impiegati. Una misura quindi così modesta e così serena come
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Chiaradia. Mi onoro di presentare alla Camera la relazione intorno al disegno di legge già approvato dal Senato: Modificazione alla legge sulle
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Arbib. Onorevoli colleghi, terrò conto dell'impressione prodotta sulla Camera dall'eloquente discorso dell'onorevole Prinetti, e mi guarderò bene dal
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tutti coloro che parlano come lui sono ispirati dal desiderio di fare il bene del paese; ma essi si illudono grandemente, perchè non pensano alla
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, perchè una nazione giovane, facilmente si abbandona ad eccessive speranze, ad illusioni, giustificate, però, dal concetto che ha del suo avvenire, ma, per
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anche nelle questioni di cifre, e così accade che il bilancio di assestamento, presentato in novembre dal Ministero, viene in discussione nel mese di
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Queste sono le promesse che abbiamo fatto, voi dal banco del Governo, e noi deputati ai nostri elettori; e ne abbiamo preso impegno formale davanti
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pronunziare davanti a questa Camera il 19 di marzo ed il 18 di dicembre dello scorso anno, mi avrebbe, forse, dissuaso dal ripetere davanti a voi all'incirca
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Chi rileggesse le dichiarazioni fatte dal ministro del tesoro nella tornata del 2 marzo dell'anno scorso, in cui, per la prima volta, egli manifestò
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del bilancio aveva ricevuto dal Ministero.
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manifestato, ed in parte procurato di applicare. Ma questo programma, come fu tradotto nei provvedimenti presentati dal Governo, ed approvati dalla Camera, come
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pareggio anche nella categoria del movimento dei capitali. Fin dal 1° dicembre, quando l'onorevole Luzzatti fece la sua esposizione finanziaria, era facile
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il consumo di alcool batta intorno a 200,000 ettolitri, un abbuono del 40 per cento, qualora tutto l'alcool fosse distillato dal vino, ed in questo
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, proposta e vinta dal ministro delle finanze, abbia smentite le promesse.
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riguardo un pensiero, al quale io sono lungi dal sottoscrivere. Egli diceva: meglio l'aggio altissimo e la rendita alta; meglio, per conseguenza
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in pagamento queste cedole. Ma non tutti si astennero dal mandare all'estero le cedole per convertirle in oro, ed è accaduto perfino che le cedole
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Si avranno le 300,000 lire da coloro che sono detti, con barbara parola, controllori demaniali? Si avranno le 500 mila lire proposte dal ministro del
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C'è ancora il marchio dei metalli preziosi, a cui si pretende di attingere un milione di lire. Ma i ministri mi apprendono che dal vecchio trattato
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Se ben ricordo, i 3,800,000 lire il ministro del tesoro voleva attingerli per un milione dal passaggio alle banche del servizio di tesoreria. Ma
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. Si partì dal concetto che il bilancio, assestato come è ora, ringagliardito con quei 3,800,000 lire di economie, con quei 22,700,000 lire di nuove
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E la questione diventa più grave, per le 22,700,000 lire di maggiore entrata. Gran parte di esse deveva esserci data dal catenaccio; ora io credo di
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, se questo progetto sarà applicato dal 1° di luglio.
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Veda, onorevole Cadolini, se siano cifre confortanti queste che le enuncio. Dal 1888 al 1889, i risparmi, comprese le casse ordinarie di risparmio
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Ora l'onorevole Luzzatti sa che questo è uno dei pochi argomenti in cui siamo sempre stati discordi. Poichè io fino dal 1886 (allora le piastre
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largamente esaminato dal collega Sonnino. Aggiungerò soltanto: sperate forse di poter contenere la spesa del catasto nella cifra sparutissima che avete
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L'onorevole Zeppa nel suo notevole discorso ci diceva: basta togliere dal bilancio le spese ferroviarie e provvedere ad esse col credito. Già ho
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, invece di pagare con denaro tratto dal bilancio i beni che deve espropriare per la bonificazione dell'Agro romano, si fa dare i denari dalla Cassa
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, Guglielmi, Dal Verme.
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14. Approvazione dell'eccedenza d'impegni su capitoli di spese obbligatorie e d'ordine del bilancio di previsione pel 1890-91, risultanti dal
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» per sussidiare il Consorzio dei Comuni per l'incremento dell'irrigazione del territorio Cremonese, da prelevarsi dal fondo di riserva per le spese
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Accademia della crusca
