X Legislatura – Tornata del 3 luglio 1868
per le finanze — Emendamento del deputato Nisco, non appoggiato — Voto motivato del deputato Cicarelli, approvato dopo osservazioni dei deputati
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Sanguinetti. Io veramente non comprendo tutta la portata dell'emendamento dell'onorevole Casati. Egli vuol restringere l'azione del prefetto a
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vorrei fosse avuta come dichiarazione della intiera Commissione, sarebbe perfettamente raggiunto lo scopo che io mi proponeva ieri col mio emendamento.
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presidente. Mantiene il suo emendamento?
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Polti. Faccio notare all'onorevole presidente che io ho presentato un emendamento firmato dall'onorevole Mussi e da me.
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Io prego perciò la Commissione a voler ben ponderare e chiarire le conseguenze che possa avere questo emendamento, e dire se essa lo accetta o no.
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nell'interesse della finanza; ma il prefetto dovrebbe anche potersi opporre. E questo non sarebbe più forse se si accetta l'emendamento dell'onorevole
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Io dichiaro che accetto il suo emendamento e lo appoggio.
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presidente. Chieggo se è appoggiato l'emendamento proposto dagli onorevoli Polti e Mussi.
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contrario al mio assunto, svolgerò in brevissime parole l'emendamento proposto. L'obbligo dei consorzi, guardando al progetto originario del Ministero
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Per tutte queste ragioni, io pregherei la Commissione a voler arrendersi all'emendamento proposto dal deputato Polti, lasciando facoltà ai comuni di
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presidente. Ora rileggo l'emendamento proposto dagli onorevoli Polti e Mussi che si sostituirebbe all'articolo 4 della Commissione:
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riguarda i comuni. Egli è in questo senso che abbiamo deposto un emendamento sul tavolo della Presidenza.
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Ieri io mi associai alla Commissione nell'aderire all'emendamento proposto dall'onorevole Di San Donato, solo perchè in quell'emendamento si
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Fatte queste considerazioni, signori, io insisto perchè la Camera non accolga l'emendamento proposto dall'onorevole Avitabile, e si attenga alla
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Non intendo poi le parole del signor ministro delle finanze, il quale dichiarò d'aver egli accolto l'emendamento Di San Donato all'articolo 8, dando
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Ciò detto, io ripeto: voterò l'emendamento che manterrà il principio della retribuzione ad aggio agli esattori; ma che questo aggio sia prelevato dai
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Sanguinetti. Io darò il mio voto contro l'emendamento proposto dall'onorevole Avitabile, e la ragione è semplicissima. Qui non si tratta d'imporre ai
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presidente. Non si tratta più dell'emendamento dell'onorevole Di San Donato adesso.
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In effetto, o signori, la Commissione non ci chiarì del modo come ella avesse inteso l'emendamento dell'onorevole Di San Donato, e questi fece
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un emendamento all'articolo della Commissione, il quale, inviscerato nell'articolo stesso, questo risultò concepito in questi termini:
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Bove. Signori, io ho presentato un emendamento nel senso della giustizia, perocchè, se nel giorno di ieri si era sopita la questione principale
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L'onorevole Nisco avendo proposto un emendamento, ne do prima lettura:
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Commissione vi sia un equivoco, non l'ho votata e mi sono attenuto al mio emendamento. Anzi, come la Camera ricorda, ho ripetuto più volte che la ragione
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da me, per questa ragione io ho presentato l'emendamento di cui ha dato lettura l'onorevole presidente.
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, meno che non voglia dirsi che il fisco riscuote da tutti e non paga a nessuno! Ecco adunque la ragionevolezza dell'emendamento che ho proposto
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Quindi il mio emendamento è riferibile nel caso in cui la Camera abbia inteso di votare l'esattore comunale nel senso di colui che esige pel comune
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L'ultima parte del mio emendamento è diretta a garantire i comuni dai soprusi che può esercitare un esattore non nominato da lui, e questo mezzo è
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Lo ripeto, questo mio emendamento è stato messo innanzi perchè sono tratto dalla persuasione, forse erronea, che ieri la Camera, nel votare il terzo
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Nel mio emendamento, di cui dirò alcune parole soltanto, perchè l'onorevole presidente lo ha letto, ho parlato di schede segrete anzichè di asta
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presidente. Domando se è appoggiato l'emendamento del deputato Nisco.
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Se non gli rispondo, devo però prendere occasione dal suo emendamento per ringraziarlo di averlo presentato, inquantochè l'emendamento dimostra come
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Villa-Pernice, relatore. Il non essere stato appoggiato l'emendamento del deputato Nisco, mi dispensa dall'entrare in merito del medesimo; solamente
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anche mantenendosi, come non vi è dubbio, dacchè l'emendamento dell'onorevole Nisco non è accettato dalla Camera, l'articolo 3 nel senso votato, potesse
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Veniamo all'articolo 21 della Commissione, al quale gli onorevoli Avitabile e Bove hanno proposto un emendamento così concepito:
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presidente. In tal caso presenti un emendamento, poichè non è possibile fare la divisione nello stesso comma.
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Avitabile. Io vi rinunzio, signor presidente, poichè dopo l'approvazione dell'ordine del giorno Cicarelli, questo emendamento non ha più ragione
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Metto dunque ai voti l'emendamento dell'onorevole Lovito.
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presidente. Prima si mette ai voti l'emendamento.
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presidente. Dunque metto ai voti l'articolo 21 coll'emendamento del deputato Lovito.
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Ora, siccome era precisamente questo concetto che io voleva escludere col mio emendamento, perchè intendo di lasciare piena libertà ai comuni, una
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Garau. Ebbene metta ai voti prima l'emendamento; purchè dopo venga ai voti l'insieme della proposta della Commissione senza cambiamento di sorta.
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fare a questo un emendamento.
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presidente. Dunque io chiedo se l'emendamento dell'onorevole Lovito, che consiste nel sopprimere le parole «e per concorso ad asta pubblica,» sia
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evitarsi questa votazione sul mio emendamento.
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Domando se questo emendamento è appoggiato.
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presidente. Ella però non fa alcun emendamento?
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Villa Pernice, relatore. La Commissione non crederebbe di poter accettare l'emendamento di deporre i capitolati anche presso le segreterie comunali
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Villa Pernice, relatore. La Commissione non ha difficoltà di accettare l'emendamento dell'onorevole Cancellieri.
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Cambray-Digny, ministro per le finanze. Dichiaro di accettare anch'io l'emendamento Cancellieri, ma coll'intendimento che quell'ufficiale governativo
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Accademia della crusca
