XV Legislatura − Tornata del 7 marzo 1883
3024. La Giunta municipale di Messina esprime il voto perchè ai danneggiati siciliani del 1848 e 1849 sia resa piena giustizia con la esecuzione del
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3025. La Giunta municipale di Pizzo rassegna alla Camera un voto, perchè nella legge per le indennità ai danneggiati politici, siano anche compresi
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Picardi. Prego la Camera di voler dichiarare d'urgenza la petizione segnata col n° 3024, che è relativa ai danneggiati politici del 1848-49; ed
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1 fortuna venga pace ai contribuenti ed agli industriali di buona volontà.
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importatori ed ai fabbricanti.
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Quindi è che io abbandonai il pensiero di introdurre questa novità parlamentare punto consentanea ai costumi nostri, e non ragionevole per sè
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, ed anche quando vi si aggiungessero i 9000 ettolitri del mese di febbraio non si arriverebbe ancora ai 40,000 esposti dall'onorevole Branca.
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presidente. Onorevole Branca; io debbo richiamarla alla osservazione del Regolamento, in quanto si riferisce ai limiti di una interrogazione. Il
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L'articolo 32 poi accenna alle modalità colle quali si devono distribuire gli oneri, che derivano allo Stato ed ai comuni da quest'insegnamento
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industrie e ai commerci, da quelle che devono avviare i giovani agli istituti tecnici, imprimendo alle prime un forte carattere professionale, facendo delle
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comuni e provincie ed Opere pie e tutte le amministrazioni dello Stato, domandando impieghi. Essa fornisce ai giovinetti un titolo per entrare
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Io non avrei d'uopo di dimostrare ai miei colleghi ed al signor ministro della pubblica istruzione
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popolare fino ai vertici della scienza, non paia strano che io venga a parlarvi di cose piccole. Anzi, giusta è la proporzione. Chè se i p[r]ovetti
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Io non dico altro, o signori, per dimostrarvi come ai nostri giovani, perchè l'educazione loro sia completa, converrebbe fare insegnare la scrittura
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ai membri della Giunta centrale per gli esami di licenza ed ai commissari, propine di
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presidente. Verremo ai voti: Capitolo 40 stanziamento, lire 3,392,446 55.
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L'onorevole Bertani disse: le nostre scuole non vanno bene; e parve voler dare la colpa dell'andamento non soddisfacente di queste scuole ai libri
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Oltre a ciò non si è fatto nulla che potesse rendere più facile l'obbligo dell'istruzione: non si sono adattati i programmi alle condizioni ed ai
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Disse a questo proposito l'onorevole Bonghi: in questo mutamento che succede? Ai maestri antichi, vecchi e buoni, si vengono surrogando maestri
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insegnanti, non fidandosi delle patenti rilasciate dalle scuole normali, e non concedendo ad esse alcun valore, promettono bensì ai loro maestri ed alle
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A quest' inconveniente si sperò di riparare con la legge del giugno 1876, la quale assegnò ai maestri l'aumento di un decimo sul minimo dei loro
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Vengo in ultimo, ed in poche parole me ne sbrigo, ai modi più diretti ed immediati con cui a me sembra che sema infastidire l'onorevole ministro
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, potrebbe tenere in nessun conto gli effetti della mia proposta e lasciare ai venturi la briga di difendersi
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annunziò ch'è stato rimarcato, anche in paesi esteri, che alcuni, dopo aver frequentato la scuola elementare dai 6 ai 9 anni, a 18 anni, ritornarono
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disciplina che è tanto desiderata dall'onorevole ministro, e che è tanto necessaria ai giovani prima che si presentino alla leva.
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tutta la vita ai pensieri del più puro patriottismo, ed al trionfo di quelle idee che devono assicurare la grandezza del Paese.
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credo affatto inutile il dimostrare che le condizioni oggi create a questi veri paria della società, ai quali affidiamo le generazioni che saranno un
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spargervi sopra quattro lagrimuzze, farvi sopra quattro piagnistei, e poi ai maestri, i quali d'anno in anno aspettano la discussione del bilancio
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alla cui conquista camminano, e che in compenso ai materiali dolori, procaccia loro le gioie ineffabili, squisite dello spirito; in mezzo ai dolori
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perchè essi sono figli della terra, e qui sulla terra è il loro compito e la loro speranza; ai vescovi per 2 milioni può far credito il Cielo!
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In verità, a queste cose ripensando, e ripensando ai soliti pietosi nobilissimi gemiti di parole che i maestri ogni anno ascoltano col solito pietoso
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Diremo loro che aspettino i tempi eli là da venire che faremo la legge appena si potrà; ma ad un patto: che noi non ci dimentichiamo che in faccia ai
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tanto bene e così sviscerato ai suoi colleghi che si fa loro solidale anche quando non lo domandano;
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E noi andremo, noi avremo il coraggio di andare a dir tutto questo ai maestri? Ebbene, in verità io vi dico che noi più non possiamo presentarci ad
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L'onorevole, ministro ha ricordato che la media attuale degli stipendi ai maestri elementari è di lire 800. Ma noi tutti sappiamo che questa media di
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E direte ancora che questo è un'inutile goccia? Direte che questo non è serio? O piuttosto non vi pare che questa mano stesa ai più infelici tra i
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alla cieca, ai meno bisognosi, ai casi di miseria non accertata. Supponete invece, di che non dubito, un sapiente uso di questa somma, in base ad
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presidente. Ma, onorevoli colleghi, li prego di far silenzio, e di recarsi ai loro posti.
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In attesa del dì della giustizia, pensiamo a quelli che muoiono di fame; in attesa della giustizia, facciamo ai maestri la carità.
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Non l'ho fatto, perchè l'unire il mio nome ai loro, non sarebbe forse piaciuto all'onorevole Cavallotti e agli amici suoi.
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contrario ai nostri doveri ed alle nostre promesse.
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Credo in ogni modo che noi non possiamo ritornare davanti ai maestri elementari con le mani vuote. Io non disprezzo quei miglioramenti morali dei
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presidente del Consiglio si ricorda la prima frase di quel periodo? Ricorda che la prima legge ch'egli ha promesso al paese e ai maestri elementari è
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dei sussidi duri ancora o no, o se, anche rispetto ai sussidi, il ministro abbia accettato ed introdotto quel principio che è parso così gradito a
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d'aver dato i sussidi ai maestri elementari; dall'altra questi strillano e stampano di non averli ricevuti. Questa mattina stessa, da un uomo che ha le
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Io non ho detto già che l'onorevole Bonghi avesse parlato dei parroci; io mi riferiva alla sua interrogazione circa all'exequatur ai vescovi; e qui
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Io era professore anche al tempo in cui l'onorevole Bonghi era ministro, e non ricordo punto che egli si sia rivolto con circolare ai professori
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quale sia benefica a questa classe di funzionari, ai quali lo nostre cure debbono essere rivolto.
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presentato; poiché anzi io ho prevenuto il suo desiderio col faro appello ai colleghi di tutte le parti della Camera.
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nome mi ora sfuggito di bocca una volta, lo tacqui la seconda quando appunto allusi a quel suo discorso di un anno fa relativo ai maestri, citando le
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