XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878
trattato di commercio conchiuso tra l'Italia e la Francia — Il ministro per le finanze annunzia prorogata al 31 maggio prossimo venturo la scadenza
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commercio tra la Francia ed altre nazioni; e ciò senza pregiudizio dei vantaggi dei quali i medesimi articoli potranno godere in virtù dell'articolo 16
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tra la Francia e l'Italia, nello stabilire un nuovo trattato di commercio, è da noi pienamente accettata. Debbo però fare una riserva, che mi sembra
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saranno applicati fino alla rinnovazione dei trattati di commercio tra la Francia ed altre nazioni; e ciò senza pregiudizio dei vantaggi dei quali i
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articoli potranno godere in virtù dell'articolo 16 del trattato 6 luglio 1877 in seguito alla rinnovazione dei trattati di commercio tra la Francia
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stipulazione di nuovi trattati di commercio tra la Francia ed altre nazioni lo stesso aumento di dazi non fosse applicato anche ad altri Stati.
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Vedendo poi con molta compiacenza l'analogia che passa tra il mio ordine del giorno e quello dell'onorevole Minghetti, invece d'insistere nella mia
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Ma a proposito degli alcool sorsero litigi che durarono parecchi anni tra le amministrazioni germanica ed austro-ungarica e l'amministrazione
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l'obbligo che vi sia una corrispondenza esatta tra la sovratassa daziaria e la tassa di fabbricazione interna.
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politiche tra diversi popoli possano col mezzo pacifico dell'arbitrato venir risolute e troncate.
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stipulazione di un patto somigliante renderebbe ancor più frequente e facile l'accordo diretto tra i due Governi.
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internazionale, quando con l'arbitrato ha potuto decidersi una controversia di ben altra gravità tra la Gran Bretagna e l'America, per fatti intimamente attinenti
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Mancini. La differenza, onorevole presidente, tra i due ordini del giorno…
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Mancini. La differenza tra i due ordini del giorno è chiara; perchè l'onorevole Pissavini, restringendo l'applicazione del principio arbitrale, come
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«All'atto di approvare il trattato di commercio stipulato tra l'Italia e la Francia il 6 luglio 1877, la Camera invita il Governo a provvedere
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«Il Governo del Re è autorizzato a dare piena ed intera esecuzione al trattato di commercio tra l'Italia e la Francia, firmato a Parigi il 6 luglio
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dazio dei vini; ma le parti erano talmente tra loro discordi che di buon accordo rimandarono questa grossa questione dopo tutte le altre, e di fatti
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«Il Governo del Re è autorizzato a dare piena ed intera esecuzione al trattato di commercio tra l'Italia e la Francia, firmato a Parigi il 6 luglio
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Accademia della crusca
