XV legislatura – Tornata del 7 dicembre 1883
poteva conferire a quest'autorità, al delegato di sicurezza pubblica, di provvedere appunto secondo queste circostanze eccezionali, di chiudere per
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Io domando, quali appunto di queste cause poterono legittimare l'insistente intervento del delegato di pubblica sicurezza, cui poi per il suo
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L'onorevole Mancini, che mi duole di non vedere oggi al banco dei ministri, enunciava, come egli sa fare, queste teorie, dicendo che non è
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funzionario del pubblico ministero e dell'autorità politica, quali di questi reati, quali di queste ipotesi criminose si sono verificate a Cesena, perchè
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visto, ripeto, che, in queste discussioni memorande si è affermato che conveniva ricorrere alla legge comune, che conveniva ricorrere al Codice penale
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queste violazioni è avvenuta, evidentemente il contegno dell'autorità è stato arbitrario.
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Come volete che queste contrarietà cessino? Come volete accostare a voi queste popolazioni? E non vi par giusto che si dica che una delle cagioni
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diritti che queste leggi consentono.
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alcuni i quali affermano che sia necessario di circondare di un sicuro baluardo queste istituzioni
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dirò che forse queste difficoltà esistono. Io non negherò che, in qualche parte, anormale sia la condizione della nostra provincia; ma non crede
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sono abbastanza conosciute, si tratta di notorietà pubblica), ed allora a nulla varranno queste meschine interruzioni.»
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Ma dopo questo fatto c'è pure un'altra parte di storia sulla quale l'onorevole Aventi ha sorvolato; è quella che avvenne dopo queste parole, senza
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delegati presenti, pare che abbia detto queste parole: ecco gli eroi dei nastri e delle corone…
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formula in queste parole, a un dipresso: che la umanità (nientemeno che la umanità!) non si può salvare che col comunismo e con la anarchia; e che
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rimanere sul terreno da lui indicato, che cioè queste questioni che riguardano l'ordine pubblico non sono questioni propriamente politiche, perchè il
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E non gli è balenato alla mente il sospetto che queste autorità politiche da lui dipendenti per legittimare il fatto proprio, o per coprire il
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popolazione, dipendeva, non da queste minaccie fatte ai delegati, (se pure furono fatte queste minaccie, il che io nego), ma fu conseguenza del
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E non dubiti l'onorevole Depretis che, per parte nostra, noi faremo il possibile perchè queste angolosità si tolgano: ma vivaddio! non si faccia
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poco alcune delle parole che gli dissi; furono queste: «Il signor ispettore ricorda il comizio pubblico che ebbe luogo in Ravenna nello scorso gennaio
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diritto comune? Sarei grato all'onorevole Depretis se egli volesse rispondere in modo chiaro e perentorio a queste domande.
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alla Camera, disse queste precise parole:
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Queste le precise parole ch'io dissi, ma non le aveva ancora pronunziate che 5 o 6 carabinieri si gettarono sopra di me, la circolare del Comitato
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delegato, entrarono le truppe in posizione di pronti. Fu allora che io, approfittando di un momento di silenzio, dissi queste parole precise:
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Sarei lieto se l'onorevole Depretis rispondesse a queste domande in modo chiaro e categorico.
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In verità, signori, dopo queste dichiarazioni, mi pare non esservi dubbio che questa riunione avesse un carattere assai grave, un carattere
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Ora io domando se si potesse considerare come privata l'adunanza alla quale erano convocati non solo i rappresentanti di queste associazioni, ma i
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se queste cose siano arbitrii delle autorità locali ai quali (io me l'augurerei) il Ministro non acconsente, ovvero se sieno l'applicazione fedele
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E non aggiungo a queste parole le altre che furono pronunziate.
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E continua con queste parole testuali: «Sebbene non ignori le disfatte toccate e che pur troppo toccheranno alla democrazia in quell'ambiente putrido
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Io domando se queste parole non costituivano un reato! Altro che ritirar le parole; non bisogna pronunziarle certe parole, e venir dopo a
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ad ascoltare le osservazioni dei rappresentami della legge, tanto più che lei è un deputato come me. Io dunque le dichiarerò finalmente, ed in queste
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Onorevoli colleghi, li prego di prendere i loro posti. Vediamo se si possono esaurire queste interrogazioni, perchè vi è un disegno di legge che
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Congresso. Ebbene io ripeto che di queste parole non ne furono dette, perchè discussione non ce ne fu; e se ci fu alcuno isolatamente che gridasse a
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del coltivatore. Basta ricordare come avvenga la fioritura e la fecondazione in queste piante per esserne subito persuasi.
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, nell'autunno del 1882 l'imperversare delle pioggie che mandarono in rovina molti prodotti; queste ed altre cause aggravarono le condizioni già poco
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Credo che queste cifre sieno abbastanza eloquenti per se stesse senza commenti.
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conduttori di fondi, anche in queste giornate di brume, eli gelo, voi li vedrete in mezzo ai campi, a dirigere i lavori di concimazione, e, quando il sole
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faccia sulle due rive del Po, ebbene queste vigne hanno prodotto il quinto del raccolto, quando le cose sono andate bene; e siccome ci vuole almeno
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Certo quando queste eque conciliazioni avvenissero, non sarebbe il ministro dell'interno chi sarebbe per opporsi.
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Insomma, queste disposizioni meritano uno studio ponderato, e, anche per questo riguardo, io credo che forse un provvedimento legislativo sarebbe
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farò il possibile di studiarlo e di risolverlo. Più in là non potrei andare. Del resto queste varie questioni potranno essere portate innanzi alla
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Accademia della crusca
