XVII Legislatura – Tornata del 10 marzo 1891
delle coltivazioni e sull'impiego del tabacco indigeno nelle manifatture, con facoltà nella Commissione stessa di fare quelle proposte che ritenesse
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Ora è d'uopo che la Camera: sappia che in Italia ci sono 83 vescovadi di regio patronato, 81 nelle Provincie meridionali, uno cella provincia di
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, che nulla resterebbe innovato. Ma intanto eravi chi ricusava di riconoscere che quel patronato il quale si esercitava dal Sovrano nelle Provincie
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. Perchè, se il paese ci ha nelle ultime elezioni ben tracciato e definito il programma, sul quale si deve più specialmente svolgere la lotta
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È vero bensì che nelle disposizioni di carattere locale l'articolo 27, in linea di eccezione, accordava ai pescatori la facoltà di pescare in taluni
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Papa. Ringrazio l'onorevole ministro delle sue buone intenzioni e debbo chiedere perdono, se nelle parole da me pronunziate dianzi, ho dimenticato di
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che alimenta così nelle torture del carcere come nelle umiliazioni dell'esilio e concretava così l'articolo unico:
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Questa proposta di leggo, che ha la sua ragione nelle leggi fondamentali dello Stato, prova l'accordo delle coscienze nel comune dovere, nell'omaggio
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Anzitutto non si tratta di concessione, signor ministro, si tratta di riconoscimento, che trovasi già sancito nelle nostre leggi, nella nostra
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perchè sarebbe necessario istituire in Sicilia un servizio notturno che, nelle condizioni del traffico in quelle Provincie, non sarebbe opportuno e
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doppio binario ò recentissimo, e quindi non può ancora sopportare dei grossi treni. La seconda è che un treno rapidissimo nelle condizioni della linea non
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Sbarazzato delle parti incidentali, nelle quali spero di aver consenziente l'onorevole Di San Giuliano, dico, nella parte sostanziale, che certamente
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Ora è molto chiaro che si può benissimo, facendo fermare un po'meno a lungo il treno nelle stazioni intermedie, abbreviare di molto il viaggio, senza
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Mezzogiorno eccedano sensibilmente il numero di quelli che partono originariamente da Napoli, allora la risposta del ministro avrebbe, nelle presenti
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non dire del guasto e del disordine che trovò negli archivi municipali e nelle Amministrazioni tutte dipendenti dal Comune. Cosicchè il comun senso
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Come sindaco non deve prendere ingerenza nelle elezioni. Ma, onorevole Imbriani, noi desideriamo, e desideriamo giustamente, che le autorità non
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Io credo che se vogliamo stare nelle teorie giuste dobbiamo tutto questo riconoscere. Perchè se ammettiamo che il sindaco deve firmare per l'uno
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Io prendo atto delta dichiarazione che il ministro ha fatto che non permetterà più ai sindaci d'ingerirai nelle elezioni politiche.
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Ora io spero che il ministro vorrà revocare quella circolare. Voi stesso, signor ministro, siete andato parlando nelle sale comunali, non ci è dubbio
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nazionale, allora io saprò compiere il mio dovere. Dunque io non ho detto che non permetterò che i sindaci si ingeriscano nelle elezioni, io ho
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membri, quattro scelti dal Senato, quattro dalla Camera dei deputati e quattro nelle loro rispettive amministrazioni, con incarico di studiare e
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7. Discussione del disegno di legge: Modificazioni della legge 24 giugno 1888, sull'abolizione delle servitù nelle Provincie ex pontificie. (57)
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caldeggiato dall'onorevole Tittoni relativo all'abolizione delle servitù nelle Provincie ex pontificie. Quindi verrebbero le interpellanze che sono rimaste
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Accademia della crusca
