XI Legislatura – Tornata del 27 marzo 1871
La deliberazione di cui sopra è irrevocabile per tutti gli anni cui si estendano le delegazioni, a meno che il comune non saldi il suo debito prima
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legge; questo programma regolar doveva la Commissione, nell'esaminarlo, secondo che desumiamo dal suo rapporto.
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Dimodochè questo progetto di legge nel suo concetto fondamentale non risponde alle vere necessità, ai veri bisogni dell'erario.
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dal suo dovere; invece ha adoperata un'accuratezza esemplare ed efficace per riscuotere.
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Si dirà che le imposte si debbono pagare, e chi non paga soggiaccia alla pena del suo fallo, che lo Stato ha diritto di veder versato nelle sue casse
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M'auguro che la Commissione col suo buon volere recederà, alquanto dai suoi propositi, e così tempererà saviamente taluni concetti draconiani che
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esperimento e il comune non abbia fatto uso della facoltà di eleggere sopra terna, nel qual caso dovrebbe limitare il suo aggio al tre per cento
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Risponde a suo rischio e pericolo del non riscosso come riscosso.
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Ad ogni modo, la trasmetto alla Giunta, perchè dia il suo avviso.
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presidente. Prego la Commissione di voler esprimere il suo avviso.
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(il quale, e per il suo antico liberalismo e perchè è stato nei Consigli della Corona come guardasigilli, possiede un'autorità
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un suo dubbio.
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Villa-Pernice, relatore. Prendendo appunto le mosse dalle parole ultimamente dette dall'onorevole Pellatis, osservo che il suo desiderio può essere
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«Quando non sia altrimenti stabilito nel contratto, l'esattore tiene il suo ufficio nel capoluogo del comune; e, se l'esazione si fa per comuni
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«Art. 22. L'esattore può avere collettori debitamente riconosciuti dal prefetto, i quali, sotto la responsabilità dell'esattore e a suo rischio e
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Accademia della crusca
