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state condotte con molta alacrità e con molto affetto agli interessi del nostro paese da due precedenti amministrazioni: da quella presieduta prima
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trattato che vigeva dal 1863 ad oggi, è nostra convinzione che le condizioni del commercio e dell'industria italiana siansi migliorate con questo trattato.
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più favorita fino a che non siano stipulate le pertrattazioni con altri paesi.
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Vedrà la Camera, e l'onorevole Nervo con lei, lo spero, l'orizzonte sconfinato che egli affaccia ai nostri studi e all'opera nostra. Egli involge nel
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Bensì, salvo a discutere il merito della proposta, prendo atto con vera compiacenza della tendenza dell'onorevole Minghetti a sollevare le classi
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, sia con ulteriori accordi colla Francia in occasione della convenzione relativa alla navigazione, sia con la riforma dei dazi d'uscita, sia colla
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Quanto all'articolo addizionale che l'onorevole Minghetti propone, autorizzando il Ministero a modificare d'accordo con la Francia la tariffa dei
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Di cotesti istituti 597 sono nazionali, con un capitale versato di lire 1,639,449,722, e lire 2,099,919,775 di obligazioni in giro; e 46 sono le
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L'onorevole Luzzatti ha parlato con rinnovata insistenza dell'ozio nazionale; io me ne sono maravigliato.
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che alla fine del 1876 vi erano in Italia ben 643 istituti di credito, con un capitale già versato di lire 2,043,896,722.
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Vi erano poi alla medesima epoca 45 società di assicurazioni con un capitale complessivo di lire 12,310,596.
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Vi erano poi 32 società per le vie di comunicazioni, con un capitale complessivo di lire 385,257,856.
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Si annoverano 29 società cooperative, ossia 23 di consumo, con un capitale versato di lire 385,390, e 6 edilizie col capitale di lire 3,709,147.
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287,299,519; 8 di credito fondiario con un fondo di dotazione di lire 19,500,000, loro assegnato da corpi morali; 12 di credito agrario, con un capitale di
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L'onorevole Luzzatti, che è stato tanto addentro nelle trattazioni avvenute colla Francia, che sa con quanto riserbo, con quanta, direi quasi
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Bonacci. Mi sembra che ieri l'onorevole relatore accettasse la proposta, quale insieme con i deputati Lugli, Lucchini e Carini io aveva avuto l'onore
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Bottacci e dall'onorevole Mussi, fu poi corretto da questi dopo il suo discorso con l'aggiunta delle parole: e dei tessuti misti.
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Questa è la parte che io conosco con maggiore precisione, perchè si riferisce a quella qualunque responsabilità che io possa avere in questa materia.
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Ma poi feci appello all'onorevole Depretis, domandandogli se questo non fosse stato l'intendimento della sua amministrazione; e se con questo stesso
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, sebbene con carattere temporaneo e provvisorio, una vera tariffa differenziale, io credo che per quelle dichiarazioni sia affatto eliminato il dubbio che
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. Ma quando dopo quelle mie dichiarazioni è venuto fuori l'onorevole relatore e con un nuovo discorso ha modificato le dichiarazioni che aveva fatte
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alla nazione più favorita. Non di meno si dubitò se, in virtù di questo articolo, l'applicazione dei nuovi dazi dovesse essere sospesa finchè con la
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vincolato a quei patti chiari e precisi che con tutta buonafede esso ha con noi stipulato.
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ministro per le finanze. Io non credo che quando siansi stabiliti dei patti fra due Governi con reciproca buona fede, di buon accordo, e con
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Bonacci.… Io ritengo che la Camera abbia con quel permesso accordato a me anche la facoltà di poter mantenere il mio ordine del giorno.
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vigore finchè esiste il presente trattato fra il Belgio e la Francia, e confida anzi che verrà mitigato con nuove negoziazioni. Raccomanda perchè nei
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Vedendo poi con molta compiacenza l'analogia che passa tra il mio ordine del giorno e quello dell'onorevole Minghetti, invece d'insistere nella mia
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Con queste raccomandazioni e restrizioni domando che il mio ordine del giorno venga approvato. Imperocchè mi pare che con esso si venga pure, in
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Luzzatti relatore. Io pregherei l'illustre collega Mancini a togliermi un dubbio. Tutti siamo d'accordo con lui sulla convenienza di riconoscere e di
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costituita con un metodo diverso, indiziario, mentre la tassa doganale si percepiva sulla quantità reale che si presentava alla dogana, si supponeva
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internazionale, quando con l'arbitrato ha potuto decidersi una controversia di ben altra gravità tra la Gran Bretagna e l'America, per fatti intimamente attinenti
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Qui vi sono degli uomini che hanno preso parte al Governo con maggiore autorità di me: dicano essi se si possa, così su due piedi, sentenziare sulla
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Se con questa generica limitazione si intende accettare il principio dell'arbitramento, non vi ho nessuna difficoltà; tanto più che ben lo rammento
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La Commissione non accetta l'ordine del giorno Mancini neppure con quest'aggiunta.
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L'onorevole ministro delle finanze ha parlato con plauso del principio in sè e ha fatto qualche riserva sull'applicazione, ritenendo necessario di
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Quindi l'onorevole presidente mi permetterà d'inviare al banco della Presidenza il mio ordine del giorno con le indicate due modificazioni, e
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Mancini. I rumori che ho ascoltato m'impongono il dovere di chiarire il mio concetto. L'ordine del giorno presente con l'aggiunta da me assentita non
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Scusi, non propongo che ritiri il suo ordine del giorno per quanto concerne il concetto sostanziale del medesimo, perchè in questo sono con lui
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Mi pare che con questa limitazione ogni dubbio sia rimosso.
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Ercole. Ma allora prego l'onorevole Pissavini di ritirarlo, perchè la Camera si metterebbe in contraddizione con la deliberazione del 24 novembre
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Pissavini. Io non credo che, adottando il mio ordine del giorno, la Camera si metta in contraddizione con quello che è stato altra volta deliberato.
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Le ultime dichiarazioni fatte dall'onorevole ministro delle finanze coincidono perfettamente con quelle che ha fatte la Commissione. Stabilito dunque
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del giorno dell'onorevole Mancini, con le premesse che egli ha fatte. L'ordine del giorno perde ogni validità, ogni conseguenza pratica, spoglio delle
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della discussione testè avvenuta. Sarò in errore, ma così la penso. Ed è appunto per questa considerazione che con mio rammarico non mi è dato aderire
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Nella relazione della Commissione è espresso il voto che per alcuni dazi di entrata e di uscita sia provveduto con particolari accordi, sia in
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ottenere con future negoziazioni un trattamento più favorevole ai tessuti misti di seta, cotone e lana per quanto riguarda la categoria determinata dal
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esaminare i documenti del Governo, riscontrarli con le leggi francesi e con quelle italiane, io dirò francamente la mia opinione. Mantengo la
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Luzzatti relatore. Con nuove dichiarazioni di qualunque specie si metterebbe in dubbio quell'interpretazione che finora abbiamo data a questo
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mancare ai vini italiani il trattamento della nazione più favorita, finchè vigessero trattati della Francia con altri Stati coi quali si fosse stipulato un
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accordo con la realtà delle cose. Mi pare quindi che la Camera potrebbe convenire di votare il trattato con questa dichiarazione aggiuntiva, che avrebbe
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Accademia della crusca
