XIV legislatura - Tornata del 18 novembre 1880
Ma, veramente, se dovessi trarre argomento, per giudicare della verità di quello che afferma l'onorevole Bonghi, da quello che egli fece ieri, questo
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, la precedenza su tutte le altre leggi ed anche su quella, di cui egli invoca la sollecita discussione, e vi sono due leggi, che per comune consenso
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iscrizioni. Quest'obbligo poteva essere imposto volta per volta che il legislatore lo avesse creduto opportuno con una legge ad hoc che egli si riserbava di
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II legislatore con quell'articolo 41 che cosa fa? Egli prende a considerare le iscrizioni che erano avvenute secondo le antiche leggi vigenti nelle
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Ma esaminiamo il merito della proposta. È vera la censura mossa dall'onorevole Panattoni, e sono giuste le querele che egli faceva sentire per
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pubbliche in virtù della prescrizione stabilita nel motuproprio del 1836. Ora si può egli mal pretendere che queste rinnovazioni avvenute prima che
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A quest'articolo viene proposto poi un emendamento che io dichiaro fin d'ora di accettare, ed è quello presentato dall'onorevole Samarelli. Egli ben
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L'onorevole Luchini non si associa al concetto dell'onorevole Panattoni, od almeno egli vorrebbe, senza fare alcune eccezioni per le provincie
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Egli ha detto: il problema è ormai risoluto; ad ogni modo voi non potreste invocare la situazione a voi fatta dalle primitive legislazioni, perchè è
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dei Codice. Questa ragione di equità mi pare che egli non possa e mi auguro per amore del vero che egli non voglia ulteriormente contrastare.
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ragione di essere. Parimenti quando egli dice che noi verremmo in certo modo a premiare la negligenza (obbiezioni che aveva già rilevato), egli parte
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disegno di legge in discussione che io credo superfluo l'aggiungere intorno ad esso ulteriori parole: soltanto, riassumendo ciò che egli disse, avvertirò
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della sua dottrina; ma egli non mi può costringere ad accettare il suo dixit come l'assoluta e indiscutibile verità, in materia come questa. In verità
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Ora mi dica, onorevole Mantellini, è egli proprio a questo momento, ad un mese e mezzo di distanza dalla scadenza del termine, che noi verremo ad
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dichiarazioni del Ministero, fu allora che egli credette necessario di ricorrere ad una interpretazione autentica, e la legge che oggi si discute veniva
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autorevole parola, persisterebbe sempre qualora egli volesse sottoporre a tasse che molti si potrebbero rifiutare di pagare.
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ministro di grazia e giustizia. Mi permetto di osservare all'onorevole preopinante, che egli mi ha franteso. Io non ho mai dichiarato che la
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Accademia della crusca
