XIII Legislatura – Tornata del 19 marzo 1877
esteri a tale riguardo. — Svolgimento di una interrogazione del deputato Molfino rispetto alla esecuzione della convenzione fra il Governo e il duca di
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fra il Governo e il duca di Galliera per l'ampliamento del porto di Genova. L'onorevole Molino…
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Il Governo del Re ha diretto la sua politica dietro certi principii, che non possono variare, dopo la chiusura della conferenza stessa. Non sarà
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Il Governo aveva pronunciato la sua parola, di accordo col duca di Galliera, dando la preferenza ad uno di questi due progetti, ed a coloro che
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convenzione tra il Governo e il duca di Galliera per l'ampliamento del porto di Genova.»
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convenzione fra il Governo e il duca di Galliera per l'ampliamento del porto di Genova.
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Molfino. Signori, l'11 dicembre 1875 il marchese Deferrari duca di Galliera offriva spontaneo al Governo italiano un dono di venti milioni, circa la
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Governo in grado di poter provvedere, nonostante le strettezze delle nostre finanze, ad una delle più grandi necessità per il commercio d'Italia, cioè
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L'11 aprile 1876 venne sottoscritta una convenzione fra il patrizio genovese ed il Governo del Re, nella quale erano stabiliti i patti, le opere da
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non adottato dal Governo, pur pure al Governo stesso conferiva la facoltà di far nuovamente esaminare la questione, di far eseguire nuovi studi
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dal Governo), io credo che sia venuto il tempo di farla finita colle discussioni, e di passare dalle parole ai fatti.»
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Il Governo infatti ha l'obbligo, ove ciò sia possibile e non vi si oppongano cagioni non dipendenti da sua colpa, di compiere questi lavori nel
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diligenza fu dal Governo usata, e che lo studio lungo, solerte dato ai progetti, gioverà alla più perfetta ed anche alla più rapida esecuzione
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saranno utilizzate appena seguito l'appalto, che allora, coi mezzi di trasporto, colle barche scogliere che il Governo consegnerà alla nuova impresa, si
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Provvedete alla semplicità del governo ed avrete prontezza di esecuzione delle vostre deliberazioni, ed avrete eziandio il plauso delle popolazioni.
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nuovi studi doveva intendersi quando non fossero di nuovo presi in disamina i due progetti, cioè quello dal Governo accettato coll'altro.
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Io dico francamente che se l'onorevole Ricotti, quando era al Governo, avesse creduto di far cosa che non gli fosse stata concessa dalla legge
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che nessun ufficiale l'ha palesato ad anima viva. Un ufficiale possessore d'un segreto di Governo o di Stato si taglierebbe da sè la lingua coi denti
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Governo non se n'è impensierito, ed ha fatto bene. Ma a quella voce bisogna rispondere con una legge di armamento del paese. Quando vi sarete bene armati
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parte. Due mesi or sono ho visto il Governo russo prepararsi alla guerra, e mettere fuori un prestito. Questo prestito, fatto al momento del bisogno
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diplomatico alquanto sorpreso, credette di aver detto troppo. Allora soggiunse: ma, signore, io non parlo per conto del Governo italiano, io parlo
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Per quanto io mi guardi attorno, non trovo alcuna nazione che viva d'espedienti come continua a vivere l'Italia, se si eccettua il Governo ottomano o
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un miliardo d'imposta! Ne avverrebbe la rivoluzione! Tutti rammentano che l'aumento di 45 centesimi nel 1848 contribuì alla caduta del Governo
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Accademia della crusca
