XI Legislatura – Tornata del 15 maggio 1873
«eccezione» che pur di sovente è risuonata in quest'aula. «L'eccezione» sorge dall'invocare leggi diverse, per fatti d'altra parte identici; la
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In presenza di questi fatti, in verità, io non seppi, nè so comprendere come si possa dire che la legge presente sia una legge di poca utilità, che
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Ma l'onorevole Mancini, non potendo resistere a cotesta piena indiscutibile verità di fatti, cui aveva già accennato l'onorevole Mari colla sua tersa
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trasandare queste speciali esigenze, sarebbe non proporzionare le leggi ai fatti, e quindi non farle davvero sapienti ed efficaci; ma a fatti diversi
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Noi non mancammo di notare queste specialità di fatti nella relazione che precede la legge; nè tacemmo che se per regola il preposito generale, il
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A quel che pare dai discorsi degli onorevoli oratori, che si son fatti interpreti del concetto degli onorevoli loro colleghi su questo punto della
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di fare un effetto sull'animo di chi o fosse ignaro dei fatti o non si prendesse la briga di freddamente esaminarli.
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Egli disse che, quanto alla politica estera, due fatti rilevantissimi si erano verificati durante l'attuale Ministero: la riunione di Roma all'Italia
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Io potrei innanzitutto domandare all'onorevole Mancini, se questi due fatti sieno poi avvenuti proprio a caso e per fortuna, e senza intelligente ed
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certi fatti e per certe credenze. Noi abbiamo accolto e scritto nel nostro programma: libertà della Chiesa; ma non per una Chiesa privilegiata
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che poteva esserle inflitta dai tribunali. Quando poi e fatti e scritti e discorsi hanno trasceso ogni legittimo e legale confine, non abbiamo
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Debbo però, come relatore, scagionarmi innanzitutto dai rimproveri che mi vennero fatti, riferibilmente a cose dette e non dette nella relazione.
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Essendo questi i fatti, io non so se l'Italia abbia bisogno di richiedere altri interpreti dei suoi interessi e dei suoi desideri. Se mostrassero di
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relatore. Io ho richiamati questi fatti soltanto per mostrare la mia meraviglia che, dopo che l'onorevole Mancini ebbe date dichiarazioni di questa
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trattenersi lungamente e, a mio avviso, inopportunamente ed inesattamente, parlando alla Camera, su questi fatti confidenziali ed intimi della
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Pisanelli. Io vedo con dolore che il lavoro, le opinioni, ed i discorsi delle Commissioni sono fatti oggetto di pubblicità inopportunamente; ma
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i trattamenti che potessero venir fatti ai generali ed ai procuratori generali.
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presidente. Ma, onorevole Mancini, parmi che i fatti personali siano ormai esauriti.
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dei fatti, onde non si venga ad elevare alcun dubbio sull'esattezza di quel verbale, di cui la Camera ha inteso le conclusioni, e che era toccato a me
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