XIX Legislatura – Tornata del 22 novembre 1895
Ha lasciato per suo testamento un nobile scritto: “Prigioni e galere politiche”.
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suo vero titolo stava nella galera e nella catena, portata nobilmente, decorosamente, come nella morte alteramente sdegnosa, poichè egli è morto, più
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degli alti ideali che furono mèta al suo vivere, lo travagliarono e lo condussero immaturamente alla fine, resti non pienamente realizzato. Tale
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non capisco che questa gente, la quale lavora assai, e non ritrae dal suo lavoro tanto che basti per vivere, sia così maltrattata.
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Boselli ministro delle finanze. Veda, onorevole Barzilai, se l'intendente di finanza fosse andato una mattina di cattivo umore, al suo ufficio, anche
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Lo leggo: «Art. 14 ter. L'individuo della Guardia di finanza, che per qualsiasi motivo usa vie di fatto contro un suo inferiore in grado o nel
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molta soddisfazione, tanto che il sindaco di Montignoso mi rivolse per esso vivi ringraziamenti a nome suo e dei suoi compaesani.
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presidente. Non è possibile, onorevole ministro. Insiste, onorevole Omodei, nel suo emendamento?
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danno dell'Amministrazione, del Corpo o degl'individui, che lo compongono, valori o generi, di cui egli abbia, per ragione del suo ufficio, la custodia
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È applicabile la pena comminata dall'articolo 191 dello stesso Codice a chi faccia traffico degli stessi generi o valori, o li distragga a suo
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nominando ispettore un estraneo all'amministrazione, il quale, poi, dopo un anno o due di servizio, accampasse il suo diritto alla pensione.
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Non so se l'onorevole ministro delle finanze si sia messo d'accordo col suo collega del tesoro prima di fare la sua proposta. Con essa le economie di
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Ma, se le cose stanno così, troppe cose bisognerebbe rifare, onorevole ministro, nel suo dicastero.
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degli esami, che si sono dati dei brevetti di idoneità da impiegati superiori, che sono oggi ancora ornamento del suo dicastero, a persone che non lo
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eccesso di cautela che confesso di non aver ben compreso nello spirito suo, taluni fra gli Istituti nostri non accettano di surrogarsi nelle ipoteche
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risultato pratico egli creda di trarre dal citato suo decreto, con cui abilita cotesti Istituti a ritornare in una regione, dove non hanno lavorato e dove
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L'onorevole Balenzano, (che sono lieto di vedere oggi relatore di questo disegno di legge) con un suo emendamento firmato da molti altri colleghi, ed
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L'onorevole Luzzati, che pure promise il suo voto ai presente disegno di legge, del quale voto io lo ringrazio perchè competentissimo, disse: è utile
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nulla che fare con questo disegno di legge, Di più, egli, forse per effetto della confusione cui ho accennato, non ha dovuto onorare di un suo sguardo la
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debbo interpretare il suo voto, come il voto in favore di una legge, che benchè in minima parte tende a poter fare accorrere questo capitale alla
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, che, non si può dire, abbia fatto ancora il suo esperimento, così da consigliare il ritorno alla legge del 1885. Qui non è il luogo per farne un
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, quella cioè della garanzia presentata dall'immobile del debitore, e quella della buona volontà da questi dimostrata nel sodisfare il suo debito. E
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Tuttavia sono sicuro che esso dice che, quando si tratta di un debitore che abbia già ammortizzato un decimo del suo debito, l'istituto, purchè non
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quasi-diritto, direi, di ottenere il prolungamento del tempo per sodisfare il suo debito. Così, entro questi confini si è ristretto (e, forse, questa
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primo, che è l'Istituto di credito fondiario, il quale potrà facilmente essere pagato del suo avere anco con la diminuzione del prezzo e del valore del
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per impedire che l'esattore eserciti il suo privilegio.
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Ed infatti, se la legge si applica nel suo vero senso, spesa di conservazione sarà soltanto quella, la quale mira ad impedire la caduta, il
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presidente. È nel suo diritto.
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Papa. Propongo alla Camera una modificazione al suo ordine del giorno. Domani in principio di seduta, terminerà certamente la discussione della legge
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Imbriani. Ma la Camera ò sempre padrona del suo ordine del giorno.
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