Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: scuole

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XV Legislatura − Tornata del 7 marzo 1883

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Farini 50 occorrenze
  • 1883
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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XV Legislatura − Tornata del 7 marzo 1883

Capitolo 40. Istituti tecnici e nautici, scuole nautiche, scuole tecniche e scuole speciali (Spese fisse), lire 3,392,446 55.

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Abbiamo in Italia, se la memoria non m'inganna, 63 istituti tecnici e 300 scuole tecniche. Ebbene, togliamo dalle scuole tecniche sessantatrè scuole

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A senso mio, di rimedi radicali e possibili, non ne fu proposto che uno, la separazione, cioè, delle scuole che devono avviare i giovani alle

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Essa dovrebbe esercitare il duplice ufficio: da un lato, di completare le scuole elementari ed avviare i giovanetti nell'esercizio delle industrie e

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L'articolo 21 di questa legge, che è del 17 ottobre 1860, dice: « … Delle scuole tecniche, che siano il primo grado dell'insegnamento speciale

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le sue parti eseguita per le scuole tecniche. E fra le provincie, alle quali non è stata in alcun modo applicata, è da annoverarsi la provincia di

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per istituto, convertendole così in vere e proprie scuole preparatorie; e trasformiamo le rimanenti in scuole professionali, sia industriali, sia

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Io credo che una tale riforma porterebbe vari risultati tutti utili. Essa fornirebbe agli istituti ciò di cui principalmente abbisognano, scuole

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richiederebbe aumento di scuole, nè di classi, nè di personale; richiederebbe soltanto una modificazione sostanziale nei programmi e nell'insegnamento

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sistema di Tirone la tachigrafia in tutte le scuole dell'impero, e come sia in grazia dei tachigrafi se a noi vennero molti precetti della scuola

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egli reputa necessario per ottenere questa soluzione, che interessa non solo le scuole tecniche in sè stesse considerate, ma tutto quanto l'insegnamento

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Quanto allo sviluppo dell'insegnamento vi bastino, o signori, questi pochi dati: nella Baviera nel 1882, si avevano 96 scuole governative in cui

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In Baviera, la stenografia è facoltativa nelle scuole reali fino dal 1874, e per legge del 26 agosto 1874 anche ne' ginnasi. Di più è obbligatoria

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cui, non si sa perchè, fu lasciato, dal 1872 in poi, l'insegnamento della stenografia nelle scuole italiane.

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strano il dire che si insegna a scrivere nelle scuole primarie per formare degli scrivani. La stenografia, altrove (per esempio in Germania), è

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Se dal grado superiore delle scuole elementari, e via via, per tutti i corsi delle scuole mezzane, si abituasse, come nelle scuole degli Stati Uniti

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letteraria diretta da un nostro valentissimo collega si lamentava che in Italia non si sappia leggere, e lo stesso lamento faceva Hippau per le scuole

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che anche volendo oggi introdurre lo studio della stenografia nelle scuole mezzane, ci mancherebbero gli stenografi: conviene dunque procedere passo

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. Se vo1 te che il vero abbia sempre un difensore, insegnate a parla e in tutte le scuole, insegnate a parlare come si conviene ad un popolo lìbero.

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Allo stato dei fatti gli insegnamenti stenografici non hanno disgraziatamente attecchito nei nostri istituti, imperocché sono state aperte scuole, le

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Capitolo 41. Insegnamento industriale e professionale-Sussidi ad istituti, a scuole e ad insegnanti, premi ed assegni di borsa agli alunni, indennità

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All'onorevole Guicciardini, il quale con molta competenza ha sollevato la questione del coordinamento delle scuole tecniche cogl'istituti tecnici, io

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E l'insegnamento del parlare in tutte le scuole non costa un soldo. E tutta questione di una linea di programma, questione di una circolare a tutti

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L'onorevole Bertani disse: le nostre scuole non vanno bene; e parve voler dare la colpa dell'andamento non soddisfacente di queste scuole ai libri

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esami e sussidi a provincie ed a comuni pel mantenimento di scuole tecniche, lire 610,000.

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avesse imposto l'obbligo dell'istruzione per la durata di 8 anni; inoltre, noi avevamo le scuole serali, le quali dovevano essere il complemento dell

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intesero già di dire essi che il numero delle scuole non sia cresciuto, che non sia cresciuto il numero degli alunni, che non sia diminuito dal 1877 in

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L'analisi che qui nella discussione generale si è fatta delle scuole primarie e delle condizioni dell'istruzione popolare è stata tale da dover

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più facile e meno gravosa la frequenza alle scuole.

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numero delle scuole ed il numero degli alunni, ed essere corrispondentemente diminuito il numero degli analfabeti.

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ogni due anni un mutamento di personale nelle scuole che si estende a tutta l'Italia.

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L'onorevole Martini, considerando l'umile condizione delle scuole normali del regno, e d'altra parte riflettendo che esse sono quali le fanno i

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E questo mi conduce a considerare quest'unità naturale delle scuole, sulla quale l'avvenire delle scuole medesime si fonda, che è appunto il maestro.

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patente? Possono forse avere patente senza avere sostenuto esami nelle scuole normali? Dunque abbiamo scuole normali, le quali licenziano maestri, che

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errori, si son fatte tante e tante edizioni, dimostra, se non altro, che in generale il personale insegnante delle scuole elementari non è molto al di

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Del resto la insufficienza delle scuole normali che fa? Produce quest'effetto, che, cioè, le città maggiori, quelle le quali vogliono avere buoni

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scuole primarie, è appunto qui, dico, dove tutti si trovarono imbarazzati. Imperocché intanto noi possiamo avere insegnanti buoni in quanto noi loro

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delle finanze si possa fin d'ora provvedere ad un discreto miglioramento delle condizioni dei maestri e delle scuole primarie.

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diminuire il numero delle scuole ed anche di sopprimerle affatto, ovvero di aumentare gli stipendi dei maestri. Ma finchè il numero di cotestoro è così

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Io credo che la gratuità dell'istruzione primaria sancita dalla legge Casati sia il vizio fondamentale delle nostre scuole elementari e la ragione

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se, oltre alle inscrizioni nel bilancio (che è il modo ordinario con cui si provvede ai bisogni delle scuole e degl'insegnanti), nella storia nostra

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quello che i facoltosi pagherebbero, tornerebbe a beneficio dei poveri sotto forma di scuole migliori, d'insegnanti più abili e più volonterosi, di

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«La Camera nell'intento d'imprimere negli asili infantili un carattere di scuole educative e di coordinarne la sistemazione ad un concetto pedagogico

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, le uniche scuole nelle quali infatti con opportune norme si potrebbero mantenere i fanciulli sino agli 8 o 9 anni, come già si fa negli asili o

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analfabeti, e soggiungeva una grande verità: un popolo che vuole un esercito, deve prepararlo nelle scuole.

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Io applaudo al suo concetto, onorevole ministro; ho anche applaudito al suo disegno di legge sulle scuole popolari, che sono disposto ad accettare

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Avrei da dire qualche cosa intorno ad un altro argomento, quello del bisogno di coordinare le scuole infantili colle elementari, ma per finir presto

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asili infantili le leggi, le provvidenze, che sono state emanato per gli altri maestri e maestre delle scuole elementari; a quel personale che lavora

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scuole elementari d'Italia.

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Abbiamo intorno al capitolo 43 : «Sussidi ed assegni per le scuole serali per gli adulti» una grande contradizione. Da una parte il ministro dice

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