X legislatura – Tornata del 27 maggio 1867
del 3 e 5 febbraio 1865 stabilì queste massime:
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Se non sorge alcuno a fare opposizione, io riterrò che la Camera non voglia derogare a queste massime già stabilite nella precedente Legislatura, e
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In fatti non solamente io non veggo la necessità di queste massime, ma inopportuna mi sembra la loro introduzione.
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Per queste considerazioni, io vorrei che la Camera uscisse dalla via in cui è entrata nella scorsa Legislatura, che a me sembra erronea, e se la mia
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Ora con queste massime proposte dalla Commissione si verrebbero a mettere da parte tutte le altre decisioni prese per dare luogo unicamente a quelle
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, ma non venir nuovamente a dire: queste massime siano pretermesse. Esse non sono altro che l'interpretazione della legge, e quando vengano i fatti
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Michelini. Io che timidamente accennava alla soppressione di queste massime, ora che una voce ben altrimenti autorevole, che non sia la mia, ne ha
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casi d'applicazione. Ricordo alla Camera che queste massime non furono che il risultato di una discussione sul modo di interpretare la legge elettorale.
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particolari, perchè in quell'esame vari fatti particolari diedero luogo a queste massime. Queste massime non sono astratte, ma sono conseguenze speciali
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scorso, quali vorrebbe seguitare nel ribadire in questo le massime che ci sono proposte? Io pertanto faccio specifica proposta perchè queste massime
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esaurito, solo che l'onorevole presidente consenta di non mettere ai voti queste massime.
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votare su queste massime, che la Giunta ritiene come risultanti dalla precedente giurisprudenza della Camera. In verità siccome questa non fa un
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eletti. Ve ne ha una, per modo d'esempio, che riguarda il professore Ducati; ve ne ha un'altra che concerne il professore D'Ancona. Su queste due è
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Valerio. Io vorrei solamente notare, rispetto a queste lettere del ministro per la pubblica istruzione, che le rinuncie, come le nomine, debbono
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posteriore del ministro, qualunque sia il ritardo che per un motivo o per un altro possa frapporsi all'accettazione delle dimissioni, queste dimissioni
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È indubitato che ognuna di queste lettere è ricevuta al Ministero con senso di dolore. Il Governo vede con suo grande rammarico questa condizione di
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, accettando le dimissioni, queste non debbano ritenersi per valide fino a che il decreto reale ed il visto della Corte de' conti non le abbia in tutta
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queste due individualità una differenza qualsiasi.
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Prima di dare fine a queste brevi parole, però, quantunque mi sembri che la tesi sia perfettamente decisa da ogni principio di ragione, io vorrei ad
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In terzo luogo poi debbo richiamare la vostra attenzione sovra un punto di contatto fra queste due individualità, forse non troppo spirituale, ma che
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diniegare al professore straordinario provveduto di tutte queste qualifiche accordategli dalla legge austriaca, quel carattere di eleggibilità che egli
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Ma la Camera comprende che la questione non è lì, che queste considerazioni morali possono determinarla a dare con simpatia o con rincrescimento un
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E siccome tra queste opinioni io parteggio per quella della minoranza, vale a dire dell'ammessibilità del professore Ducati tra i professori
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straordinario professore stabile al pari degli ordinari, a differenza dei nostri professori straordinari i quali sono rimovibili. Tutte queste cose la
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Per queste ragioni io credo, o signori, che, una volta che la Commissione ritiene, per la stabilità in condizione pari a quella dell'ordinario il
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esecutivo da compromettere l'indipendenza dal professore straordinario, e non ha mancato di esaminare quelle parti in cui possono queste facoltà straordinarie
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Per queste ragioni e per questa differenza, partendo dal dato che la legge vuole essere interpretata restrittivamente, perchè trattasi di eccezioni
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queste classi non erano così egualmente dipendenti dal potere esecutivo come è costituita la differenza trascritta nell'articolo 11.
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presidente. Onorevole Pissavini, vuol ella dare queste spiegazioni?
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dirò che le popolazioni non intendono certo queste sue argomentazioni; in questa discussione esse intendono questo solo (ed è quanto di cui sono io
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Da queste cose che nascono da disposizioni di legge, che cosa emerge?
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Per queste ragioni io credo che la Camera potrebbe subito deliberare sullo stato elettorale di queste tre onorevoli persone, allo stato dei decreti
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Quindi io fo queste due proposte, l'una subordinata all'altra: la prima, che la Camera affronti interamente la questione relativa agli onorevoli
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