XIX Legislatura – Tornata del 22 novembre 1895
al decoro dell'esercito nostro provvedendo e punendo tutti, perchè il punto più grave della cosa è che i superiori immediati di quella truppa non
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della emanazione del Decreto più volte citato. Tale è lo stato delle cose.
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Barzilai. Certamente è una bellissima teoria quella della burocrazia più utile, messa innanzi dall'onorevole ministro: ma io non so capire perchè
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Ora io capisco benissimo quello che dice l'onorevole ministro circa la opportunità di rendere più produttivo il lavoro che si presta allo Stato; ma
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senza il mio decreto, avrebbe potuto liberarsi di taluno degli antichi scrivani straordinari. Bastava che avesse detto al Ministero: non mi serve più
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Barzilai. Questa veramente è una questione più di forma che di sostanza, ma però non meno degna della sua attenzione.
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, e cioè che i ricevitori stessi fossero assimilati ai cassieri e non dichiarati capi d'ufficio. Insomma, è più una questione di forma che di sostanza
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Boselli ministro delle finanze. La questione riguarda gli impiegati del dazio consumo di Roma e Napoli e più precisamente i ricevitori, i quali
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anche agli straordinari, per esempio, nei casi da lui accennati, se per un giorno o poco più, uno di essi (di quelli antichi) cada malato e non possa
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Riconoscerà perciò l'onorevole Imbriani che da parte mia è stato fatto quanto era possibile, anzi un po' di più di quanto, per le regole vigenti
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Evidentemente il vincolo resta finchè dura l'impiego. Se domani quell'ufficiale o quel sott'ufficiale non farà più parte del Corpo delle guardie di
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e ) in premi straordinari ad individui del Corpo, che più si distinsero nell'anno o che siano stati fregiati di medaglie o equivalenti onorificenze
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vuole migliorare il Corpo delle guardie, bisognerà in avvenire fare ben più gravi sacrifici.
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«Disposizioni transitorie. Art. 3. Ai tenenti e sottotenenti, i quali alla promulgazione della presente legge abbiano prestato più di trent'anni di
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assolutamente inviolabili i diritti acquisiti dagli impiegati, diritti che costituivano il loro patrimonio più sacro.
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collocati, almeno per la metà, si sarebbero chiariti insufficienti, più insufficienti di loro si sarebbero dimostrati gli esaminatori.
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E sono ben poca cosa per ragione della condizione delle nostre finanze, che non permise che si largheggiasse alquanto di più in favore dei mutuatari.
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mutuatari, e di facilitazioni per gl'Istituti, nel fine di liquidare le avvenute immobilizzazioni e rendere più difficili le future.»
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sempre mante nuto, sembra anche più dubbio che si possa sperare che questo rispetto possa essere, in virtù delle nuove disposizioni, mantenuto.
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più delle volte queste occorrenze nessuna o quasi nessuna relazione hanno con i miglioramenti delle aziende agrarie.
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Pareva, che, dopo questo fatto, che sopprimeva la legge del 1890 nella parte più essenziale, si dovesse tornare alla legge del 1885; si dovessero
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non si tratta più di scarsezza di operazioni, ma di quasi assoluta mancanza a vantaggio di quella piccola proprietà, il cui benessere è pure garanzia
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A me pare che il provvedimento più semplice, più chiaro, più giusto era quello di ritornare alla legge del 1885, ristabilendo la libertà e di finirla
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Ma pure io udii con una qualche sorpresa, lo confesso (poi questa sorpresa me la spiegai più tardi) udii parecchi deputati sciogliere mirabili
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Oggi pertanto almeno uno di codesti Istituti (per quanto ho udito dai giornali, perchè la legge presente non ne parla) non può più sperarsi che venga
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effettivamente e si mantiene nella parte pratica, nella parte più gravosa.
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Si teme che l'Istituto maggiore sopraffaccia gli Istituti più piccoli, riaprendo le zone.
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sospetti che hanno portato così lacrimevoli conseguenze nel campo più combattuto della emissione.
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circolazione, perchè quell'istituto s'impelagò sempre più, a questo modo, nelle speculazioni edilizie; senza dire che il credito fondiario è oggi di
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milioni e più, e con un debito ipotecario di circa 1 miliardo, ha in essere 21 milioni di mutui fondiari, e la Cassa di risparmio di Bologna, con una
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Dunque la proporzione è molto più bassa che per le Provincie meridionali, le quali, nel 1889, tra Banco di Napoli e Banca Nazionale (parlo delle sole
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Tanto più insistentemente questo io domando, perchè conosco le speciali condizioni
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Ma v'ha di più. Quest'articolo nella sua seconda parte viene a dire: che il prolungamento si potrà consentire solamente a coloro, che già avessero
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Dovevamo dunque aspettarci che l'articolo dovesse essere dal regolamento spiegato nella forma più larga, e che provvedimenti fossero presi, per
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È inutile, dopo quello che ho detto, ricordare che cosa dice la legge: bastava che un mutuatario fosse in arretrato di non più di otto semestralità
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Ora ci domandammo se era più utile il concetto generale della libertà, quando trovavamo che la Cassa di risparmio di Milano, quella di Bologna, non
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Indubitatamente le condizioni del credito fondiario in Italia non sono le più felici, le più splendide. Ma che cosa ha che fare cotesto fatto vero
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discipline, sa che certe riforme e certi miglioramenti si debbono quasi più che alla
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questa approvò) il seguente ordine del giorno: «La Commissione invita il Governo a proporre sollecitamente le riforme necessarie a rendere più spedita
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intervalli, più volte sistema.
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sempre più difficili per poter far fronte ai loro obblighi, e li costringete ad allargare la circolazione fondata sulle immobilizzazioni.
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Se al mutuatario originario subentrano più mutuatari, i compensi erariali debbono essere ripartiti fra i mutuatari subentrati, in proporzione delle
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presidente. Il regolamento vieta che si parli più d'una volta nella stessa discussione.
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più breve il tempo dell'amministrazione giudiziaria.
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sentenza del tribunale o da una ordinanza del presidente, come voi vorreste, sarete tanto più liberi di contestare l'esistenza del privilegio, e sarete
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Perchè oggi più che mai è necessario che il creditore espropriante sia pronto a parare il colpo che può venire a carico dell'immobile espropriato
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eliminare il danno che dal disposto delle vigenti leggi sulle pensioni dei veterani deriva ai più anziani e più bisognosi fra essi.
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politica ecclesiastica; nulla di più serio nella politica interna che la politica ecclesiastica.
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Imbriani. Il regolamento vieta di leggere più di un quarto d'ora!
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Imbriani. Io ho la più alta deferenza verso di lei, signor presidente. Ogni pensiero di farle offesa è lungi dall'animo mio.
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Accademia della crusca
