X Legislatura – Tornata del 6 luglio 1870
Mussi relatore. Anzitutto rilevo un errore di stampa il quale occorre di correggere. Invece di dire 68, 69 e 70, si deve sostituire gli arretrati del
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E tuttavia esso ha gli oneri a cui deve adempiere; anch'esso è cittadino: esso ha diritto di vivere.
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popolo, si sono acquistati spesso a stento una posizione e sono privi di altri mezzi di fortuna? Detratte le altre imposte, fatti adempiere gli oneri a
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La proposta che io insieme con gli altri colleghi che l'hanno sottoscritta abbiamo presentata mira appunto ad ottenere anche questo scopo, di non
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ministro per le finanze. Ma dal modo con cui è redatto l'emendamento mi pare che siano compresi gli uni e gli altri…
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I beni di ambidue gli accennati capitoli furono convertiti e passarono al demanio del già regno d'Italia.
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un'indagine molto difficile ed intricata. E quando si persuada che fu per semplice errore che gli agenti demaniali hanno creduto di dover estendere
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ed alla legge, il medesimo si farebbe un dovere di non incomodare il Parlamento, ma provvederebbe senz'altro colle facoltà che gli sono attribuite.
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Ora vengono gli articoli addizionali, stati proposti dagli onorevoli Bembo e Berti, e sono i seguenti:
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«Art. … Le fabbricerie e gli altri enti predetti conserveranno l'amministrazione ed il godimento dei beni fino a che non ne sia eseguita la vendita
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Gli uni o gli altri sono obbligati di notificare alle rispettive Giunte municipali i beni appartenenti alle fabbricerie, ed indicare quelli i quali
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Bembo. Io ringrazio gli onorevoli colleghi che hanno appoggiata questa proposta, e prometto alla Camera che sarò brevissimo nel renderne la ragione.
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; e ci pare poi giusto, logico e naturale che questa conversione si faccia nel modo più benevolo, nel modo meno oneroso per gli enti che devono subirla.
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In alcune provincie, in cui il capitale delle fabbricerie è calcolato sulla rendita sottoposta alla tassa dell'equivalente, gli enti ne perdono per
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ministro per le finanze. Gli onorevoli Bembo e Berti propongono un modo di prendere possesso e di convertire i beni delle fabbricerie.
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Ora io credo che gli onorevoli Bembo e Berti farebbero opera savia limitandosi ad aiutare perchè si ponga in sodo quello che si fece.
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Quale è il pensiero da cui sono stati mossi gli onorevoli proponenti? Questo pensiero sorge da un fatto che è caduto sotto gli occhi del paese e che
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Ad ogni modo, signori, che cosa è avvenuto generalmente? Gli agenti del demanio si sono impossessati dei beni dei monaci, dei preti, di tutto il
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Ma, tornando all'argomento delle fabbricerie, prego gli onorevoli proponenti a limitarsi a quello che ieri fu fatto e a non andare più oltre; io non
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Il secondo che il possesso di questi beni appartenenti alle fabbricerie, ed ora sento di tutti gli enti soggetti a conversione, si ritorni e si
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Mi pare che il ministro delle finanze non debba rifiutarsi di acconsentire che per gli enti, i beni dei quali non furono ancora convertiti, non si
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Sento dire: si è ritenuta una cifra di 20 mila fabbricerie. Non è esatto, gli stati almeno che si avevano sino dal 1864, 1866 e poi 1867 non portano
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presidente. Mi permetta, non c'è fatto personale; a questo modo non si finirebbe mai. Ella ha già parlato due volte, lasci che parlino anche gli
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gli enti, ed ha l'obbligo di respingere la proposta che vi si fa.
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«Le fabbricerie e gli altri enti per effetto della presente legge soggetti a conversione, ma i cui beni non sono ancora stati convertiti…
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«Le fabbricerie e gli altri enti per effetto della presente legge soggetti a conversione, ma i cui beni non sono ancora stati appresi dal demanio
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convertiti, nelle provincie più recentemente annesse, siano trattati ugualmente che tutti gli altri del regno.
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Fano. Non ritiro la mia proposta, ma se gli altri miei colleghi assentono, io proporrei un ordine del giorno.
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Ora, se sono Università israelitche che largheggiano in spese di culto, perchè con dovranno essere sottoposte a imposte, come lo sono gli altri culti?
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sottomettere cioè gli altri culti al trattamento stesso che noi facciamo al culto cattolico.
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Per questa grave spesa gli israeliti della Università di Torino debbono pagare forti contribuzioni, di modo che per sottrarsi da esse, non pochi
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Gli altri deputati che hanno già firmato la prima proposta aderiscono a questa.
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pascoliamo di queste buone intenzioni: gli effetti frattanto si manifestarono? Mi sia permesso dubitare che si manifesteranno troppo tardi.
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far sì che gli atti del demanio procedano solleciti.
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Le cappellanie e gli altri benefizi di dette chiese non saranno provvisti oltre al numero di 6.»
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di dodici e gli altri benefizi e le cappellate che eccedono il numero di sei.»
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Gli onorevoli Chiaves e Cancellieri propongano una legge sulla materia, se lo credono, ed allora discuteremo la medesima.
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tutto quello che è contro gli enti morali, e che si rigetta tutto quello che è favorevole ai medesimi, favorevole a povera gente…
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tal modo sarebbe indefinitamente continuato l'abusivo godimento per l'Economato di rendite che in verità non gli appartengono, inquantochè resterebbe
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Cotesta risoluzione, comunicata circolarmente a tutti gli agenti del demanio, mi pare che abbia pregiudicata la questione in modo che non possa
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di dodici e gli altri benefizi e le cappellanie che eccedono il numero di sei.»
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immobili dell'economato generale, ad eccezione degli edilizi inservienti e strettamente necessari per gli uffizi dell'amministrazione.»
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Se gli onorevoli interruttori avessero avuto sotto gli occhi i recapiti che ha avuti la Commissione, non interromperebbero.
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consigliare che la conversione non abbia luogo; ma, rispetto all'altro, io gli domando se nella sua coscienza egli sia convinto che militino le stesse
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ministro di grazia e giustizia. … non potrei al momento dire una cifra. Si sa d'altronde che gli economati hanno ciascuno un'amministrazione distinta
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Soggiunge la Commissione che gli Economati impiegano i loro fondi a sussidio dei parroci poveri, che essi quindi possono considerarsi come opere pie.
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Ma, signori, prima di tutto gli Economati compiono benissimo, possono perfettamente adempiere questi pii uffici sui redditi dei benefizi vacanti che
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Da quel momento ogni obbiezione, ogni diffico[ltà] rispetto a tutti gli enti morali, analoghi ed omoge[nei] dovrebbe considerarsi sparita; e non può
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programma, ed accettare quello che gli venisse imposto da chi gli proferisse appoggio.
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immobili dell'Economato generale, ad eccezione degli edifizi inservienti e strettamente necessari per gli uffici dell'amministrazione.»
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