XI Legislatura – Tornata del 15 maggio 1873
relatore Sestetti in sostegno delle proposte della Giunta e in appoggio della politica del Governo — Spiegazioni personali e replica del deputato Mancini
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condizioni presenti d'Italia, sull'indirizzo dato alla nostra politica, sulle leggi che, presentate dal Governo, il Parlamento conferma col suo voto. Egli
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Ora, il lato politico della questione è stato già, per parte del Governo, esaminato dall'onorevole ministro degli affari esteri, il quale, con un
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dell'arduo problema, su cui ora si affatica il Governo e il Parlamento. Ed a cogliermi in fallo, lesse alla Camera due articoli del notissimo schema di
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Governo pagherà una pensione vitalizia ai membri delle corporazioni disciolte.» Ma, lasciando stare i temperamenti che egli si proponeva forse di stabilire
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condizioni. Egli sa che fino dal novembre 1871 il Governo nominò una Commissione composta degli uomini più eminenti del paese per studiare quel problema
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Dunque, abolizione della personalità giuridica delle associazioni religiose, e cessazione della manomorta era il programma del Governo, con la
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esegua lasciando adito alle frodi; e quindi ne induceva che della conversione bisognerebbe che si occupasse direttamente ed esclusivamente il Governo.
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D'altra parte, signori, voi rammenterete che questo concetto fece parte del programma col quale il Governo del Re, sciolta la Camera esistente
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. Affidandola esclusivamente al Governo, sarebbe lungo e difficilissimo il convertire ad un tratto così ingente quantità di beni stabili; quando invece
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Sede e di mantenere con essa quelle relazioni di che hanno bisogno per fini del tutto estranei all'azione del governo civile.
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accettate, come dicevo, non obbligano nè il Governo, nè il Parlamento; e l'evocazione di quella circolare non ha potuto avere altro motivo che quello
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religiose di Roma. Credo che sia giustizia di tener conto al Governo della situazione affatto speciale in cui si è trovato quando si è venuti a Roma
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Il Governo italiano, per le buone ragioni che dissi, operò egregiamente venendo a Roma, ma dovette abbattere la porta Pia col cannone.
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Ora ecco come il Governo, posto in difficile situazione, ha dovuto abbondare in dichiarazioni che valessero almeno a rassicurare gli Stati cattolici
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In relazione ad esso era intervenuta la Convenzione di settembre, per la quale il Governo francese si obbligava a ritirare a giorno fisso le sue
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Questa situazione creava al Governo una condizione assai difficile nei rapporti colla diplomazia, che non poteva accettare così facilmente codesto
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insanguinava il centro d'Europa, non dobbiamo, dico, troppo aspreggiare il Governo se fa largo di dichiarazioni rassicuranti a tutta Europa per prevenire
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, riferentesi a rapporti verso altri Stati, che cosa si direbbe? Si direbbe che l'indirizzo della nostra politica è mutato; si direbbe che quel Governo che ci ha
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