XIII legislatura – Tornata dell’11 marzo 1880
Lasciate ogni speranza, o voi che entrate.
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Non vi è ignoto, o signori, che la maggior parte degli operai che hanno preso parte ai lavori del Gottardo sono italiani (i cinque sesti per lo meno
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più o parlano a stento e contro voglia; non comprendono che a stento quello che si dice loro. Si direbbe che le dieci od undici ore di permanenza in
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Ma in questi giorni sono corse notizie nel paese, secondo le quali gli operai che hanno lavorato o che lavorano nella galleria del Gottardo sarebbero
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quale esige tutta la robustezza che vi può essere in un corpo umano. Però, per quanta sia la robustezza, chi ha lavorato più di tre o quattro mesi nel
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Voi lo sapete, o signori, la civiltà, il progresso hanno questo effetto, che di continuo l'umano lavoro si libera degli sforzi più duri, delle parti
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miseria. Oh! signori, questi operai nostri all'estero meritano la più grande tutela, fino a quel giorno in cui le condizioni della produzione o del
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i lavori di simili opere siano fatti in buone o almeno tollerabili condizioni igieniche? Ha adempiuto gli obblighi speciali che esso aveva, poichè i
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patria e travagliano, senza difesa e senza conforti, in terra straniera. Non è una frase codesta, o signori, è un dovere della diplomazia moderna.
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delle malattie fra gli operai, che poi si dileguarono o diminuirono di molto, quando la comunicazione del tubo fu completa. L'onorevole Boselli deve
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Baccarini ministro dei lavori pubblici. L'interrogazione, o interpellanza che sia, dell'onorevole Boselli eccede forse il campo dei lavori pubblici
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per quel che riguarda il mio Ministero. Egli sa che il ministro dei lavori pubblici non ha altra competenza che quella di regolare i conti, o tutto al
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l'attenzione del Governo, se questa potesse essere promossa o favorita da una inquinazione delle acque; imperocchè da un rapporto che troverà pubblicato anche
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La notizia, o signori, si è presentata allarmante molto recentemente. Che si sapesse qualche cosa prima sta bene, ma la notizia che poteva
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interrogato il Consiglio superiore di sanità, per quei provvedimenti che in oggi o in avvenire potesse essere il caso di prendere.
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quello che ha fatto o farà per ciò che lo concerne, per me come ministro dell'interno c'era una cosa principalissima sulla quale doveva fissare la
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malattia che possa minacciare la sanità pubblica dello Stato, o che interessi in un modo qualunque i nostri concittadini, non mi venne alcun rapporto
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Gottardo, che è di 15 chilometri. Si parla già dai francesi di traforare il Sempione per una galleria di 18 chilometri, o signori, ed io tecnicamente
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presidente. Prego di far silenzio. Non tocca a loro dire sì, o no: tocca a me far osservare il regolamento.
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quale anzi, secondo il regolamento, dovrebbe consistere nel dichiarare semplicemente se ella sia o non sia soddisfatta.
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Compans.… e che solo da due o tre giorni se ne fossero occupati i giornali. Ora io posso assicurare formalmente l'onorevole ministro dell'interno che
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loro Governo, il quale non può esimersi dal provvedere con tutti quei mezzi che la scienza ci fornisce, o con tutti quegli altri espedienti che in casi
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Onorevole Baccelli, non tocca a lei dare dei moniti all'una o all'altra parte della Camera.
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o scrivono al ministro di questi argomenti. Del resto quello che ho detto in proposito sia per non detto.
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nel gabinetto dell'onorevole Depretis, mai. Come del pari non ho mai sollecitata da lui una croce o la nomina di un sindaco nei frequenti colloqui
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della base d'operazione e il frapporre fra questa e l'obbiettivo, o terre straniere o un mare del quale non s'aveva sicuro dominio.
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Le due politiche estreme ed opposte, sono quella delle arrischiate imprese o delle avventure, e quella di un raccoglimento passivo, spinto sino
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conseguimento del suo fine aiuta, o almeno ha aiutato nel passato, lo svolgimento civile, come anche perchè esso sa proporzionare i mezzi al fine.
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grande nazione ha pure grandi responsabilità, e deve sapere porre la conservazione del tutto disopra al compimento di questa o di quella parte. Per buona
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Tocchiamo di un'altra forma della politica di avventure. La politica di espansione, che piglia anche nome di coloniale, può essere o non essere di
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In ciò, o signori, vi è tale contraddizione nei termini, che noi mancheremmo, non dico di abilità, ma di buon senso, se sognassimo una simile cosa
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quel grande Stato, contro il quale, o per premunirci dal quale, si dice che noi vagheggiamo d'occupare quel territorio.
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manifestazioni che possano turbare i buoni rapporti fra lo Stato italiano e i suoi vicini? 2° Ha fatto il Governo o è disposto a fare una inchiesta
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internazionale dell'Europa. Può essere la politica degli Stati grandi, potenti e da lunga pezza costituiti, o che per istraordinarie vittorie hanno preso
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Marselli. Due rilevanti cause glielo impedirono, il Papato e la sua posizione nel bacino del Mediterraneo. Havvi una legge, o signori, comune così al
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politica della neutralità a qualunque costo è stata possibile e utile quando, come ho detto dianzi, la guerra era lontana e locale, o quando, pur
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Sì, o signori, l'Italia non deve ispirarsi alle tradizioni dell'imperium di Roma; ma per rispetto ai traffici deve ripigliare le tradizioni delle
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mantenerla e per farla mantenere; può inclinare alla neutralità, ma non potrebbe rimanere indifferente alle guerre che rumoreggiassero ai suoi confini, o
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: l'egemonia, per non dire il dominio della penisola balcanica, debbe appartenere all'Austria o alla Russia? L'Austria all'Egeo o la Russia all'Adriatico?
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dell'equilibrio europeo, derivante dalla dilatazione dell'uno o dell'altro gruppo, costituirebbe per l'Italia un pericolo incommensurabile. Nessuna nazione
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Questa possibilità si fa più manifesta, quando si riflette che l'una o l'altra di queste soluzioni potrà venir considerata come non affatto in
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L'Italia, o signori, non pensa a rivendicazioni, nè a riforme politiche radicali o statutarie di nessuna sorta. Essa vuole invece le riforme
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Vuole lo sviluppo dei suoi pubblici lavori non solo, ma anche quello di una civile coltura. Non obbliamo, o signori, che le nazioni non si formano e
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Accademia della crusca
