XIII legislatura – Tornata dell’11 marzo 1880
«Fra gli operai del Gottardo, egli dice, s'è manifestata una malattia speciale.
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Io non ne dirò neppure il nome; a me pare in sostanza un'anemia, una di quelle malattie che in consimili lavori fanno sempre grande strage quando
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ciò che avrebbe dovuto essere per una discreta ventilazione.
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quest'Aula una solenne parola di lode, una parola che ad essi attesti la pubblica riconoscenza.
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Una voce vicino all'oratore. Troppo tardi!
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Dinanzi a questi fatti è bene sorga almeno una parola di protesta…
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Boselli. Troppo tardi! dice un mio carissimo amico. Pure a me sembra che debba sorgere oggi almeno una parola di protesta, la quale benchè ormai si
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L'impresa, secondo i patti suoi, aveva l'obbligo di far procedere i lavori nelle condizioni di una buona ed igienica lavorazione. E poichè v'era
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, una legge sui lavori dei fanciulli.
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malattia; conseguenza d'una lavorazione fatta in così cattive condizioni, verso questi operai, dico, e verso le loro famiglie.
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Ha il nostro Governo una statistica degli accidenti avvenuti nel Gottardo, statistica necessaria poichè l'Impresa ha al riguardo obblighi positivi
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Le cause tecniche del maggiore malessere, come mi sono riferite, sarebbero queste: a causa del persistente gelo negli ultimi mesi, si verificò una
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fu compiuta in sette anni e mezzo. Ciò valga a dare una idea della maggiore attività nei lavori, il che vuol dire maggior frequenza di mine, e quindi
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incontrati, non si sia accordata, salvo i limiti, una indennità, come era reclamata. Del resto l'onorevole Boselli ha tutte le ragioni di richiamare
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Signori, io credeva che fosse dover nostro di dire una parola su questo gravissimo fatto. Alcuni anni fa il Parlamento italiano, se ben ricordo
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dei rapporti da privati e da corpi scientifici al Ministero dell'interno. L'Accademia superiore di medicina di Torino tenne, non è un mese, una prima
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Onorevole Baccelli, non tocca a lei dare dei moniti all'una o all'altra parte della Camera.
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Baccelli. Del resto non solo una, ma due sarebbero le ragioni del fatto personale.
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ministro dell'interno. Assicuro la Camera e l'onorevole Compans, che appena mi si è presentata questa notizia con una certa gravità, ho creduto
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Ma non voglio abusare della pazienza della Camera; una sola cosa dirò: che non c'è minaccia alcuna per la salute pubblica; che la parola epidemica
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ministro dell'interno. L'onorevole Compans poi viene a confessare una sua colpa molto più grave di quella che egli ha potuto imputare al ministro
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Compans. Ma come lascia stare? Io tengo solo a dichiarare formalmente questo: che all'infuori di una speciale circostanza, quando cioè nel mese di
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presidente. Invito l'onorevole Correale a recarsi alla tribuna per presentare una relazione.
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Marselli. Io credo che vi siano tre politiche possibili, due delle quali estreme, opposte, astratte ed una positiva, pratica.
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In una parola noi dobbiamo distinguere l'opera di Alessandro, di Cesare, di Napoleone, da quella di Carlo XII e dalla spedizione del medesimo
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Signori, due esagerate tendenze si manifestano oggi in Europa; l'una verso la conservazione, l'altra verso il radicalismo. L'Italia, nazione liberale
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Io ho udito giudicarla fuori d'Italia, anche in Francia, con severe parole; perchè Trento e Trieste paiono a tutti una premessa di altre
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interessi delia patria, per una questione di frontiera.
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Nessun Stato vorrebbe mantener rapporti d'amicizia con noi, se ci dimostrassimo poco fedeli ai trattati e sempre smaniosi di nuovi acquisti. Una
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Non ci vogliono mezzi termini, che possono essere giudicati falsamente, come una mezza complicità. L'autorità all'interno porta seco il prestigio
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L'Italia, non solamente non può pensare a fare una politica di avventure, ma per essa sarebbe politica di avventure anche la pretensione a voler fare
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deve essere proporzionale alla nostra forza finanziaria e militare; deve essere una politica modesta, una politica difensiva, una politica dignitosa, ma
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In ciò, o signori, vi è tale contraddizione nei termini, che noi mancheremmo, non dico di abilità, ma di buon senso, se sognassimo una simile cosa
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di cui discorrerò. Sapete che una certa stampa fantastica attribuisce agli Italiani l'aspirazione di occupare un territorio al di là dell'Adriatico
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Che cos'è questa politica egemonica? Essa consiste nell'imporre una finalità al concerto europeo, nel dare la direzione e l'impulso ai movimento
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una politica di avventure. Gli domanderò piuttosto, e categoricamente, questo: 1° È il Governo risoluto ad impedire vigorosamente tutti quegli atti e
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consistere nello scambio dei servigi. Se non respingessimo una politica egoista e passiva, una politica di assoluto raccoglimento,
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Per ottenere l'intento, la scuola di cui io parlo parte dalla premessa che l'Italia debba fare una politica di neutralità a qualunque costo, una
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del seguire una politica di abdicazione.
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Salvo i turchi, ogni razza ha religioni diverse, ed alcune parlano anche lingue diverse. Non è adunque il caso dell'Italia, fornita di una chiara
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L'illustre maresciallo Moltke ha detto che anche una vittoria è una calamità nazionale. Motto profondo che rivela in chi lo pronunziava non pure il
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di formazione. Da una parte essa trova una nazione colla quale ha contratto un sacro e indissolubile legame sul medesimo campo di battaglia
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Ho letto che il principe di Bismarck rinuncierebbe volentieri ad una parte della frontiera dello Schleawig per avere una delle Antille.
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Una politica simile può consentire la trasformazione dei tributi; ma ad un patto: che si proceda mediante sostituzioni; il Governo deve rammentare le
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esercitare una pressione sulla nostra volontà, per deciderci a prendere un partito.
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E la nostra libertà d'azione non dobbiamo alienarla, per alcun fine aggressivo, ma solo per evitare i pericoli derivanti da una politica di assoluta
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Ma per trovare una solida e sicura amicizia occorre un Governo stabile, forte ed autorevole, sostenuto da una maggioranza compatta.
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Abbiamo noi una potente amica fra le nazioni marittime? Credo che dovremmo pensare a trovarla.
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opinione, applicato con energia, e sostenuto, ripeto, da una forte e compatta maggioranza. Tale programma non può essere, nelle condizioni nostre, nè
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amicizie. Altrimenti esse potrebbero impegnare l'onore di una nazione e trascinarla a rovinosi conflitti.
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Accademia della crusca
