XIII legislatura – Tornata dell’11 marzo 1880
presidente. L'ordine del giorno reca lo svolgimento delle interrogazioni dei deputati Boselli e Compans ai ministri dell'interno e dei lavori
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atto volentieri delle assicurazioni colle quali l'onorevole ministro dei lavori pubblici ci assicurò che nulla avrebbe tralasciato per far sì che a
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un ordine di considerazioni relative all'umano progresso e all'avvenire delle grandi opere pubbliche, al compimento di futuri e anche più lunghi
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Contro le nocive esalazioni dei gas che si sviluppano continuamente dai lavori delle mine nessuna previdenza, nessun riparo. Infine, e questo è il
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Gli egregi medici, i quali studiarono testè l'esiziale malore e le non dubbie cagioni sue, hanno trovata una riprova delle loro affermazioni nei casi
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Voi lo sapete, o signori, la civiltà, il progresso hanno questo effetto, che di continuo l'umano lavoro si libera degli sforzi più duri, delle parti
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D'altronde v'è ancora una parte della questione di cui non è inopportuno il parlare, ed è quella che riguarda la sorte delle vittime infelici delle
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A chi, come, l'operaio avrebbe potuto far sentire il grido delle proprie sofferenze? esporre i propri bisogni? dar avviso dei propri mali?
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Il Governo nostro aveva ancora un altro interesse: quello di ben conoscere la condizione delle cose anche per preparare studi e norme per altre opere
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tratta qui di danni che derivassero necessariamente dalla condizione naturale delle cose; ma che invece i mali accaduti debbono imputarsi a negligenza
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conte Sclopis, negli ultimi tempi della sua vita, ragionandosi un giorno delle condizioni nelle quali si trovano spesso i nostri operai in paesi esteri
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Disgraziatamente, onorevole Boselli, in tesi generale questo fu e sarà sempre il caso delle grandi opere di questa natura. Riporti il suo pensiero a
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delle malattie fra gli operai, che poi si dileguarono o diminuirono di molto, quando la comunicazione del tubo fu completa. L'onorevole Boselli deve
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delle opere di questa natura.
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l'attenzione del Governo, se questa potesse essere promossa o favorita da una inquinazione delle acque; imperocchè da un rapporto che troverà pubblicato anche
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le malattie che essi hanno trovate avranno ritenuto che fossero delle malattie comuni, e poi dopo gli si sarà dato il carattere di malattia speciale.
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C'è poi un'altra parte di provvedimenti che possono riguardare il ministro dell'interno, quella della beneficenza per le famiglie delle disgraziate
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Compans. Io mi dichiaro abbastanza soddisfatto delle buone intenzioni che l'onorevole ministro dell'interno assicurò di avere pel futuro. Ma non
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non è qui questione delle persone. Per me la questione è ben altra.
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essi e se non dicessi per qual parte delle loro risposte sia soddisfatto e per quale altra abbia per avventura qualche cosa ancora a desiderare. Spero
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complesso delle cose dette dal banco dei ministri ritengo che i propositi del Governo corrispondano ai miei eccitamenti e perciò affine di non prolungare
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così vaste alle porte stesse della nostra Italia. II Governo non doveva ignorare che la maggior parte delle vittime erano operai italiani; che non pochi
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era una delle malattie che dominava specialmente al Gottardo e che colà ad un dipresso 2000 nostri operai si trovavano gravemente ammalati senza contare
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Io credo non sia ragione sufficiente il dire che queste disgrazie sieno in gran parte dovute alla natura stessa delle opere e che al Governo riesca
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pressione ministeriale approvava il contratto per il traforo del Gottardo, non credeva d'approvare un trattato che avrebbe portato delle conseguenze così
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lasciar correre, senza curarmi di rettificare sempre, perchè altrimenti non farei mai altro. Per ciò che riguarda l'utilità delle cose che dovrei dire, essa
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Cavalletto. Prego la Camera di dichiarare d'urgenza il disegno di legge ripresentato dal ministro delle finanze, relativo al riordinamento del corpo
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testimoni. Ecco, la pura verità. Dopo ciò prendo atto delle parole dette.
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Le due politiche estreme ed opposte, sono quella delle arrischiate imprese o delle avventure, e quella di un raccoglimento passivo, spinto sino
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Marselli. Io credo che vi siano tre politiche possibili, due delle quali estreme, opposte, astratte ed una positiva, pratica.
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Sebbene i miei studi di scienze sociali e storiche mi conducano spesso a meditare intorno alle leggi di svolgimento delle nazioni, ed a quelle dei
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La politica delle avventure, cattiva per ogni Stato per forte che sia, è pessima per l'Italia, giovane regno il quale deve consolidare la sua
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Ma la politica delle colonie potrebbe diventare di ventura quando prendesse quella special forma
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È difficile il farlo; ma avvi un solo modo per ottenere lo scopo: ed è di dimostrare all'Europa che lo sviluppo calmo e fermo delle nostre libertà
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, faccia qui conoscere lo stato delle cose, e spieghi quello che ha fatto per impedire qualsiasi atto diretto a turbare i nostri rapporti coll'impero
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Ora, l'ambiente generale dell'Europa non è tanto quello delle trasformazioni politiche, quanto quello delle trasformazioni sociali ed internazionali
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Sì, o signori, l'Italia non deve ispirarsi alle tradizioni dell'imperium di Roma; ma per rispetto ai traffici deve ripigliare le tradizioni delle
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armamenti veramente straordinari e colossali, che finiranno per ischiacciare le forze contributive dell'Europa, vorrebbe la demolizione delle imposte
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l'Italia debba favorire la costituzione degli Stati nazionali ed autonomi, se la forza delle cose dimostrasse impossibile la conservazione dello statu quo.
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applicare anche a quella dell'Italia. Il Guizot diceva: «Mantenere l'impero ottomano per mantenere l'equilibrio europeo; e quando per la forza delle
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L'esame delle forze rispettive di questi due gruppi, astrazion fatta dall'Inghilterra, lascia credere che vi sia un certo equilibrio fra loro, per il
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Bosnia e dell'Erzegovina all'impero austro-ungarico, la quale annessione potrebbe essere, sempre per forza delle cose, un primo passo verso una maggiore
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di qualunque occasione per tentare la riscossa, e la Russia che e pel fatto delle sue genti tedesche e per i suoi disegni orientali si sentirà e
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Ho letto che il principe di Bismarck rinuncierebbe volentieri ad una parte della frontiera dello Schleawig per avere una delle Antille.
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Alla quale ci collegano molti vincoli derivanti dall'identità degl'interessi e delle istituzioni, e dal ricordo che essa fu la prima nazione che
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tribù anelano avere ciondoli e monili delle conterìe di Murano, e fucili delle fabbriche bresciane. I tessuti, i vetri, i liquori europei li
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associazioni economiche delle classi più bisognose; vuole armamenti che possano tutelare l'integrità e l'onore della patria, ma che del resto non
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l'attività del paese verso la terra dei nostri passati trionfi e delle future lotte della civiltà, non solamente contribuirà alla prosperità economica del
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delle finanze (Spesa);
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Accademia della crusca
