XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878
ballottaggio per la nomina di quest'ultima Commissione. — Annunzio della presentazione fatta dal deputato Pacelli di una proposta di legge; che sarà
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presidente. L'onorevole ministro fa istanza perchè il disegno di legge per convalidazione di decreti reali di prelevamento di somme dal fondo delle
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Le negoziazioni si erano basate sopra diligenti studi di una inchiesta industriale che era stata votata dal Consiglio superiore dell'industria e del
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trattato che vigeva dal 1863 ad oggi, è nostra convinzione che le condizioni del commercio e dell'industria italiana siansi migliorate con questo trattato.
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dall'onorevole Minghetti nell'anno 1875, e poscia, dal marzo del 1876 ai giorni attuali, dall'onorevole Depretis.
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l'onore di succederle, era venuta dal Governo francese una domanda di proroga. Il Governo italiano non aveva creduto di consentirvi; ma le trattative che
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Io non starò a ripetere tutti gli inconvenienti che la Camera conosce, e che derivavano dal sistema della tassazione ad valorem, nè discorrerò della
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dal Governo francese, perchè, come ha detto l'onorevole Luzzatti, è certo che nè il Governo francese, nè il Governo italiano hanno mai creduto di dover
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accettata questa riserva, che il Governo reputa necessaria; e sotto questa condizione il Governo dal suo lato accetta la sua proposta, anzi, lo ringrazia
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discussione di un argomento affine; la quistione sarà da studiarsi dal lato economico, dal lato del movimento della nostra importazione ed
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; involge disposizioni dipendenti non soltanto dal nostro Stato, ma dai rapporti con tutti gli altri Stati.
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meno abbienti, e in genere, a sollevare il paese dal soverchio costo del pane, anche con iscapito di qualche milione per la finanza. Lo che è a vedersi
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Governo, a rilevare una frase che, udita dal suo labbro, acquista una qualche gravità.
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Si può constatare questo, che dal 1870 al 1877 c'è stato e nel movimento cambiario e nel movimento dei depositi, un progressivo sviluppo e
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Luzzatti ha fatto un quadro ben triste della gravità delle tariffe che furono sancite dal Parlamento austriaco.
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abbiamo percorso dal 1863 al 1878.
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«La Camera raccomanda al Ministero di provocare dal Governo francese una esplicita dichiarazione, per la quale sia certo e fuori di ogni possibile
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Ho asserito che, iniziando le trattative colla Francia, a Bellaggio fu da me e dal negoziatore francese messo in chiaro che si respingeva ogni specie
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Risulta dalle dichiarazioni fatte dall'onorevole relatore e dal ministro per le finanze che, mentre essi accettano il concetto dell'interpretazione
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proclamare di nuovo solennemente il suo parere che ogni specie di diritto differenziale debba essere eliminato dalle negoziazioni e dal trattato che oggi
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Bonacci. Io era lontano le mille miglia dal muovere un rimprovero all'onorevole presidente, il quale so quanta benevolenza abbia per me e per tutti
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stesso prescrive tassativamente che quando un ordine del giorno è ritirato dal suo autore non può più essere ripreso da altri che da uno dei membri
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A me pare che per eliminare il dubbio sia mestieri che il Governo provochi una dichiarazione dal Governo francese.
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. Ripeto che io concordo pienamente nella opinione, espressa dalla Commissione e dal ministro. Ma il dubbio è stato sollevato; dunque bisogna eliminarlo
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trattato, il quale diventerebbe, non che altro, obbrobrioso; ed in tal caso la Camera non può tralasciare di eccitare il Governo a provocare dal Governo
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Bonacci. Se mi si permette, io faccio una dichiarazione. Io credo che dal momento che la Camera aveva consentito che io tornassi a parlare su
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contrastata dal Governo francese, se mai io non avessi ritirata la mia proposta, intenderei ora di ritirarla. Ed a ritirarla mi consiglierebbe forse
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dal giorno. Si tratta di questione delicata; tutti coloro che hanno avuto parte nel Governo lo comprendono. L'onorevole Minghetti ne sa qualche cosa e
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studiare caso per caso la materia su cui l'applicazione potesse farsi. Egli infine ha tenuto un linguaggio che non compromette la questione, e dal quale
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Voci. E dal Ministero.
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mi sarei astenuto dal sollevare la questione. Confesso dunque il mio peccato.
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Quando io mi accontento di lasciare ai futuri negoziatori di escludere d'accordo dal patto dell'arbitramento quelle materie che non credono
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giorno. Se poi le dichiarazioni fatte dal ministro delle finanze sono in contraddizione (ciò che io non credo, e che la Camera non ritiene certo dopo
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rimanere escluse dal patto arbitramentale sarà riservato all'ulteriore studio dei due Governi contraenti e dei loro rispettivi negoziatori, nel momento in
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Quest'ordine del giorno è pure accettato dal Ministero e dalla Commissione.
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Quest'ordine del giorno è accettato dalla Commissione e dal ministro delle finanze.
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«Prendendo atto della dichiarazioni fatte dal relatore, la Camera confida che il Governo del Re, ripresa in esame la voce delle stoffe miste, possa
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«La Camera prendendo atto della dichiarazione fatta dal Ministero ed accennata nella relazione della Commissione che, cioè, la voce bottiglie comuni
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Minghetti. Io accetto la modificazione che desidera l'onorevole ministro. Accetto che dal primo ordine dei giorno siano tolte le parole tessuti di
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particolarmente ringrazio, non che di quelle fornitemi dal ministro per le finanze relativamente al dubbio da me sollevato sul trattamento dei vini italiani in
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invece il non sentire smentito dal Governo francese un tal comunicato, e non minore ne provo nel vedere che il Governo italiano oggi soltanto e per
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istesso come mi guardo dal negargliela affatto. Ad ogni modo poichè la esistenza di codesto documento è un fatto innegabile che la Camera non può
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quale chiarendo nettamente il concetto del Governo e della Commissione, venga a distrarsi completamente il valore delle interpretazioni date dal
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della questione dell'alcool. Tutto ciò che fu fatto dal Governo nostro sui vini, io l'ho appreso dalla relazione che precede il trattato di commercio
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favorita, ci salverà dal pericolo di pagare, entrando in Francia, il dazio lamentato di lire 3 50.
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Questa è la conchiusione dei negoziati sul dazio dei vini, che fu accettata dal Governo francese, come apparisce dallo stesso verbale nel quale è
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Dopo lunghe negoziazioni che durarono tutto il mese di giugno del 1877, la proposta fatta dal Governo italiano è stata questa; 4 lire e centesimi 50
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prevenire qualunque ulteriore danno che ci potesse venire dall'estero, sgravando al più presto questa nostra merce così importante dal dazio di
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grado di dichiarare se quella proposta si possa ripresentare nel modo in cui era stata formulata dal mio onorevole predecessore.
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presidente. Metto ai voti la proposta della Commissione, accettata dal Ministero.
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