XI Legislatura – Tornata del 15 maggio 1873
confusione che suole avvenire sul fine di una tornata, soprattutto dopo un discorso così importante come fu quello dell'onorevole Mancini, ad onta che io
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principalmente l'onorevole ministro degli affari esteri, mostrando che vi fu continuazione, non deviamento da quella nobile e grande tradizione. Io mi
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di prosperare e di svilupparsi, abbattendo un potere il quale fu un ostacolo non solo alla riorganizzazione d'Italia, ma eziandio allo svolgimento
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Però io credo che fu ben osservato dall'onorevole Minghetti e dall'onorevole Mari, che nelle condizioni nostre, nè le leggi della Svizzera, nè quelle
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Io non intendo disputare del merito, dell'efficacia e del valore rispettivo di queste leggi. Il fatto è che la legge del 1855 fu sostanzialmente
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loro beni. Fu erudito ed eloquente il suo discorso; nè potetti non ammirarne la comprensività ed il vigore, ma, mi perdoni, esso ebbe un difetto solo
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dal giorno in cui fu fatta, poichè nessuna voce le si è levata contro nè dentro nè fuori la Camera. Anzi quando l'onorevole Mancini nel 1871
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Questo organizzarsi della disciplina monastica non fu certo compiuto in uno stesso modo. Ma la storia insegna che a mano a mano, di secolo in secolo
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amministrare i beni, che rimanevano assegnati a quella loro comunione. Era presso a poco il sistema che nella legge del 1855, la quale fu pure opera
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presidente del Consiglio chiarì il fatto. Egli vi dimostrò come quella circolare è anteriore alla entrata nostra a Roma; fu scritta al tempo delle
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trattamento dei canonici ed altri investiti di benefizi ecclesiastici, e che di tutte queste petizioni fu fatto nella relazione ampio discorso nel
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comunicazione mi fu fatta dall'onorevole Mancini; e allora, coll'assenso degli stessi di lui amici della minoranza, presentai la mia relazione alla Camera
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quali domandano che si respinga il progetto che sopprime le corporazioni religiose. Questa petizione fu prodotta dopo che già la mia relazione era stata
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Fu in coerenza degli stessi principii che la Commissione non volle che dalla soppressione fossero eccettuate nemmeno le corporazioni religiose le
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dati agli Stati cattolici allorquando fu occupata Roma. Con questo intendimento e fedeli ai principio che informa la legge delie garanzie, avendo
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Ora codesto, me lo permettano i colleghi, è un errore. Prima di Sisto V esisteva soltanto la congregazione dei vescovi: fu questo Pontefice che la
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religiosi all'estero che poteva essere giustificato, e fu soltanto proposto il provvedimento pei generali e procuratori generali in Roma, siccome organi di
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Si fu tutti unanimi…
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Fu convocata la Commissione che, fedele alle deliberazioni dei Comitato, nella prima sua seduta che cosa ha deliberato?
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In quella prima seduta, che fu del 20 gennaio 1873, sono in fine del verbale così riassunte le unanimi di lei deliberazioni:
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intervenuto il giorno dopo; fu letto di nuovo quel verbale che nella seduta antecedente era stato approvato dagli intervenuti; ed ecco la dichiarazione che
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generalizie, ma veramente nel Comitato nessuna proposta fu fatta di non dare alcun provvedimento pei generali e procuratori generali.
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, furono conservate le parrocchie annesse alle case soppresse; addogai chiesa parrocchiale fu unita la casa detta la canonica, cioè l'abitazione del
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Ricordo alla Camera che, auspice l'imperatore Napoleone III, era stato proclamato il principio del non intervento, principio che fu salutare
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relatore. L'atto fu legittimo, perchè il potere temporale del Papa non si reggeva che coll'appoggio delie armi straniere; perchè Roma, prima di
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Perchè adempisse a tale obbligo, non doveva essere richiesto da alcuno; la minoranza fu dunque pregiudicata e negletta.
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È vero che, allorquando fu data lettura della relazione, ed io con modeste parole espressi le maraviglie che solo in alcuni luoghi si narrasse di
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Mari. Fu letto.
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Mancini. La storia vera degli studi della Commissione dimostra se mutabilità fu nella minoranza o nella maggioranza.
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Sì, la conciliazione era voluta sinceramente da tutti i suoi membri; la conciliazione era anzi inaugurata e fatta; fu il Ministero che non la volle
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; ma in mia presenza certamente non furono mai guardato nè prese in considerazione; e quando fu letto il progetto della relazione, certa cosa è del
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generali; certamente intesi riservare piena, la libertà della mia opinione. Fu anzi allora apertamente detto, benchè dovesse essere implicito e
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proposta di dare ad essi un locale nel convento ed il patrimonio. Tutto questo fu consiglio postumo, più tardi sopravvenuto nella maggioranza della
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Fu nelle riunioni successive, che la Commissione, prima di porre in discussione quale dovesse essere il provvedimento, deliberava che fosse affidato
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Quando più tardi queste discussioni ebbero luogo, fu allora che dal mio canto, per quello spirito di conciliazione che mi guida…
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ricusarla. La votazione sui beni fu interrotta, e ripresa nel mattino seguente: eppure l'indomani dovemmo assistere al miracolo di vedere uno dei nostri
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Quando nella prima seduta si trattò l'argomento più importante della legge, le deliberazioni furono consegnate in un verbale, che fu letto ed
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La deliberazione invece fu una sola; essa venne preceduta da varie discussioni in cui tutti i membri della Commissione hanno manifestata la loro
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sul tappeto del tavolo della Commissione quando fu nominata la Sotto-Commissione, la quale, del resto, fece proposte non di certo a modo di
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A questo primo processo verbale, come fu detto, io fui estraneo, perchè a quella seduta non era presente. Nondimeno, quando me ne fu data lettura, la
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Io ho redatto succintamente quel processo verbale, studiandomi però di essere fedele. Quando si fu al punto di formolare le conclusioni, che si
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disposizione qualsiasi a questo riguardo; disposizione che fu pure messa innanzi dai miei colleghi della Sotto-Commissione, non come una formale proposta
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Zanardelli. Tanto è vero che questa fa la mia impressione, che nella seconda seduta la mia dichiarazione si fu che, mentre mi associava alla
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Accademia della crusca
