XI Legislatura – Tornata del 15 maggio 1873
Ora, se noi non teniamo le sedute straordinarie, se la Camera, che in questi giorni è in gran numero, non procede alle votazioni a squittinio segreto
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fare alla Camera questa osservazione che è di grande momento, perchè, se questi progetti di legge non vengono ad essere votati e discussi in questi
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ministri ai quali questi progetti di legge interessano, e indicheranno quelli di cui non possono dispensarsi.
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giorno delle sedute antimeridiane, perchè bisogna che i signori ministri i quali presentarono questi progetti, dichiarino alla Camera se aderiscono alla
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ministro dei lavori pubblici, e così via via, è indispensabile che gli onorevoli ministri, cui questi progetti di legge si riferiscono, possano
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Io so che anche parecchi onorevoli colleghi che seggono dall'altro lato della Camera hanno espresso questi stessi sentimenti, almeno parlando con me
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Tra questi diversi sistemi noi abbiamo prescelto quello della separazione della Chiesa dallo Stato; e proclamata la massima della libera Chiesa in
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In presenza di questi fatti, in verità, io non seppi, nè so comprendere come si possa dire che la legge presente sia una legge di poca utilità, che
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applicare regole uniformi. Quello soltanto cui occorre attendere in questi casi (e in ciò sono d'accordo coll'onorevole Mancini), è che queste eccezioni
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, quello di venire troppo tardi. Non parlo della Francia, dove questi problemi furono trattati dall'Assemblea costituente con quella sapienza e quella
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; l'assegno di una parte di questi beni al mantenimento dei generali e procuratori generali degli ordini esistenti all'estero; il salvare dalla soppressione i
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che questi beni non siano incamerati al fisco, o confusi con quelli del Fondo pel culto, ma sieno nei limiti del possibile conservati alla loro
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Ciò che supera da questa liquidazione e da questi assegnamenti, pagati gli oneri e le pensioni, noi, fedeli alle nostre promesse, lo attribuivamo
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concetto del disegno del Ministero; poichè, governati questi beni dalla legge dianzi indicata, non perdono il loro carattere e la loro pia destinazione.
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Ora, signori, quale che sia l'utilità o la inutilità di questi ordini monastici, quale che sia il vantaggio o il nocumento che essi cagionino al
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Le ragioni che consigliano, nella soppressione delle corporazioni religiose, uno speciale provvedimento riguardo a questi generali e procuratori
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ordini religiosi, esistenti non solo nel regno, ma anche all'estero. Questi generali sono accanto al Pontefice, come rappresentanti del loro ordine
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nell'attuazione, rimanga tolta ogni occasione di contatto fra lo Stato e questi generali e procuratori generali. Per lo che, pur ritenendo la prima parte
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Noi non derogavamo con quella proposta ai principii sostanziali del nostro diritto ecclesiastico, riassunti in questi due concetti: che
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Or, quali sono gli argomenti principali che si oppongono a questa disposizione? Il primo e il più spesso invocato di questi argomenti, è che noi
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fattagli colla legge delle guarentigie, ma non si piegano a verun altro provvedimento. Quello che loro ripugna, è il veder nominar nella legge questi
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questi generali il provare cotesta loro qualità.
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sia, e provvederà questo al mantenimento di cotesti generali o procuratori generali. Il subbietto giuridico del diritto di questi beni non è dunque mai
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soltanto di disporne pel mantenimento delle sue relazioni con gli ordini religiosi esistenti all'estero. Fino a che la Santa Sede non disponga di questi
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Ma questi quartieri o quartierini, si aggiunge, saranno un ricovero ed un quartier generale di monaci e frati, i quali costituiranno un covo di
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nemmeno la riserva del placet ed exequatur, e il sopprimer oggi questi benefizi, sicchè la facoltà concessa non troverebbe più, o troverebbe assai
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saggia e giustissima cosa. Imperocchè, essendo questi benefizi una specie di fedecommessi di famiglia, non si poteva, senza inconseguenza, farli
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Io potrei innanzitutto domandare all'onorevole Mancini, se questi due fatti sieno poi avvenuti proprio a caso e per fortuna, e senza intelligente ed
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, e l'avvenimento al trono di Spagna di un principe di Casa Savoia, e che, malgrado la fortuna di questi due grandi fatti, il Ministero non aveva
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Essendo questi i fatti, io non so se l'Italia abbia bisogno di richiedere altri interpreti dei suoi interessi e dei suoi desideri. Se mostrassero di
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ai generali e procuratori generali; ma diceva: date loro qualche cosa di più della pensione che date agli altri frati: se a questi date seicento lire
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relatore. Io ho richiamati questi fatti soltanto per mostrare la mia meraviglia che, dopo che l'onorevole Mancini ebbe date dichiarazioni di questa
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relatore. L'onorevole Mancini ci ha detto: ma come volete assoggettare a perpetua servitù 40 o 50 conventi? Chi compra questi conventi quando avranno
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rimanente del convento. Si trovarono acquirenti di questi conventi, nè avvenne mai che per il fatto di codesto stralcio di una piccola parte del convento
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Ma quando non arrivate a tanto, e di certo non lo volete, dico che, se in questi generali e procuratori generali volete e dovete rispettare la
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. Quanto al rimanente, credo che si sia veramente pronunciata una convinzione di potercisi facilmente intendere. Date questi beni e queste rendite alla
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trattenersi lungamente e, a mio avviso, inopportunamente ed inesattamente, parlando alla Camera, su questi fatti confidenziali ed intimi della
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lettura, che è stata data dallo stesso onorevole relatore, che io non riconosceva in questi generali e procuratori generali il minimo diritto ad aver
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A me duole di scendere a questi particolari, dei quali non dissi verbo finora, parendomi poco conveniente riferire le interne deliberazioni della
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meno di tale somma, e meno ancora ad un semplice procuratore generale. Ponendo insieme l'ammontare di questi assegni, ne deriverebbe a carico
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presidente del Consiglio. Questi sono particolari inutili.
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: «lasciami per ventiquattr'ore questi verbali, perchè, come relatore, ho bisogno di richiamarmeli alla memoria; ma tosto dopo te li consegnerò perchè siano a
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