XV legislatura – Tornata del 7 febbraio 1883
presidente. Onorevoli colleghi, li prego di fare silenzio.
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lo Stato concorre per la metà della spesa. In questo caso mi pare che lo Stato abbia diritto di costruire esso direttamente, e di cercar di fare il
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Per non tediare la Camera, concluderò col dire che se vogliamo veramente fare delle buone strade, se vogliamo che la legge del 1881 non resti lettera
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frequente nella stagione iemale, il vapore non può approdare nè fare operazioni, cosicché quelle popolazioni rimangono spesse volte una, due ed anche
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andare prima a Messina, e poi con grande disagio e perdita di tempo, fare il viaggio per Palermo. Desidererei adunque che l'onorevole ministro
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Comprendo che non è questo il luogo opportuno per fare una larga discussione su quest'argomento;
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dovremmo fare in modo che le Compagnie di navigazione che noi sussidiamo siano in condizioni da poter sostenere questa concorrenza.
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Conchiudo con dire che io credo che il Governo, senza spender nulla, può fare sì che i vapori della Compagnia Florio e Rubattino appoggino al porto
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a bordo della sua nave, e ha dovuto fare anche da curato, battezzandolo.
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La voce del dovere lo chiamava al suo posto; egli sapeva che il palazzo di via delle Convertite lo aspettava; ma come fare a superare la distanza che
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Dopo ciò è naturale che, anche pagando enormemente, il battello postale non potrà fare quegli approdi perchè troppo pericolosi. Tuttavia anche dalla
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si dovesse fare, non voglio ora entrare a fondo nella questione; ma dico che abbiamo speso somme non indifferenti per avere linee doppie, là dove il
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Si sono spesi tanti milioni per farlo; parecchie volte io ho detto quel che si doveva fare per renderlo profittevole, ora quindi mi reca dolore
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sovvenzionate fanno il servizio postale e dovendo fare tale servizio debbono partire ad ora fissa, qualunque sia il loro carico di merci. Le società
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All'onorevole Canzi sembra facilissimo il fare ciò che egli desidera, e dice che la Società Florio-Rubattino, la quale oramai ha 100 milioni di
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sono in grado di poter fare migliori condizioni. Il difetto non sta nelle convenzioni marittime, onorevole Canzi, ella lo sa meglio di me; ma sta invece
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È possibile che nessuno dei nostri funzionari abbia la coscienza dei propri doveri? Che tutti abbiano proprio il proposito di non voler fare niente
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Ma qui io potrei fare un'altra discussione: potrei per esempio domandare se veramente l'abbiamo una colonia all'estero, perchè, prima di stabilire
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censurare e non per lodare. Io non ho motivi di censurare il servizio postale che fa la Società Florio-Rubattino; anzi, ho ragioni per fare l'encomio di
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stazione un battello della marina da guerra, il quale, se non altro, si può permettere di fare quanti viaggi vuole fra Assab ed Aden, mentre nelle nostre
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personale. L'onorevole ministro mi ha mossa una accusa, che, per verità, mi brucia; egli mi ha eletto cioè, che io non so fare altro che criticare tutti i
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Potrei fare altre osservazioni le quali proverebbero che non ho tutti i torti anche relativamente alla vigilanza che si dovrebbe esercitare sopra
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Livorno si grida, ma come fare altrimenti? A Civitavecchia avviene altrettanto.
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In quanto alle merci, si comprende, che è nell'interesse della società il fare facilitazioni; imperocché se essa non si comportasse così, sarebbe una
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fare, anche avendo alla mano il danaro occorrente. Tutti sanno che non tutti i lavori portuali si possono fare in un tempo breve. Ci sono porti, dove
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navigazione, bisognerebbe fare i porti adattati alla navigazione stessa. Questo è l'ideale; ma se noi volessimo aspettare di provvedere ai pubblici servizi
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porti. Ma, ad ogni modo, non c'è su questo punto di che fare fondate lagnanze.
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fare l'approdo di Ancona, e tutte le volte che non lo fa è in multa. L'interesse della società pertanto si trova fra il pericolo che può correre il
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ministro ha fatto fare degli studi per la variante che occorre alla strada medesima, e perciò lo prego di voler dire una parola che valga ad assicurare
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le strade provinciali sul Po e sul Pellice, costruzione che è, per così dire, imminente, corre anche a me l'obbligo di fare alcune osservazioni intorno
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il Ministero non lo può fare colle sue facoltà, credo che avrebbe il dovere di presentare un progetto di legge suppletivo, il quale venga a riparare
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poteva evidentemente fare di più; ma quello che non si è fatto si potrà fare. Una volta infatti che questi inconvenienti così gravi e numerosi
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Dunque, siamo molto lontani dal dover fare un appunto qualsiasi di parzialità al Governo.
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A questo riguardo debbo fare osservare all'onorevole Bajocco che solleciteremo, per quanto sarà possibile, le costruzioni da lui indicate, se non vi
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provinciale di Torino per deliberare le strade che devonsi fare? Allora sì che l'ingerenza governativa eccederebbe ogni limite del possibile! Non si
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Io assicuro che ne farò fare l'esame d'urgenza dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, per procedere immediatamente all'appalto di quel tratto
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l'ufficio unico), certo in alcune provincie, sia una vera superfetazione quella di tener due ingegneri-capi, che non hanno da fare nè l'uno nè l'altro, ed
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, egli sa che furono mandati sopra luogo anche ingegneri geologi per fare che la variante da eseguirsi in quel tratto di strada, riesca frattanto meno male
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loro. In questo stato di cose, che cosa deve fare il ministro?
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fare insieme ed in comune il proprio servizio (salvo, ripeto, l'amministrazione separata), ma, una volta che gli uffici vi debbono essere, non so
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parla sempre di decentramento, e poi si vuole applicare in questo modo? Quando le provincie vogliono eseguire da loro i propri lavori, lasciamole fare, se
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Ora, per queste considerazioni, non volli introdurre nella legge (come era in quella del 1875 per le strade di serie) l'obbligo pel Governo di fare
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stato eseguito; almeno vediamone lo svolgimento. Che ragione avrei io adesso per fare una legge la quale obbligasse le provincie a lasciare costruire
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Ad ogni modo, quando venga il caso di fare un supplemento alla legge (la qual cosa sarà certo necessaria, perchè nel regno d'Italia si costruiranno
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se un'inchiesta si dovesse fare per tutti gli uffici, si metterebbero al nudo fatti deplorevoli, deve convenirne con me l'onorevole Colaianni
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presidente. Ha facoltà di parlare l'onorevole presidente della Commissione del bilancio. Ma io mi permetto di fare osservare alla Camera, che
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Mocenni. Io desidero di fare una semplice domanda all'onorevole ministro dei lavori pubblici per sapere dalla sua cortesia in qual modo egli intenda
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febbraio 1882, aveva dato incarico di fare eseguire dall'ufficio tecnico gli studi necessari, e quindi la compilazione del prosciugamento del padule
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Io le rivolgo viva preghiera perchè ella voglia fare studiare se sia possibile un nuovo corso (e credo che ciò sia facilissimo), poiché l'attuale non
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Devo però fare due preghiere agli onorevoli colleghi: una è di trovarsi domani alle ore due precise; la seconda è di non andare via troppo presto
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Accademia della crusca
