XIII Legislatura – Tornata del 19 marzo 1877
Molfino. Signori, l'11 dicembre 1875 il marchese Deferrari duca di Galliera offriva spontaneo al Governo italiano un dono di venti milioni, circa la
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d'opere e di spese, trattandosi di lavori per una somma di circa 26 milioni.
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l'esercito erano state fatte in quel trascorso decennio. Se a questa cifra noi aggiungiamo 1 miliardo e 100 milioni circa di bilancio ordinario, e 112
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, non è riuscito a portare nelle casse dello Stato il denaro che egli voleva; mentre, o signori, circa tre miliardi oggi si trovano inoperosi ed
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Lo stesso dicasi pei fabbricati. Per un fabbricato che renda 30,000 lire in Francia, compresi i centesimi addizionali, si paga circa 4000 lire, da
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Francia un proprietario per la fondiaria. Un proprietario con 30,000 lire di rendita su terreni, paga 1500 d'imposta fondiaria e circa 1500 di centesimi
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esistente nei magazzini e nei laboratorii il 1° gennaio 1876 ascendeva a maggiore somma, cioè a circa 4,800,000 lire.
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ridotta, questa somma è tuttavia assai rilevante, perchè si debbano esaminare diligentemente le cause di questa maggiore spesa di 14 milioni e mezzo circa.
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, consta che si avevano ancora lire 420,000 circa disponibili come residui degli anni precedenti; cosicchè la somma veramente disponibile al 1
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ministro, di circa 264,000 lire, calcolando ogni fucile a lire 70.
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valore di questo materiale esistente ammonta a circa lire 3,000,000.
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totale circa 16 milioni di lire in più dei 46 milioni già votati. Per conseguenza il generale Ricotti si è grandemente, grossolanamente ingannato nei
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mantenerlo in numero durante uria campagna di circa un anno. Di questi 100 mila uomini però una parte, circa 20 mila, va assegnata ad altre armi e
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calcoli miei e suoi si riduce a circa 6,000,000 di lire; mentre tutti potevano e dovevano credere, leggendo le relazioni, particolarmente quella della
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cartucce, e, siccome ci sono in guerra nell'esercito di prima linea 230 mila soldati armati di fucile, così occorrono 55 milioni circa di cartucce
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