XI Legislatura – Tornata del 15 maggio 1873
— È approvata per domani. — Seguito della discussione generale dello schema di legge per la soppressione delle corporazioni religiose nella provincia
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presidente. Riprendiamo la discussione generale dello schema di legge per la soppressione delle corporazioni monastiche nella provincia di Roma.
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Pongo ai voti la proposta di chiusura della discussione generale, colla riserva che sieno intesi il ministro di grazia e giustizia ed il relatore.
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, Pellatis, Molinari e Sulis, hanno chiesta la chiusura di questa discussione generale.
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Il primo concetto, che, a quanto mi sembra, ha servito di argomento alle opposizioni che si son mosse in questa discussione generale, è il credere
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Il secondo concetto generale, che pare abbia dominato nell'opposizione fatta al progetto di legge, è questo: che, venendo noi a Roma, il nostro
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L'ultimo concetto generale, che ha formato argomento di opposizione, è che con la legge in esame non si sopprimano poi davvero le corporazioni
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siano mantenute negli stretti termini della necessità, e non alterino il carattere e l'essenza della legislazione generale dello Stato.
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corrispondono alle esigenze dei tempi ed al sentimento generale del paese. Ora, signori, se vi ha qualche cosa, alla quale l'opinione pubblica si dimostra meno
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Noi non mancammo di notare queste specialità di fatti nella relazione che precede la legge; nè tacemmo che se per regola il preposito generale, il
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generale. Si afferma soltanto che, per una bolla di Pio VII, sia divenuto affatto obbligatorio per tutti gli ordini religiosi il mantenere un loro
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Nel progetto di legge che noi presentammo alla Camera proponevamo che a ciascuno degli ordini religiosi i quali hanno un generale o procuratore
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E per fermo, signori, per esser costituito in persona giuridica il generalato o il generale sarebbe mestieri che avesse un diritto proprio al
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, secondo il disegno di legge, il generale o il generalato. Questo non è, in nessun caso, elevato al carattere di ente morale civilmente riconosciuto
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Ma, secondo il progetto di legge, i beni di cui si tratta non sono deferiti al generale o al generalato, ma alla Santa Sede, alla quale spetta
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Ma questi quartieri o quartierini, si aggiunge, saranno un ricovero ed un quartier generale di monaci e frati, i quali costituiranno un covo di
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procura generale degli ordini religiosi.
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Se dunque è vero che la funzione del generale e del procuratore generale è quella che risulta dagli autori da me citati nella relazione; se è vero
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Il concetto del generalato, della procura generale degli ordini religiosi, il relatore è andato a trovarlo negli autori i quali hanno trattato della
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Del resto, quando l'onorevole Mancini esprimeva la opinione che non più del trattamento di un vescovo potesse essere dato al generale, a me parve che
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, un quartierino, insomma qualunque convento o parte di convento, per riservarla ad un generale.
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errava in diversi criteri, io osservai, che essendo un generale sempre meno di un vescovo, al quale si danno 6 mila lire, dovevasi sempre assegnargli
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