XIII legislatura – Tornata del 4 dicembre 1878
volere dei medici, egli non può neppure oggi intervenire, come sarebbe stato suo vivissimo desiderio, alla seduta.
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Io non dubito punto delle sue intenzioni; credo anzi che farà ogni opera per raggiungere il desiderato fine. Ma vi potrà egli riuscire? Il suo
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parole improntate di nobile sdegno verso i malfattori ed il fermo proposito di debellarli; scorgevasi chiaramente che egli era preoccupato della
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Per tanto io pongo ancora all'onorevole ministro dell'interno le seguenti domande: crede egli che sia lecito di costituire una associazioni, la quale
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L'onorevole ministro dell'interno nel suo giudicio non dà valore sufficiente ai pericoli delle minoranze audaci, ma se egli legge la storia vedrà
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oppositori. Li sentirò dall'onorevole ministro dell'interno, e confido che egli farà scomparire questa tempesta in un bicchiere d'acqua.
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Landolfo, nè di Casalduni, io non vi parlo di Sovrana Petralia, io non vi parlo delle leggi eccezionali; ma egli è innegabile che non vi è stato mai
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in Sicilia quella tranquillità che era tanto turbata; e quando vi sono state delle osservazioni sul suo modo di governare, egli ci ha sfidato ad
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affidata la polizia giudiziaria, hanno essi adempito il loro mandato per ciò che concerne il subbietto della mia interrogazione? È egli vero che hanno
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È egli vero che fortunatamente, prima che l'errore del Pubblico Ministero producesse i suoi tristi effetti, il ministro guardasigilli ha dovuto, con
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È egli vero che furono iniziati alcuni procedimenti penali contro i circoli Barsanti in base agli articoli 156, 158 e 160 del Codice penale, secondo
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, immediatamente, siffatte associazioni? Dovrà egli aspettare che l'autorità giudiziaria, che forse può credere di non doverlo fare (e in breve ve ne dirò
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Egli diceva, notate bene, non doversi ammettere il sistema preventivo; ma che cosa intendeva dire codesto egregio professore, combattendo il sistema
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E qui mi trovo d'accordo coll'onorevole ministro dell'interno; imperocchè egli disse nel suo discorso ad Iseo che «gl'insegnamenti
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avesse prese, il fatto del 18 novembre sarebbe egli avvenuto?
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Veda, l'onorevole ministro, egli sa bene che io lo reputo di specchiatissima onestà e di tutta buonafede, veda, se ho ragione di dire che la
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dissenso è nei fatti. Egli diceva nel suo vivace discorso d'Iseo: «Per uno strano pervertimento morale, con quel segnacolo sciagurato (e ben lo chiamava
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Egli ha detto, in primo luogo, che io aveva quasi accusato di tendenze reazionarie e dispotiche gli onorevoli colleghi che siedono da quella parte
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vari scrittori, egli si è affaticato senza bisogno a dimostrare che non spetta soltanto al Governo provvedere alla repressione dei reati, ma che è
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Dalle quali premesse, se io non m'inganno, egli discendeva a questa illazione, che il potere esecutivo, in nome della salute dello Stato, che egli ha
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nel discorso che egli pronunciava nello scorcio dell'ottobre a Bologna, sebbene in quel discorso l'onorevole Miaghetti cominciasse dal rivendicare
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