X legislatura – Tornata del 26 novembre 1868
Però le notizie avute sul proposito dai competenti uffizi, non che venire in appoggio alla petizione degli editori di calendari, riuscirebbero
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senza produrre una sensibile alterazione agli ordini amministrativi, ed una inevitabile complicazione nel servizio degli uffici.
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petizione, perchè non avvi colà chi si dedichi esclusivamente alla stampa ed alla vendita degli almanacchi, e d'altra parte venne constatato che la
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questo Ministero delle finanze la petizione 11,769 degli editori di calendari in Padova, tendente ad ottenere l'abolizione della tassa di bollo, che sui
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degli elettori.
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quelli che debbono tutelare i diritti sì degli elettori, come degli eletti, quei diritti che sono dallo Statuto posti sotto l'egida della prerogativa
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Ma se la Commissione, esaminando i titoli, pende nella opinione che il voto degli elettori debba annullarsi, allora essa non rigetta più la protesta
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voto degli elettori.
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dell'eletto, si tratta del diritto supremo degli elettori di cui noi tutti siamo i mandatari. Dunque la riunione dei mandatari potrà profferire il
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conveniente il farlo, e affermo che non sarebbe conveniente per molte ragioni. È evidente che questa sarebbe una restrizione dei diritti degli
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alcuni degli onorevoli preopinanti, la Camera comprenderà come io non possa menare buone le asserzioni testè enunziate a riguardo della Commissione, ed in
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concorreranno più all'urna, e voi avrete promosso il più tristo degli avvenimenti politici d'Italia, cioè l'indifferenza elettorale.
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Prendete, egli vi ha detto, dall'Inghilterra il primo, il più essenziale degli esempi, quello della prudenza nell'innovare. Cercate prima, e
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porterebbe ad una mutilazione di quel diritto di sovranità, di quella rappresentanza che da tutta quanta la nazione si riassume in ciascuno degli
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dica a nostro onore, ne fanno di quelle che neppure il più rozzo degli elettori italiani farebbe. Fatta sì questa specie di rappresentazione, la
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telegrafici delle grandi città, che seguono nei vari Comitati il movimento incessante degli affari devoluti ai Comitati stessi. Questo muoversi
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Lampertico, ed uno degli onorevoli membri che seggono al banco della Commissione, l'onorevole Minghetti, sì bene edotti delle cose inglesi, lo sanno, sia pure
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rispettare più scrupolosamente la sovranità degli elettori su tale materia. Egli è al lume di questo concetto che conviene giudicare la proposta della
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Nè tampoco vien menomato il diritto degli elettori; anzi, al contrario, la proposta nostra ha questo gran vantaggio che il voto degli elettori, la
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Il suo concetto, se l'ho ben compreso, è diverso da quello degli altri che proposero emendamenti. Egli crede che il principio della delegazione possa
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È questo dunque un rispetto maggiore alla volontà degli elettori di quello che potesse essere la decisione della Camera a guisa di giurì, che era
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Accademia della crusca
