XV Legislatura − Tornata del 7 marzo 1883
Si tratta di una tassa, la quale, per una singolare fortuna, non incontra opposizioni nè al Mezzogiorno nè al Settentrione; non da parte
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Speciali biglietti saranno messi a disposizione degli onorevoli signori deputati che, desiderando di assistere alla detta solennità, ne faranno
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presidente. L'onorevole Chiapusso ha trasmesso alla Presidenza una proposta di legge di sua iniziativa, che sarà inviata agli Uffici perchè ne
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Questa tassa fa parte degli aumenti delle tariffe doganali e ne rappresenta il cespite principale, perchè l'onorevole ministro la valuta 9 milioni
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dall'industria nazionale, perchè adesso ciascuno cerca di accrescere quanto più può la produzione, per avvantaggiarsi della differenza di tariffa: ne avverrà
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Eppoi se per un caso l'onorevole ministro delle finanze non credesse di dovere sollecitare questo provvedimento, egli ne avrebbe anche un altro, cioè
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Dico, in gran parte, perchè, come lo stesso onorevole Branca ha accennato, l'abbondante offerta della merce ne farà ribassare il prezzo; la qual cosa
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influenza, ne sull'importazione degli spiriti dall'estero, nè sulla produzione delle nostre fabbriche. Crebbe bensì grandemente l'importazione degli
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Branca. Ma noi siamo al 7 di marzo; si tratta di fare una relazione per moltissimi articoli di tariffa, articoli di tariffa per cui non vi è nè
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anche qui, sebbene non ve ne sia bisogno, nuova e calda preghiera alla Commissione affinchè voglia affrettare il compimento di questo voto.
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presidente. Ed anche perchè ne è stato sollecitato dal ministro delle finanze.
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L'affretto coi miei voti, e spero che questo giorno verrà presto; ma non ho potuto pensare, né dire che non verrà prima del mese di giugno. Io spero
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del disegno di legge è presso la Commissione, ed io non posso preoccupare, nè pregiudicare il suo lavoro.
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l'onorevole Peruzzi, che ne è il presidente, la prego di concedermi di parlare per due minuti, per indicare a che punto si trovino gli studi della
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Io non farò mai tale proposta; e, per le ragioni da me teste accennate, non potrei desiderare né approvare che altri la facesse. Aggiungo, che la
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A senso mio, di rimedi radicali e possibili, non ne fu proposto che uno, la separazione, cioè, delle scuole che devono avviare i giovani alle
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richiederebbe aumento di scuole, nè di classi, nè di personale; richiederebbe soltanto una modificazione sostanziale nei programmi e nell'insegnamento
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Egli è certo che non può, come Atlante, portare sulle spalle il mondo tutto, e che se avesse anche i cento occhi d'Argo, non potrebbe tutto vedere nè
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Ebbene chi ha la fortuna di conoscere la stenografia, di mano in mano che legge un libro, colla stessa rapidità con cui corre il pensiero, ne segna
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Ognuno comprende, o signori, quanto buono sarebbe che i cancellieri dei tribunali, delle corti ne avessero conoscenza. Quante volte, nei pubblici
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In Baviera, la stenografia è facoltativa nelle scuole reali fino dal 1874, e per legge del 26 agosto 1874 anche ne' ginnasi. Di più è obbligatoria
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dove furono istruiti 2973 scolari. Né meno imponente è lo sviluppo delle private associazioni. In tutta la Germania, queste associazioni, che han data
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, il giovane a parlare correttamente, distesamente, efficacemente, coraggiosamente anco, se ne potrebbe, un dì o l'altro, raccogliere largo frutto.
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È questa, come ho già detto, una piccola questione, ma che nel suo grembo ne porta parecchie. Rammento che qualche tempo fa, in una egregia rivista
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contenti alle brevi risposta del giovane, ma se ne cura l'eloquio, ma lo si invita a dire tutto quello che egli sa sopita una determinata questione, lo si
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scolastici, io credo, quanto ai libri scolastici, che non facciano propriamente né bene, né male. Se
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Quindi la conclusione è stata che della legge sull'istruzione obbligatoria non si vide l'operazione non si videro gli effetti. Nè basta. Si disse
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libro di testo e non ne saprà giammai trarre alcun utile effetto.
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generalmente ne' somiglianti casi, si sbiadisce. Quanto più aumenta d'estensione, tanto più perde l'istruzione d'intensità, di profondità e di pregia
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questo proposito, io dirò solo all'onorevole relatore che di scuole vere di magistero in Italia noi non ne abbiamo che una sola che è quella di Pisa
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della Camera e che ne sarà certo approvato all'unanimità od alla quasi unanimità. Ma le difficoltà incominciano allorché si tratta di migliorare in
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scolastica abbandonata al sindaco; la istruzione religiosa bandita dalla scuola primaria. Io non esamino, ne discuto ora, per non dover essere tratto a
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Vengo in ultimo, ed in poche parole me ne sbrigo, ai modi più diretti ed immediati con cui a me sembra che sema infastidire l'onorevole ministro
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maggiore aggravio dei comuni, ce ne sgomentiamo addirittura. Imperocché siamo persuasi che lo Stato non possa fare altri sacrifizi, e che i comuni
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distinguere tra comune e comune. Perocché, pur essendo tristissima in genere la condizione dei comuni, ve ne sono però non pochi i quali possono disporre eli
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sovrabbondante che ve ne ha più del bisogno, questa speranza non c'è. Ora la legge del 6 giugno 1876 che cosa ebbe in mira eziandio? Si propose essa
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istruzione primaria da chi può pagarla, da chi ne ha i mezzi?
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su quello della provincia né su quello dei comuni, stipendi o sussidi. Ma, o signori, coloro che hanno stipendi sopra alcuni di questi bilanci, non
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carico, nè dell'erario, nè dai comuni, ma hanno fondi e rendite proprie, eppure sono dipendenti dal Ministero della pubblica istruzione appunto perchè
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Poiché è stato assodato dalla discussione generale di questo bilancio che la legge sulla istruzione obbligatoria non può avere nè una pronta, nè una
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Mi metto talmente ne' panni suoi che sono qui a prender atto delle sue ragioni e rinunzio a discutere; e sì che discutibili sarebbero le necessità
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Ma l'onorevole Baccelli non v'era, e in surrogato dalla divina Provvidenza, ai vescovi per intanto con 4 milioni ci pensiamo noi. E non me ne lagno
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tratta semplicemente eli persuadere questi poveri maestri, che finalmente questa volta sarà stata l'ultima burla, che non ve ne saranno più; che il
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, ripeto, è nei comuni piccoli di campagna. Or di comuni al di sotto di 1000 abitanti ne abbiamo in Italia 2250 circa. E in questi, se non in tutti, nel
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facessero su questi sussidi assegnamento per risparmiare a del proprio e lesinare sui maestri vie più; nè per sciupare la somma in isperpero di sussidi dati
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Credo sia stata una fortuna per me e per la Camera che io ne sia stato assente, in questi ultimi giorni (Ilarità)
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, questi fatti personali sono passati dalla memoria di tutti; sia di quelli che me ne avrebbero dato occasione, sia di me, che li avrei raccolti.
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li rivogliono, e, se ne avranno profitto gli studenti, tanto meglio! Ma io non lo credo.
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È vero o non è vero questo fatto? Io crederei bene che la Commissione del bilancio ne venisse in chiaro. Ad ogni modo, io non so S3 la Commissione
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Accademia della crusca
