X legislatura – Tornata del 27 maggio 1867
Or bene, abbiamo noi corrisposto alla nazionale aspettazione, soddisfatto ai giusti desiderii di coloro che ci onorarono della loro fiducia? Io molto
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Michelini. Signori, dal 22 marzo che noi siamo qui riuniti, sono passati più di due mesi, durante i quali abbiamo tenuto 45 radunanze. Ma se, come è
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starlo a noi, dico il riordinamento finanziario.
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Camera si dichiari in permanenza, finchè colla decisione della questione finanziaria abbiamo salvato il paese, che versa in grave pericolo. Se noi non
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il signor ministro si è a noi renduto invisibile.
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. Essa deve applicare quella legge a questi casi. Noi, ciò facendo, siamo veri magistrati. Non abbiamo l'arbitrio che suolsi concedere ai giurati, e guai
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L'onorevole presidente ha messo a partito questa parte dicendo: chi vuol approvare questa massima sorga. Noi abbiamo approvato col silenzio, ed il
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dei propri giudizi, essa è padrona di farlo; ma non deve imporle alla Camera, nè il potrebbe, perchè ognuno di noi, giudicando se Tizio o Caio hanno
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legge da fare confondere la legge che sta, ma trovo nello Statuto espressamente stabilito che l'interpretazione della legge è devoluta alla Camera. Noi
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Io credo che il Parlamento entrerebbe in una cattiva strada se, fra le leggi che noi dobbiamo applicare ed i casi concreti che si presentano, si
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Panattoni. Noi non abbiamo proposto che si faccia una votazione sulle cinque massime.
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Panattoni. Io debbo prima di tutto indicare alla Camera che il punto che ora cade in questione passò quasi senza discussione tra noi, appunto perchè
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dimissione. Ripeto che è cosa dolorosa, poichè, applicando rigorosamente un principio, noi non poniamo mente abbastanza al danno che facciamo ad un altro molto
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un ministro è ciò che noi qui dobbiamo richiedere; non dobbiamo indagare se un decreto sia o no firmato dal Re. Davanti alla Camera, la Corona
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, che, cioè, il Trentino avesse qui fra noi un suo naturale rappresentante.
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Bixio. La questione che si agita in questo momento ha un'importanza gravissima per noi militari. Se venisse ammesso dalla Camera che l'accettazione
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escluso dal nostro Consesso il professore Ducati che sederebbe tanto bene fra noi per le sue qualità personali, e perchè egli rappresenterebbe per di
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ordinario, secondo le leggi italiane, sia una differenza più che di altro, di semplici parole, una semplice differenza di forme; ad ogni modo poi noi
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Sanguinetti e Bixio. Quando si tratta invero di fiscare il diritto di taluno, l'interpretazione debb'essere da noi indirizzata in senso beneficamente
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signori, vogliamo avere la compiacenza di ritornare sopra noi stessi, e di richiamare alla nostra memoria con quale ansietà, con quale trepidazione
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condizioni nelle quali noi versavamo non è corso già un troppo lungo periodo di tempo perchè se ne debba in noi rallentare la memoria; ricordatevi che
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gli accordano le leggi austriache, e non quale viene considerato dalle leggi italiane. Io ho fatto inoltre tale proposta, perchè la credo quasi per noi
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Finzi. Or bene, se noi vogliamo riferircene al testo tedesco, al testo originario, e vogliamo tradurre letteralmente, regolarmente l'espressione
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pubblica o privata ha diritto a rimunerazione; noi non crediamo che colui il quale lavora, e riceve una rimunerazione congrua, abbia a ritenersi per ciò alla
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Finzi.… noi non troviamo che abbia innanzi a sè precedente alcuno, perchè noi non abbiamo giudicati mai casi consimili nel seno della nostra
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viene d'insistere. Quando noi ci presentiamo la situazione concreta…
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, poniamo che nella successiva riunione delle diverse provincie d'Italia, noi ci fossimo imbattuti in una legislazione giudiziaria che avesse tale
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sicurezza sopra di noi la responsabilità di dire: il torto o la ragione sono da una parte o dall'altra.
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sospettare contro tutto e contro tutti. Ora, questa cosa non può essere portata in mezzo a noi.
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ragionare, ci faceva quell'osservazione, perchè non ha avvertito una cosa? Perchè non ha avvertito che noi, interpretando un diritto che nasce da
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hanno tutta l'indipendenza che nasce dalla certezza della propria posizione, gli altri non sono stabili. Ed ora se noi vogliamo accomunare questi
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Noi ci troviamo innanzi ad un fatto eccezionale ed unico, ad un fatto che non può riprodursi, cioè di uno che si trova professore in forza di una
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generosissima, noi venissimo a manomettere le chiare disposizioni della legge, il Parlamento verrebbe a convertirsi in un giurì, ma cesserebbe di essere
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categoria dei professori retti da speciale legge. Per tal modo l'onorevole trentino siederà fra noi; e non essendo in quella categoria, non sarà
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, cioè che noi non abbiamo una norma certa per poter dichiarare il nostro voto con piena cognizione di causa sopra questa quistione, e che nel dubbio la
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eleggibilità o no di tre onorevoli nostri colleghi; ma per dirli eleggibili è necessario ammettere come legge quello che per noi non è legge, ed è ciò
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gli altri suoi onorevoli colleghi, sospendendo qualunque giudizio: poichè diversamente noi veniamo a fare a lui una posizione privilegiata
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per l'onorevole Carrara. All'infuori di queste due soluzioni credo non si possa andare, altrimenti noi correremmo il pericolo di fare un atto
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Matteucci: ebbene, allora se noi volessimo entrare in questa discussione per giudicare se questi tre fossero eleggibili o no, bisogna ammettere come avvenuta
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sarà di quello fra i professori che sarà uscito dalla Camera quando l'onorevole Conti vi sarà rimasto? Ecco lo sconcio che noi dobbiamo assolutamente
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Accademia della crusca
