XIII Legislatura – Tornata del 29 maggio 1879
, e nell'intendimento appunto di far rilevare se lo spostamento della capitale avesse portato tali mutamenti nel problema, da obbligare a riprenderlo in
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diciannove volte il Santerno, il che vuol dire che costringe a fare diciannove ponti per passare lo stesso fiume.
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Io ve lo confesserò candidamente: la prima ragione fu che noi riproducevamo un disegno di legge per ferrovie complementari dopo quello presentato nel
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Perciò quando io diceva che le linee non erano state attentamente ed accuratamente studiate, io lo diceva in questo senso soltanto; non perchè
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. Onorevole Minucci, i processi verbali del Consiglio provinciale di Ravenna dimostrano che fino dal 1860 quando (me lo perdoni il mio amico Gessi
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Chiusa la discussione generale rimane lo svolgimento degli ordini del giorno e degli emendamenti.
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rappresentante, anche quando in me lo cercassero.
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passare la linea per la intera valle della Sieve, una volta che persone così rispettabili lo hanno detto, e lo sostengono. Ce ne sono anche di quelli
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L'avete sentita la sua statistica, con la quale ci metteva in chiaro come neppure lo spostamento della capitale da Firenze a Roma abbia prodotto un
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a quelli stessi che preferirono militarmente lo sbocco del Pontassieve. Essi stessi sono certo che direbbero che questo servizio militare non
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suggerire al militare, quando anche preferisca lo sbocco per Pontassieve, di non sgradire, di non rifiutarsi di scendere più a valle, dove trova pur larghi
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Un'altra obiezione. Avete paura che il fare una stagione militare a Firenze costi troppo! Ma se ora non costa più nulla la roba a Firenze, non lo
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Signori, io sono costretto a presentarvi ogni giorno una figura diversa della mia lanterna magica; ma le figure hanno sempre lo stesso colorito, la
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completamento della rete italiana. E così lo definì anche la Camera, quando per l'articolo 1 votò una dizione che pose in evidenza il carattere della legge.
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del giorno Puccioni; l'onorevole Baccarini lo confortò con l'autorità della sua parola; e la Camera l'onorò della sua approvazione. Mi sembrava
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lo contendono tuttora, cioè, la linea faentina e la linea imolese.
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ministro della guerra, che fu dalla vostra Commissione interpellato, dissero che a loro non interessava gran fatto lo scegliere il valico appenninico
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Ma, o signori, nel 1877 fu riesaminato il problema sia dal lato militare, che dai lato tecnico. Dal lato militare, perchè, come lo avete udito dir
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intrattenere per qualche momento la Camera. Noti essa, che secondo lo studio fatto dalla Commissiono tecnica del 1870, le due linee non presentavano che
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Nel 1877 si riesaminò la quistione anche sotto lo aspetto tecnico. Nel 1870 si trattava di linee le quali avevano due scopi diversi, cioè quello di
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il suo commercio, mentre l'altra lo rispetterebbe, giovando a un'equabile distribuzione di traffico; dato che l'una delle due linee costa molto più
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quelli con cui lo fu la Faentina. Me ne astengo, perchè una tale ricerca potrebbe essere presa in {mala parte; e mi limiterò ad affermare, che a ogni
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Lo credo bene, cosi egli conchiudeva, che quando di due quantità in confronto, l'una crescete, l'altra diminuite, il risultato del confronto non può
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? A tale questione si riferisce l'emendamento dell'onorevole Mantellini, il quale lo svolse con molto calore, ma con poco fondamento di ragioni. Quali
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partiti al potere non ha esercitata alcuna influenza in quistioni, nelle quali lo spirito di parte non dovrebbe mai entrare.» Ed oggi, nel chiudere
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lunga superiori, senza neppur risolvere il problema con piena soddisfazione. Infatti lo studio delle condizioni locali nei vari rispetti che
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Mi preme di far notare, che la linea di Faenza fino a Borgo San Lorenzo è comune, sia che si voglia scegliere lo sbocco di Pontassieve, o lo sbocco
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considerazioni politiche, alle quali faceva appello lo stesso onorevole collega Mantellini, non sconsigliarono quel partito che è suggerito dall'esame
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Queste considerazioni, secondo me, devono correggere l'inferiorità che la linea con lo sbocco a Firenze avrebbe, secondo l'opinione della più gran
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Prima di tutto, come lo ha egregiamente notato l'onorevole Baccarini, le ferrovie servono principalmente al movimento economico del paese; quella è
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abbastanza conosciuti nel mondo commerciale, e che quando lo saranno, saranno certamente apprezzati e largamente venduti, e potranno far prosperare
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Ma qui viene il quesito. È così grande questo interesse da doverglisi sacrificare ogni» altro interesse, è così grande l'inconveniente di portare lo
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il danno che lo sbocco a Firenze avrebbe militarmente, considerato in confronto di Pontassieve. Voi sapete, o signori, che a Firenze vi sono tre
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ordine del giorno che indeterminatamente aveva lo stesso obiettivo, quello, cioè, di riservare all'avvenire la determinazione di una linea coll'obiettivo
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preferenza; noi non ne abbiamo fatta; noi siamo favorevoli alla linea di Faenza, perchè, lo dico esplicitamente, essa ci sbarazza della Forlì-Arezzo.
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Lo pongo a partito.
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che lo respingono sono pregati di recarsi a destra.
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, accettato dal Presidente del Consiglio, sono a sinistra; quelli che lo respingono sono a destra.
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presidente del Consiglio. Lo capisco perfettamente, onorevole Chiaves; ma io debbo concertarmi col mio collega il ministro delle finanze, perchè
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Accademia della crusca
