X legislatura – Tornata del 27 maggio 1867
dall'esame dei bilanci, di cui non ci siamo ancora occupati. Pochi adunque, e poco fruttuosi sono ancora i nostri lavori.
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nostro dovere, diamo uno sguardo retrospettivo ai nostri lavori, non abbiamo motivo di rallegrarcene, e certamente non l'hanno gli elettori che in
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lavoro, e debba quest'elogio meritare nell'attuale scorcio di Sessione, nella quale non mancò mai alcuno dei nostri colleghi d'intervenire negli uffici
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E molti fra i nostri onorevoli colleghi hanno data opera a delle proposte serie ed elaborate. Ed il signor ministro, nella sua esposizione, se ne
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di non autorizzare nemmeno in apparenza il sospetto che si possa in voi rallentare la coscienza dei nostri doveri verso quelle popolazioni che, dopo
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Mi rincresce d'aver dette tali parole, in quanto che, se venissero accolte ne riuscirebbe leso l'interesse di qualcuno degli onorevoli nostri
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passo, ogni parola, ogni atteggiamento dei nostri concittadini, che, costretti ad esulare, percorrevano le libere terre del nobile Piemonte, qualora
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straordinario professore stabile al pari degli ordinari, a differenza dei nostri professori straordinari i quali sono rimovibili. Tutte queste cose la
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In quanto al confronto dei nostri professori straordinari, che sono ineleggibili, con gli straordinari stabili secondo l'ordinanza austriaca
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Quello che [t]rattiene molti in questo caso è il timore di pregiudicare gl'interessi d'altri nostri colleghi. Essi dicono: non interpretando
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quando la sua tesi viene a riescire gravosa ad altri nostri colleghi, permetterà l'onorevole ministro alla Commissione di non seguirlo in questa via
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evidentemente, se la Camera decidesse che questi tre nostri colleghi, membri di quei comitati, sono od eleggibili od ineleggibili, dichiarerebbe
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domanda dell'onorevole Lazzaro, cioè che sia trattata con precedenza la questione della eleggibilità di quei tre nostri colleghi, senza che prima la
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eleggibilità o no di tre onorevoli nostri colleghi; ma per dirli eleggibili è necessario ammettere come legge quello che per noi non è legge, ed è ciò
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risolvere la questione dei signori Giorgini, Sanguinetti e Conti la risolva; allora sapremo se questi tre nostri onorevoli colleghi siano o non siano
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nostri colleghi sarebbe già uscito dalla Camera, mentre non avrebbe dovuto uscirne. Bisogna pensare a questo sconcio che nascerebbe dall'ammettere la
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maggior tempo di quello che forse oggi non abbiamo. Manifesto solo la mia opinione, e dico che il decidere dell'eleggibilità dei tre indicati nostri
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. E quindi, dichiarando eleggibili o non eleggibili i tre nostri colleghi, in ogni caso si sarebbe ammessa la legalità e la costituzionalità di quel
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La Camera trova in questa posizione i tre nostri onorevoli colleghi ed applica la legge. Ma, ripeto, io non intendo, nè credo di fare una proposta
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