XV Legislatura – Tornata del 5 dicembre 1882
presidente. Gli Uffizi hanno ammesso alla lettura una proposta di legge dell'onorevole Corleo. Se ne dà lettura.
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disposizioni dello Statuto del regno; perchè, se le avessero lette di recente, saprebbero che la condizione di aver compiuti 30 anni è prescritta non
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Di Rudinì. Io chieggo alla Commissione se non le sembri più opportuno rimandare ad altra tornata la discussione di questa sua proposta la quale
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desidererei conoscere l'opinione della Giunta delle elezioni. Nel silenzio di essa non so se il nostro onorevole presidente, malgrado la sua grande autorità
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Lo Statuto, all'articolo 40, così si esprime: «Nessun deputato può essere ammesso alla Camera se non è suddito del Re, non ha compiuto l'età di 30
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Crispi. Di qui a tre giorni? Tanto meglio. Ma non dobbiamo guardare se da qui a tre giorni egli abbia compiuta l'età di 30 anni, dobbiamo vedere se
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elettori lo hanno eletto. Ma, guardi l'onorevole Di Rudinì, se questa interpretazione potesse accogliersi, se il cittadino fosse eleggibile ancorché non
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Io comprendo che se noi dovessimo oggi risolvere la questione sotto l'aspetto della convenienza anziché dello stretto diritto, secondo il testo e lo
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Dunque a che venite, o signori, a dolervi ora delle conseguenze di una legge statutaria che non avete voluto mutare? Se voi siete così restii a
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, significa che nessuno può essere eletto deputato se non ha l'età di trenta anni compiuti; e diffatti l'onorevole Crispi faceva avvertire che, se fosse esatta
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due o tre volte, dell'onorevole Codronchi e, se non m'inganno, anche dell'onorevole Luzzati; ma anche un po' remota; per esempio, l'elezione
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Quanto poi all'altra questione da lui sollevata, se debba cioè il collegio dichiararsi vacante, oppure dichiararsi eletto quegli che ha ottenuto
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E sì grave la questione, che la Commissione non pone dubbio che, se la legge avesse voluto che ad un deputato che per qualunque ragione cessi dalle
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Oggi la questione è posta nettamente: se qualcuno avesse dei dubbi sull'interpretazione seguita dalla Giunta delle elezioni potrebbe formularli e si
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surrogare il deputato cessante. Se avesse voluto che la surrogazione si facesse prendendo il risultato della votazione precedente, l'avrebbe espresso.
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, se uno non ha compiuto 30 anni quando è eletto, ma li compie quando è ammesso, si dovrà dire che non ha i requisiti per essere deputato? E, fra altre
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isvolgeva i motivi dei dubbi che egli sollevava. Se bene ho inteso, l'onorevole Di Rudinì ha terminato con dire: vorrei sapere se la Giunta delle
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pensa l'onorevole Crispi? È una questione che merita di essere studiata. E, se poi la volete decidere, mi pare la dobbiate risolvere in ordine
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Io poi non mi ammalerò, se andrete in altra sentenza. È una quistione che mi pareva dover essere portata a cognizione della Camera: non volete stare
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senza rappresentante. Quindi se hanno sbagliato gli elettori del 1° collegio di Catania a non informarsi bene dell'atto di nascita dell'onorevole Di San
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agatur. Veramente sarebbe cosa grave il decidere se l'esser deputato sia un vantaggio, se sia una utilità privata; tuttavia il diritto romano viene come
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presidente. Essendo chiesta la chiusura, domando se essa sia appoggiata.
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Salaris. Infatti, relativamente alla prima questione, a quella cioè dell'età, vi fu unanimità nella Commissione, se non vado errato: sulla seconda
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Crispi. Va benissimo. Sono lieto di aver frainteso; l'ipotesi è un'altra. Se mai uno ha commesso un reato dopo che fu eletto, non può esser toccato
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Di Rudinì. Io non aveva fatto nessuna proposta; non aveva fatto che domandare alla Giunta se credesse opportuno rimandare la discussione ad altro
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Romeo. … Però, se male io non scorgo, la interpretazione data a quest'articolo dalla Giunta delle elezioni nelle passate Legislature, ed accettata
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Vede dunque l'onorevole Romeo che la fatta obbiezione cade da se senza bisogno di confutazione.
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Accademia della crusca
