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I beni di ambidue gli accennati capitoli furono convertiti e passarono al demanio del già regno d'Italia.
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Chiavesrelatore. Va bene. Io domando se l'onorevole [R]attazzi crede questi beni colpiti dalla tassa straor[di]naria.
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, che pei benefizi [co]nservati i quali furono già per altre leggi privati [d]ei loro beni, ricevendo in corrispettivo di questi beni [un]a rendita sul
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Rattazzi. Si tratta di benefizi che sul fine del secolo [pa]ssato hanno perduto i loro beni, e che il Governo [it]alico, invece di restituire ad essi
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presidente. Non si tratta di benefizi soppressi, si [tr]atta di quei beni che sono già stati devoluti al de[m]anio.
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Furono tolti i beni a questi benefizi canonicali con decreto dell'8 giugno 1805, e fu sostituita alle prebende in beni stabili una rendita sul debito
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Il nostro concetto è questo: le fabbricerie possiedono tanti milioni di beni immobili; questi beni immobili da un lato risentono l'amministrazione di
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ministro per le finanze. Gli onorevoli Bembo e Berti propongono un modo di prendere possesso e di convertire i beni delle fabbricerie.
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L'onorevole Bembo proponeva, a questo riguardo, che le fabbricerie conservassero l'amministrazione dei loro beni finchè la iscrizione ad esse dovuta
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beni dal giorno in cui questi beni sono messi all'incanto. In quanto al primo, signori, sull'obbligo di fare la
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In quanto alla presa di possesso, cioè di avere il diritto di ritenerli sino al giorno in cui si farà la vendita di questi beni, perchè poi sul
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presidente. Onorevole Sanguinetti, parli dell'articolo che ha tratto alla conversione dei beni nelle mani delle fabbricerie.
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«Le fabbricerie ed altri enti i cui beni soggetti a conversione non sono ancora convertiti, conserveranno l'amministrazione ed il godimento dei beni
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«Anche quando esistesse un giudicato che avesse fatto diventare inconvertibili i beni appartenenti alle fabbricerie o ad altri enti morali congeneri
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«Le fabbricerie e gli altri enti per effetto della presente legge soggetti a conversione, ma i cui beni non sono ancora stati appresi dal demanio
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«Le fabbricerie e gli altri enti per effetto della presente legge soggetti a conversione, ma i cui beni non sono ancora stati convertiti…
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Allora per le cose dette indubitatamente tutti i beni delle fabbricerie andrebbero soggetti alla conversione, sia che i beni loro non fossero mai
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Io non so per quale ragione vi debbano essere due pesi e due misure; e quando voi fate una legge per colpire certi beni, non so perchè questa legge
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Minghetti. L'onorevole Sineo, in primo luogo, non vuole la conversione dei beni. Ora la Commissione non crede che si debba fare questa eccezione
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Il Ministero, nel progetto che abbiamo dinanzi, oltrechè proponeva nell'articolo 1 si dichiarassero compresi i beni delle fabbricerie nella legge del
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A mio avviso, signori, se vi sono beni i quali debbano convertirsi a preferenza di tutti gli altri beni ecclesiastici, sono incontestabilmente quelli
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convertiti i beni dei benefizi vacanti, i quali erano dall'Economato amministrati; poichè, dal momento che era costretto ad amministrare questi beni, non
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Tutto questo si accenna nella relazione; ma non una parola su questo argomento, ossia rispetto alla conversione dei beni dell'Economato.
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discussione ed in allora non sarà probabilmente difficile il dimostrare che, essendosi convertiti tutti i beni dei benefizi ecclesiastici, e la
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è forza ritenere per certo esservi qualche ragione assai grave che io non comprendo, e per la quale questi beni non debbano essere convertiti…
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Evidentemente, quando si tratta di conversione di beni dell'Economato, si tratta di conversione del patrimonio proprio dell'Economato, non certo dei
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La massima parte degli Economati non ha beni stabili; gli Economati i quali hanno beni stabili sono quelli delle provincie settentrionali, non quelli
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L'onorevole Rattazzi si è preoccupato della conversione dei beni dell'Economato, dando probabilmente ai medesimi un'importanza che non hanno.
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conversione dei beni dell'Economato. In primo luogo egli ci disse doversi considerare l'Economato come un'opera pia; dal che volle inferire che siccome non
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anche applicarsi ai beni di proprietà dell'Economato, l'applicazione deve ordinarsi, sia maggiore o minore il valore di codesti beni.
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del Ministero di comprendere nella conversione i beni delle chiese parrocchiali, dovesse necessariamente respingersi anche quella che mirava a
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Parlando di conversioni di beni stabili dell'economato non può intendersi necessariamente che dei beni propri dell'Economato medesimo. Ora dei sette
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l'amministrazione dei beni. Non tratto la questione se i fondi siano impiegati in opere di beneficerza oppur no; quello che desidero sapere è ciò che spende
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un provvedimento conforme a questo pei beni delle confraternite, si accerti che egli non troverà dal canto mio opposizione alcuna.
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Spaventa Silvio. … la conversione dei beni parrocchiali; ha, pure ammesso che forse sarebbe opportuno di non parlare dei beni delle confraternite
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Spaventa Silvio. Domandare ora di aggiungere in questa legge la conversione dei beni dell'Economato, non è già un procurare al Governo 6 milioni
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Veramente il Ministero non aveva nessuna volontà di fare questa concessione alla Commissione. Il Ministero voleva prendere, non solo i beni
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Ma, come ho detto, vi era un Economato che aveva beni propri; e quale era la somma di questi beni?
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Spaventa Silvio. Gli altri Economati beni propri non so che ne avessero, perchè la Commissione non ritenne che volessero convertirsi i beni
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ecco la vera ragione per cui la Commissione non ha ammessa la conversione dei beni dell'Economato.
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L'onorevole relatore ha dichiarato come risultasse alla Commissione che la rendita di questi beni era presso a poco di lire 300,000…
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realtà la vendita dei beni dell'Economato non è un favore fatto alle antiche provincie.
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In sostanza la Commissione fu impotente ad addurre un qualsiasi plausibile motivo per sottrarre alla conversione i beni immobili degli Economati
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Si disse: gli Economati hanno una doppia specie di funzioni e di beni; hanno beni appartenenti ad essi in proprietà ed hanno beni altrui in
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Ma, checchè sia delle confraternite, chi dubitò mai che i beni degli Economati ecclesiastici siano beni di natura veramente ed essenzialmente
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«beni immobili appartenenti in proprietà agli Economati ecclesiastici.»
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Ma sceverando questa parte di beni che sono vera proprietà degli Economati ecclesiastici, è poi vero che essa non sia di un'importanza ed entità
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segreto importantissimo e che deve decidere di questa questione, Volete sapere perchè i beni dell'Economato non sono stati assoggettati a conversione
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La Commissione ha ritenuto che i beni già convertiti bastassero per i bisogni a cui il ministro delle finanze voleva provvedere, e perciò non ha
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questo affare della conversione dei beni dell'Economato si è passato.
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Accademia della crusca
