XI legislatura – Tornata del 12 marzo 1872
Del Giudice Giacomo. Invece di pregare la Camera a dichiarare d'urgenza la petizione n° 197 intorno alla tassa del macinato, io pregherei che la
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quale la Camera ne ha testè inviate altre al ministro stesso.
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Sella ministro per le finanze. Mi faccio un dovere di presentare alla Camera le convenzioni sul servizio di tesoreria coi quattro stabilimenti
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Essendo questa petizione di evidente premura, io prego la Camera di dichiararla d'urgenza.
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Siccome altre petizioni che trattano lo stesso argomento già furono dichiarate d'urgenza, prego la Camera di accordare simile favore anche a questa.
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Zarone. Il capitolo ed i cappellani corali della cattedrale di Teano ricorrono alla Camera facendo istanza acciò sia modificato in loro favore
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Della rocca. Colla petizione 199 diversi rispettabili padri di famiglia invocano dalla saviezza della Camera un temperamento transitorio pei nati nel
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Devincenzi ministro per i lavori pubblici. Ho l'onore di presentare alla Camera due relazioni, una sul servizio delle opere idrauliche e di
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ministro per le finanze. Io accetto che la discussione si apra sopra il progetto della Commissione, ma la Camera avrà già veduto dalla relazione
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oggetto di quelle che furono discusse dalla Camera e inviate al ministro delle finanze, così la prego di inviare anche questa allo stesso ministro.
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La Camera seguì il ministro nell'ordine delle sue idee; io votai tutte le proposte dell'onorevole Sella, ma non si ebbe il pareggio.
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E diffatti questo era già da aspettarsi quando la Commissione dei Quindici è venuta davanti a questa Camera lasciando uno scoperto di 15 milioni nel
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suo omnibus, voleva il pareggio assoluto e immediato. Egli diceva a questa Camera: noi abbiamo 110 milioni di disavanzo; datemi 25 milioni d'economie
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, e che le spese non eccedano il limite che avete supposto? Noi sappiamo che la tentazione delle spese è grande; noi sappiamo che in questa Camera le
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Comincio dall'emissione di 800 milioni. La Camera avrà notato il gran divario che corre tra la proposta del ministro e quella della Commissione.
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V'ha un punto della convenzione dei 300 milioni che è molto delicato, che è degno di tutta l'attenzione della Camera. Questo punto concerne le
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questi biglietti per provvedere al disavanzo dell'anno, la Camera è in piena libertà di deliberare se si debbono emettere questi biglietti e quanti se
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provvedere, e quindi cerca e ricerca, trova 100 milioni in queste obbligazioni ecclesiastiche e li domanda alla Camera. Io non posso seguire il ministro
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Per me credo fermamente che questa operazione, come viene proposta alla Camera, sia una specie d'avventura finanziaria; io non mi sento l'animo di
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convenzione, e la Camera l'approva, non mi resta che pregare Dio che ci salvi dai disastri possibili di questa operazione.
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intrattenere la Camera su questo argomento; se altri combatterà il rinvio, io credo che questa proposta troverà un valente difensore nell'onorevole
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progetto del 1851, nel quale per la prima volta apparve l'idea del servizio di cassa affidato alla Banca, trovò opposizioni così vive nella Camera
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Quel tema gli fu causa altra volta di un voto contrario della Camera, dinanzi al quale egli ritirossi. Ci fu un momento in cui un'altra
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. Infatti, quando gli premeva di sbarazzarsi delle difficoltà che nella Camera incontrava la convenzione bancaria del 1870, il ministro disse: ma adagio
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disparate materie in un solo progetto di legge, sforzando la Camera a votarle o respingerle tutte insieme. Se un siffatto procedimento potè trovare
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Ma l'onorevole ministro passò sotto silenzio l'imposta sulla ricchezza mobile, la quale mi pare che, non in uno, ma in tutti i lati della Camera
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ministro, ha un bel dire qualche oratore della Camera, che sono diminuite le spese della pubblica amministrazione e sono aumentate le entrate. Finchè non si
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Vengo ora sommarissimamente all'esame cui attualmente è chiamata la Camera, ad autorizzare cioè l'emissione di altri 800 milioni di carta a corso
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formola adottata dalla Commissione di fare la legge entro questo limite, rimettendone la determinazione annuale alia Camera in occasione del bilancio. Io
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presidente. La Camera desidera che si rinvii a domani il discorso dell'onorevole Nisco?
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Nisco. Se la Camera lo vuole proprio, ebbene io mi pongo ai suoi ordini.
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presidente. Se la Camera desidera che ella parli, vuol dire che è disposta ad ascoltarlo.
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presidente. La parola spetta all'onorevole Nisco, se la Camera crede che si debba continuare.
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Nisco. Signor presidente, siamo alle cinque e mezzo, non credo che la Camera mi voglia obbligare a parlare a quest'ora.
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Ma vi era una seconda questione. Si intende che la stessa maggioranza della Camera, la quale decideva che questo progetto non passasse per il
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regolamento, respinta in più parti dalla Commissione, che pure avrebbe voluta ammetterla, puntellata da coalizioni e da fantasmi politici, la Camera
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, per aver d'uopo di consigliare la Camera di costituirsi in maggioranza ad ogni costo, e così confondere colla questione finanziaria ed economica la
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, se non altro, consiglierebbe di non insistervi. Ma se si vuole ad ogni costo un voto della Camera, io dirò che si potranno risolvere a quel modo le
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Accademia della crusca
