XI Legislatura – Tornata del 4 dicembre 1873
«La Camera, confidando che il ministro di grazia, giustizia e culti presenterà, al più presto, i conti degli Economati generali del regno degli anni
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giorno proposto dalla Commissione si contiene implicitamente codesto invito al Ministero.
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distanza tra loro, pensando all'indennità chilometrica e al maggior numero di trasferte, o di accessi giudiziari. Era la stretta necessità che a ciò lo
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solo nell'esuberanza della lista del Pubblico Ministero, ma da ciò ne nasce un altro, ed è che la difesa, nei casi nei quali l'accusato è ammesso al
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Io chiederei quale fu il risultato degli studi di questo ispettorato, e chiederei quali nozioni ha dato al ministro di grazia e giustizia, per vedere
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Io naturalmente sento ripugnanza a credere che vi siano pretori che dimentichino il loro dovere al punto di cercare un compenso alla scarsa loro
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verifica dacchè la nostra tariffa accorda ai testimoni l'indennità di trasferta quando essa avviene al di là dei due chilometri; invece in Francia non
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complessivamente alla somma di 800,000 lire. La Francia accorda questo compenso in una proporzione molto più limitata, e credo che non arrivi al quarto di questa
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al Governo, dicendo: voi siete responsabile, poichè noi abbiamo depositato queste somme in mano di un funzionario vostro. Notate poi che esso non ha
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funzioni che appartengono al potere giudiziario. Quando sentii leggere l'ordine del giorno dell'onorevole Lazzaro mi pareva sentire il cancelliere di una
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funzionario garantito e nominato dal Governo, senza che questa dia la cauzione. Costui prende la cassa, la porta via; i terzi si rivolgono al Governo. Il
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L'onorevole Lazzaro potrà proporre al Parlamento un progetto di legge, il quale dichiarasse meglio i principii della responsabilità del Governo, e
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. Veramente io ho espresso un'immagine che si presentava naturale al mio pensiero, avendo ormai l'abitudine di assistere frequentemente alla lettura delle
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D'altra parte bisogna ricordarsi che l'Ordinario di Mantova appartiene al novero di quei vescovi che furono nominati dopo la legge sulle garanzie
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Quindi io domando al ministro di grazia e giustizia se, oltre a quello che egli crede di poter non fare, cosa molto facile, abbia anche pensato a
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per le ragioni che vi espongono, chiedono al ministro di grazia e giustizia degli speciali provvedimenti coi quali pensano che, nello stesso tempo
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Ora noi ricordiamo che al titolo II della medesima, e precisamente all'articolo 14, lo Stato si è spogliato di un diritto, che aveva, di nominare o
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non ignorerete che io sono un costante e caldo amico della libertà religiosa, ma non intendo questa libertà al modo con cui l'intende l'egregio mio
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fronte alle insistenze ed al voto dei parrocchiani, verrà anche alla ricognizione della sua nomina; ma finchè noi faccia, il Governo non può secondare il
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parrocchiani, l'espressione del loro voto avrebbe, secondo me, e dovrebbe avere, quell'effetto morale a cui accennava l'onorevole Guerrieri-Gonzaga al
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parrocchiani. Ma siccome qui non difendo gl'interessi dei parroci personalmente, ma una causa molto superiore, mi permetto di ricordare al signor ministro che
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Ora se si è trovato un temperamento, che li chiamava al fianco della legge, per questi parroci, credo che se ne possa trovare anche un altro per
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Disgraziatamente il commendatore Vegni non apparteneva più al Ministero, per cui questa mia lettera falliva nel suo scopo.
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, ministro di grazia e giustizia. Io darò francamente all'onorevole Tasca le spiegazioni che mi chiede riguardo al canonicato di Bergamo.
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, ben contento se dietro queste sue parole io potrò persuadermi che il Governo anche in questo non ha fatto che adempiere al suo dovere, senza pregiudizio
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l'obbligo di sottoporre al regio placet la bolla di collazione a norma di legge.»
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Diceva dunque che questo fatto m'aveva lasciato in qualche incertezza sulle intenzioni dell'attuale signor ministro; per il che ne scrissi subito al
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In quanto al capitolo 14, Fabbricati sacri ed ecclesiastici, per la somma di lire 160,550, la Commissione ha avvertito che questo capitolo contiene
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quello che può dipendere da me. Quanto al fare, prometto ciò che i mezzi consentiranno.
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potuto prendere il Ministero, ha consentito di riportare tutte le 654,450 lire sul bilancio del 1874. Le lire 200,578, segnate al capitolo 13, sono
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recato all'esercito proporzionato al danno risentito dalle finanze.
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Ora l'ordine del giorno recherebbe la discussione del progetto di legge per autorizzazione al Governo di ritirare dalla Banca Nazionale un altro
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Questo era un aiuto di 30 lire al mese per razione, percepita in contanti, la quale suppliva per molti alla insufficienza della paga.
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specialmente la condizione degli ufficiali di cavalleria, perchè al giorno d'oggi vi è una grande deficienza negli ufficiali di quell'arma, e sono pochi
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Se l'onorevole Perrone, oltre che all'esposizione finanziaria da lui citata, avesse ricorso al bilancio che noi tutti abbiamo sott'occhio, i suoi
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Vi è anche una cifra di 1,179,000 lire, la quale proviene da che il ministro della guerra fino al 1873 amministrava, senza che ne apparisse su nessun
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Nel primo accusa la legge presente di portare un aumento di ben quattro milioni al bilancio attuale. Afferma nel secondo che il vantaggio recato agli
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o poco più al bilancio della spesa del Ministero della guerra, nello stato attuale farebbe ascendere l'aumento a circa quattro milioni.»
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. Veramente al bilancio non vi aveva badato; aveva esaminati soltanto i documenti che il ministro della guerra aveva presentati unitamente a questo
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vigore non più tardi del 1° gennaio 1875, invece che al 1° gennaio 1874. Il ministro scrive:
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, per sapere al giusto a che somma ammonterà l'aggravio della spesa.
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nemmeno quella di due milioni e mezzo, il procurare al corpo degli ufficiali dei vantaggi di così poca importanza.
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, l'indennità viene pagata alla mano insieme al soldo per l'ammontare di 50 lire mensili. Per gli altri ufficiali si giudica mantenere un fondo di scorta per
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subito tutti i generi necessari alla vita dal 1861 al 1873, ma tale a ogni modo da aiutare con qualche efficacia a risolvere il problema ogni giorno più
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Quanto alle 1500 lire, o meno se vennero spese in parte da poi, esse sono sempre il salvadanaio privato dell'ufficiale, e al momento in cui egli
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, l'applicazione di questa legge fosse rimandata, ora non ricordo precisamente se alla metà del 1874 od al 1° gennaio del 1875, oppure sino al tempo
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Fambri relatore. Sicurissimo. Si tratta di denari che si traducono in cavalli, che l'ufficiale non troverebbe tanto facilmente a 25 lire al mese.
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75 a 90 centesimi il chilogramma, l'aggio dell'oro al 4 od al 5 per cento, il carbone, il ferro e tante altre cose ad un dato prezzo, e che poi, nel
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dell'onorevole Minghetti del 1873 e quelle che ci furono nella esposizione finanziaria fatta al termine del 1871.
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Domani seduta pubblica al tocco.
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Accademia della crusca
