XIII legislatura – Tornata del 4 dicembre 1878
Questa deliberazione è stata accolta ad unanimità di voti.»
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Petizione trasmessa ad una Commissione. — Congedi. — Convalidazione dell'elezione a deputato del 2° collegio di Livorno del signor Benedetto Brin
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Camera una minoranza, e perciò dirimpetto ad essa non può aspirare al difficile benchè nobile ufficio di restaurare l'ordine materiale e morale
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Io ho udito, se non erro, un oratore, parlando dei fatti d'Arcidosso, accennare ad altri periodi e ad altri esempi di gravi perturbazioni nella
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Io domando: il ministro dell'interno, ed il ministro di grazia e giustizia sono risoluti ciascuno per la parte propria ad eseguire e fare
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suo Governo; lo aspirare con pubbliche manifestazioni ad altre forme di Governo; il far voti per la distruzione dell'ordine monarchico costituzionale
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Come colui il quale crede passeggiare tra l'erba ed i fiori, se mette il piede sopra un serpente, sbalza indietro ad un tratto sbigottito, e si
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Io intendo bene che, non parlando lo Statuto delle associazioni, lo spirito liberale di esso ci obbliga ad interpretarlo in guisa che siano permesse
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commesso per istigazione di una setta la quale, con parvenze politiche, ad altro non mira che a terrorizzare la popolazione.
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prova del loro affetto all'Italia, per attribuire ad essi propositi parricidi.
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terrazzani che non possiede assolutamente nulla, e che vive di rapina. Nella sola città di Foggia i terrazzani assommano ad alcune migliaia; grande coltura
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una parte ad enfiteusi ai contadini, perchè si attaccassero al nuovo Stato, perchè si togliessero dai vizi dell'ozio, e si moralizzassero. Ma ciò si
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in Sicilia quella tranquillità che era tanto turbata; e quando vi sono state delle osservazioni sul suo modo di governare, egli ci ha sfidato ad
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Forse i fatti dei giorni precedenti avranno contribuito ad accrescere l'effetto di quelle notizie; ma certo è che molti se ne commossero, ed io più
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guardi, è indizio di un pervertimento anche più profondo, poichè tende a generalizzare e ad elevare a sistema quello che per l'onore e per la salute
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cui lo scandalo ed i pericoli, che naturalmente derivavano da quel fatto, vennero ad aggravarsi in modo veramente minaccioso.
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Dico dunque che intorno al diritto di associazione e di riunione, come intorno ad ogni altro diritto individuale guarentito dallo Statuto, io non
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professione di principii, lasciando ad altri, che non mancheranno, il compito di discutere gli articoli del mio simbolo di fede.
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Lo debbo per eliminare gli equivoci che sono frequentissimi in questi giorni di ardenti ed appassionate discussioni, e nei quali è tanto facile ad un
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del messaggio poco conveniente ad un istituto che si prefigge come primo intento l'educazione. (Si ride a destra)
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vera e sana dottrina sia quella esposta nei discorsi coi quali l'onorevole presidente del Consiglio a Pavia, e l'onorevole ministro dell'interno ad
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Bonacci. Ho accennato ai maggiori doveri che il sistema della libertà impone al Governo. Non mi farò ad enumerarli per non abusare della facoltà di
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Noi ci troviamo innanzi ad una questione di principii, e ad una questione di fatto.
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eccitare i regnicoli o gli abitanti ad armarsi contro i poteri dello Stato; reati puniti rispettivamente coi lavori forzati a vita e coi lavori forzati a
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condizione e da una qualità che, se è comune anche ad altri uomini politici (ed io lo riconosco ben volentieri), risplende singolarmente in essi, e il
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Per mala ventura vi giunse tardi. Non intendo darne colpa ad alcuno; i fatti che ne furono cagione non mi sono noti; ma certo è che codesto ritardo
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De Witt, se non m'inganno, credeva opportuno di estendere ad altre classi di malviventi. Io alludeva piuttosto alla legge penale, la quale, mentre
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dall'onorevole Ricasoli in un suo discorso ove disse così: «Il sistema preventivo non è proprio di un Governo libero;» anzi diceva: «non è adatto ad un
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impresa delle anonime società; e così è delle associazioni di cui ora si tratta. Badate che forse non sarà così frequente ad accadere quello che si è
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dubbio, oltre ad essere per me una facoltà naturale, divenne anche un vero diritto pel nostro gius pubblico interno l'associazione; ma il carattere, che
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dai ministri, tanto che diede luogo ad una crisi parziale del Ministero, a questo mio concetto non contraddicono i precedenti parlamentari, non
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l'onorevole Ricasoli formulò codesta massima, che è stata ripetuta poi con tanta soddisfazione e compiacenza dagli onorevoli ministri a Pavia e ad
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E qui mi trovo d'accordo coll'onorevole ministro dell'interno; imperocchè egli disse nel suo discorso ad Iseo che «gl'insegnamenti
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Vi sono delitti, lo ripeto, cui la prevenzione tardiva non basta ad impedire. Vi sono delitti che si eseguono con un atto solo, in un solo istante
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così), non solamente si veniva meno alla religione dei più santi doveri, ma ad ogni conoscenza della nostra storia.» Ma non basta, o signori…
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quelli che si fanno ad invocare criminosi pronunciamenti, e che all'esercito (e qui ci sono parole splendide che rispondono proprio al sentimento
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vero, una certa amarezza, nè so approvare, benchè tra loro vi siano persone rispettabili, quella smania che hanno di parlarne ad ogni momento, di far
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pubblica provvedono abbastanza. Le leggi son… Quando un'associazione tende ad un delitto; quando lo annunzia fin da principio, o in seguito lo
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Bonacci. Io rendeva omaggio ad una delle dottrine dell'oratore, del quale intendeva oppugnare altre dottrine.
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ad essi inapplicabili alcuni articoli del Codice penale.
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Respinsi e respingo quella dottrina della prevenzione che, ad esempio, vidi delineata dall'onorevole Minghetti colla usata sua nitidezza ed eleganza
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Accademia della crusca
