XIII Legislatura – Tornata del 21 febbraio 1877
dall'onorevole Corte, ebbero fuori di quest'Aula un'interpretazione e dei commenti che, ne sono certo, sono assai lontani dalle parole, e molto più
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Quando questo accade fuori del Parlamento, io confesso che me ne occupo poco o punto. Ma invece, quando una voce in questo Parlamento, anche con
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incompatibili, quanto per qualche altro che potesse averne, il ministro dell'interno non ha proceduto, nè procederà ad alcuna nomina, senza il convincimento
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Minghetti. Io non entro in questa questione; non me ne mescolo. Ma non so perchè l'onorevole ministro per l'interno abbia voluto trarre fuori il mio
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Manfrin. Io sono perfettamente convinto che l'onorevole ministro per l'interno non ha voluto menomamente offendere i suoi amici nè la dignità del
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Rinnovo i miei ringraziamenti al mio amico La Porta dell'interrogazione che mi ha rivolto, e ripeto ancora una volta che non è stato nè punto nè poco
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carattere di questi egregi uomini; nè può supporsi abbia voluto fare la più lontana allusione ad altri che in seguito potranno essere chiamati ad altissimi
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Dunque se io trovo un uomo che, come l'onorevole Minghetti, possa rappresentare l'Italia all'estero, o possa covrire un altissimo ufficio e se ne
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opposto al vero. È un nuovo genere d'opposizione questa. Io mi spiego l'opposizione nelle grandi questioni, ma non la trovo giusta nè ragionevole in
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all'elezione contestata dei collegio di Gessopalena, nella persona dell'onorevole Raffaele Francesco. Se ne dà lettura.
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Che tale maggioranza non riesce a svantaggio del Raffaele in misura influente spostata, quando anche se ne diffalcassero i voti dei 18 individui che
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, ammettendone la presa in considerazione, ne abbia accordato lo svolgimento e la stampa.
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A compiere del resto l'esposizione delle mie idee, qualunque ne sia il valore, avrei da aggiungere qualche osservazione anche sul capo 3°, che si
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E poi vediamo sotto altro aspetto come vanno le cose negli uffici. Io dichiaro che, appena ne ho il tempo, vi vado; credo anzi di non essere uno dei
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lettura e se ne stabilirebbe il giorno, si nominerebbe anche la Giunta, ed essa approfitterebbe dell'intervallo tra la deliberazione di discutere la
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interpretarsi così alla lettera. Ma supponiamo che l'accennato argomento abbia un valore tale da non potervisi in alcuna guisa ribellare. Ne discenderebbe
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Io non farò l'apologia di quel lavoro, dirò semplicemente che ne sono al tutto solidali altri dieci colleghi miei, i quali l'hanno letto, annotato ed
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Ne viene ancora da questa segretezza che il periodo, per così dire, di incubazione delle leggi si fa ad inscienza del paese e della stampa; le leggi
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Vedono adunque che anche nel Parlamento inglese si parla! Dunque di letture qui ne abbiamo già tre, due legittima ed una di straforo.
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Commissioni che ora abbiamo; quindi a compensarci, presa l'unica discussione pubblica che si fa col nostro metodo presente, ne fece due pezzi. Mise da
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non è poi tanto grave, nè da averne tanta paura da indurci a fare regolamenti speciali.
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presenti con quelli del passato. Nè da quello
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81 seduta all'anno; il Parlamento inglese pure In un decennio tiene circa 78 sedute ogni anno; il Parlamenta belga, sempre fatta una media ne tiene
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dubbio, perchè vorremo noi dilungarci dalle forme regolamentari che ne sono il corollario? Perchè vorremo dilungarci dalle discipline che lo completano?
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Rispetto alla terza lettura, io non credo che vi sia alcuno che ne possa negare l'opportunità; e desumo
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senza tempo, una quantità di progetti di legge di cui essi assolutamente, ignorano il contenuto; e non solamente ne ignorano il contenuto, ma non lo
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Un lodevole esempio ne fu a noi presentato dall'egregio relatore della Commissione, al quale è stato affidato l'incarico di riferire alla Camera
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investiti, ho visto Minossi rigidi e severi, ne ho sofferto le impazienze ed i visi arcigni con rassegnazione. Per conseguenza oggi trovando visi
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sezioni, e i decreti che pronunzia sono definitivi. Ora questi non potranno mai costituire nè l'eccesso di potere, nè la violazione della legge, ed i
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Ma a quale scopo ne date conoscenza? Se ne dato conoscenza, dovete riconoscere a quello cui la fornite, il diritto di disputare se questo o
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, credete forse che essa sia chiamata a fare osservazione di sorta? No, ne prende atto.
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seguirebbe il rimorso di coscienza di non averla potuto impedire. Diffatti ve ne do un esempio. La mia penultima elezione fu vivamente dibattuta
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dispiace all'onorevole Leardi, dirò: prima deliberazione, egli ne faceva la confutazione e pareva che
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delle proposte di leggi, presenti molte difficoltà. Ne accennerò alcuna di volo il più brevemente possibile.
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E ne volete una prova evidente? Egli ha fatto il raffronto tra le nostre tornate e le tornate dei Parlamenti esteri di Prussia, Inghilterra, Austro
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educazione e della nostra delicatezza, noi ne vogliamo fare oggetto di una legge, di un regolamento per dire all'Europa: Gli Italiani sono ciarlieri
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Io credo di sì, perchè ogni giorno i nostri segretari leggono il sunto di qualche petizione. Ma la Camera non sempre delibera, nè sempre ascolta la
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per questa deliberazione. Quando sopra un articolo non se ne saranno presentati, non sarà concessa la parola che a due oratori, uno contro, e l'altro
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. Il troppo è troppo, ne quid nimis.
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, io penso che non ce ne possa essere altro; perchè, se la discussione si vuole limitare, è lo stesso che dire al deputato: io vi concedo il diritto di
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discussioni? Mi unirò all'onorevole Manfrin per rallegrarmi che tutti ne vedono i difetti e gli impacci?
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Ripeterò una cosa che fu già detta altra volta. Io sono vecchio qua dentro; ebbene vi sono molti onorevoli colleghi miei che non conosco; ve ne sarà
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«Gli uffizi, essi dicevano, servono di scuola preparatoria,» così diceva Lorenzo Valerio ai suoi colleghi della Giunta, ed egli se ne intendeva di
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quale mirano parimenti, non ne ho mai dubitato, gli onorevoli Crispi e Lazzaro. Ma io dico: noi siamo qui per fare leggi, vediamo dunque il modo di
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parti della Camera si è riconosciuto lo zelo, l'operosità, la imparzialità con cui quest'anno ha proceduto la Giunta delle elezioni, se ne venga
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abbiano persuaso nè il Balbo, nè il conte di Cavour, hanno avuto tanto valore da far sì che la Camera desistesse dal fare mutazioni.
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mantenimento del sistema attuale. Io stimo l'onorevole Lazzaro, ma sostengo la mia opinione, e non vengo quindi a fare insinuazioni, e non ne ho mai fatte
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Accademia della crusca
