XIII legislatura – Tornata del 4 dicembre 1878
presidente. La Presidenza si farà un dovere, secondo il regolamento, di aderire al desiderio dell'onorevole Oggero.
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della sicurezza pubblica, dirette al presidente del Consiglio e al ministro dell'interno.
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Io avrei preferito di discutere le leggi che il Ministero annunziava voler recare dinanzi al Parlamento: l'avrei preferito di buon grado, ma la
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Uomini notoriamente disaffezionati al regime attuale costituirsi quasi a vigilatori dei funzionari ed avere l'audacia di minacciarli che, con le loro
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ingeneroso il trarre oggi dai fatti avvenuti argomento di recriminazione. E quanto al partito a cui appartengo, esso non dimentica punto di essere in questa
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I tristi vi sono sempre, o signori, nella società; ma nelle condizioni normali essi ne stanno al fondo, e tremano della vigilanza dell'autorità e del
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; posta la quale io domando al ministro dell'interno, quali provvedimenti ha preso, e quali intende di prendere.
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Altri può dubitare di ciò, io non ne dubito; ma ne dubitò Urbano Rattazzi, il quale propose al Parlamento un disegno di legge per regolare la materia
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misfatto, con lazzi vilissimi irridevano al lutto generale.»
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Ma chi ha fatto la solitudine, come può domandare a chi gli succede al potere, la pace?
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Romano Giuseppe. Domanda l'onorevole Minghetti che l'attuale Ministero dia la pace al paese; ma ha dimenticato che i Romani, mistificando la loro
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Ma la proposta dell'onorevole Alvisi, al par della mia, furono parole sparse al vento, non ostante che presidente del Consiglio era l'onorevole
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svolgerlo. Ma l'onorevole Alvisi proponeva una larga partecipazione del popolo a quell'Asse ecclesiastico che proveniva dal popolo, ed al popolo doveva
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proprietario a dar lavoro e pane al proletario.
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giuocatore al lotto, ed è feconda di gravissimi mali.
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Noi, o signori, che abbiamo la ricchezza di una immensa quantità di sale lo facciamo pagare ai nostri concittadini 55 centesimi al chilogramma
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Venne al potere la bestia nera della sinistra che doveva portare in tutto il finimondo. Ebbene: nel primo suo Ministero fu ministro dell'interno
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Al primo Ministero della Sinistra ne succede un secondo. Accadde il luttuoso avvenimento della morte del nostro gran Re Vittorio Emanuele, la morte
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Sono ben lontano dall'idea di imporre dei vincoli al libero esercizio del diritto di proprietà; ma quando si può evitare il pericolo della società, e
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Questo reato, o signori, è l'apologia dell'infedeltà del soldato al suo giuramento ed alla sua bandiera, la glorificazione della rivolta militare
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«Il sottoscritto chiede d'interrogare l'onorevole ministro dell'interno e l'onorevole ministro di grazia e giustizia intorno al contegno delle
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A muovere questa interrogazione io fui indotto in primo luogo dal desiderio di porgere occasione al Governo di esporre i fatti nella loro schietta e
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Le quali cose premesse dichiaro, che avendo piena fiducia nel Ministero pel già fatto, e pei progetti di legge già sommessi al nostro esame, non me
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Ma, se la riprovazione universale fosse sufficiente antidoto al malanno dei circoli Barsanti, io mi sarei volontieri astenuto dal muovere al Governo
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Dico dunque che intorno al diritto di associazione e di riunione, come intorno ad ogni altro diritto individuale guarentito dallo Statuto, io non
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despota il camuffarsi da liberale, quanto al più sincero e fervido amatore della libertà l'esser preso per fautore di dispotismo o di reazione.
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dirvelo francamente, io non credeva possibile al giorno d'oggi una seria discussione su questo argomento. E se un rimprovero poteva farsi al
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attività, o semplicemente le subordina al beneplacito governativo ed a quelle condizioni che il Governo crede opportuno d'imporre.
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Bonacci. Ho accennato ai maggiori doveri che il sistema della libertà impone al Governo. Non mi farò ad enumerarli per non abusare della facoltà di
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Ho detto che forse per ridonare intera la fiducia e la sicurezza al paese potrebbe essere necessario di colmare qualche lacuna della nostra
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La questione di fatto è questa. Possiamo noi confidare che gli uomini, i quali sono al timone della nave dello Stato, facciano ciò che il paese
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« … sui principii dal Governo professati riguardo al diritto d'associazione, e sulle conseguenze che ne sono derivate alla città di Firenze.»
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spiegazioni mi permettano di continuargli quella fiducia che ho riposta in esso fino al presente.
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, si diè al magnanimo Re Vittorio Emanuele, da lui sperando la libertà, l'unità e la indipendenza di Italia.
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Ritenuto che la repressione spetta al magistrato e la prevenzione sempre al Governo, io sono d'avviso non esservi, nè potervi essere franchigia, nè
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possono regolarne l'esercizio; soggiunge però che nei luoghi pubblici e aperti al pubblico questo diritto non si può esercitare. Venne poi la legge del 20
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Quanto al diritto d'associazione lo Statuto non parla. Alcuni hanno preteso con faticosa sottigliezza di trovarlo incluso nel diritto di riunione; lo
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(Bravo! Bene! a destra e al centro)
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E se questo avvenga, compete o no al Governo il diritto, la facoltà di scioglierla immediatamente?
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No, signori, codesta dottrina, codesta teoria non ammetto. Quando vi è intenzione di commettere o provocare un delitto, io sostengo che incombe al
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giunge all'impudenza di dichiarare nella propria intitolazione che si intende di provocare gli altri al delitto, e, per modo di esempio, di istigare
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Non contraddice al concetto mio neppure ciò che insegnava un egregio professore di diritto costituzionale, nella cui opera trovo dette cose che
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degl'internazionalisti sono la negazione d'ogni diritto e d'ogni morale ed eccitano continuamente al delitto.» Sono queste le sue precise parole ed in ciò io sono con
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quelli che si fanno ad invocare criminosi pronunciamenti, e che all'esercito (e qui ci sono parole splendide che rispondono proprio al sentimento
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Quel gran nemico della libertà e dell'indipendenza d'Italia, che era il conte di Cavour, nel 1852, diceva al Parlamento che «le nostre istituzioni
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presidente. Onorevole Bonacci, la prego, renda omaggio al regolamento.
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presidente. Facciano silenzio; la voce dell'oratore non giunge sino al banco della Presidenza.
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presidente. Lasciamo da parte gli omaggi: stiamo nei limiti del regolamento e così renda omaggio al regolamento stesso per prima cosa.
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Respinsi bensì e respingo quella dottrina che attribuisce al potere esecutivo un ampio ed effrenato arbitrio di restringere la libertà individuale in
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1° Seguito dello svolgimento di interpellanze ed interrogazioni relative alla politica interna e alle condizioni della sicurezza pubblica, dirette al
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Accademia della crusca
