X Legislatura – Tornata del 3 luglio 1868
presidente. La Camera avendo già ammessa l'urgenza per una petizione di simil natura, si ritiene che anche questa, di cui parla il deputato Petrone
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questa sola delle petizioni dichiarate d'urgenza, su cui importerebbe che la Camera deliberasse.
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assicurare la Camera) grave argomento, io non mi potei acquietare alle conclusioni a cui il ministro sembrava addivenire, e chiesi nuovi documenti, i
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stabiliamo una tornata di mattina, credo che non avremo tempo sufficiente neppure per discutere la sola petizione a cui alludo. Detto ciò, io mi rimetto
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Cambray-Digny, ministro per le finanze. Non posso tacere alla Camera che la questione di cui si tratta è grave. Io mi sono oramai formato il concetto
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Camera che fosse sospesa la relazione di una petizione presentata da molte Casse di Romagna, delle Marche e dell'Umbria sul modo con cui esse credono
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tornata straordinaria non succedesse nei giorni in cui la Camera tiene le sue sedute ordinarie. Quindi, se alla Camera piacesse, proporrei di destinare
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Lovito. Ci entra benissimo, perchè io credo che la urgenza e la giustizia della causa poteva mettere d'accordo la vivacità delle espressioni di cui
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dichiarare d'urgenza la petizione a cui accenna.
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riferiscono al modo con cui è applicata la tassa di ricchezza mobile a molte delle Casse di risparmio delle Romagne, delle Marche e dell'Umbria.
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numero stesso un'altra petizione, ed ancora più importante, del municipio di Potenza, capoluogo della provincia cui ho l'onore d'appartenere
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questi comuni, li legano per le spese, li legano per le altre condizioni che questa legge fa agli esattori, per le condizioni cui gli esattori sono
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riscossione da cui Oggidì è retta l'Italia, il sistema lombardo non cessò di fornire buona prova anche dal lato dell'assoluta libertà lasciata ai comuni senza
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dipende da ciò, che allorquando si discusse l'articolo 3 si presentò un principio, cui la Camera ripugnava, velandolo ed avviluppandolo per guisa che
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, e si avranno economie in favore di tutti, anche dello Stato, cui costò finora moltissimo l'esazione delle imposte. Ma codesta economia non la
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. Chiaramente, io desidererei che l'aggio sia sopportato, o, dirò meglio, pagato quell'ente in cui vantaggio si compie la riscossione, perchè crederei che
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comuni una spesa di più, si tratta di liberare i contribuenti di quello di cui sono gravati nel bilancio attivo, che è il 3 per cento, di dispensarli
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generale a cui aspirano molti, credo anzi aspirino tutti, senza forse sempre rendersi conto che talvolta procedono a misure che non sono coerenti a
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cioè il modo, con cui questi consorzi costituiranno le loro rappresentanze, per eseguire le incombenze loro. Domando anche su questo punto una parola
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E diffatti, quali erano le condizioni in cui noi eravamo? Erano a fronte due posizioni: dalla parte della Commissione si diceva: responsabilità
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Nell'articolo 21 si pianta la questione di sapere a carico di chi debbe gravitare l'aggio a retribuire all'esattore, di cui all'articolo 3. Signori
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da me, per questa ragione io ho presentato l'emendamento di cui ha dato lettura l'onorevole presidente.
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governative. Ma finchè ciò non si faccia, non è giusto nel fisco il diniego a concorrere alla retribuzione dell'aggio di cui è parola in questa legge.
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Quindi il mio emendamento è riferibile nel caso in cui la Camera abbia inteso di votare l'esattore comunale nel senso di colui che esige pel comune
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Nel mio emendamento, di cui dirò alcune parole soltanto, perchè l'onorevole presidente lo ha letto, ho parlato di schede segrete anzichè di asta
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davanti la Camera a dire: la Commissione intende avere accettata una redazione sotto cui si nasconde qualche cosa che ammanta un velame che non è esatto nel
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Oggi l'onorevole ministro medesimo, a proposito degli esattori comunali, il cui emolumento s'intende addossare ai comuni, senza nessun compenso a
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Ma, quale la libertà, di cui si parla oggi, che rimane al comune in questo disegno di legge? Il comune fa esso i ruoli? No. Nomina l'esattore? No: lo
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degli esattori comunali, ed allora voi dovete concedere ai comuni quella libertà di cui ho spiegato poco fa il senso all'onorevole ministro, e rinunziare
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Ho presentato a tale obbietto il mio ordine del giorno, il quale intende ad una espressa dichiarazione, mercè cui scomparisse dal bilancio dello
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Stato, e però dai contribuenti, nessuno potrebbe rivocare in dubbio doversi pagare dallo Stato, vale a dire da quello pel cui interesse si fa l'esazione.
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comune, a stare in mezzo ai contribuenti, non si presenterà così duramente per esigere l'imposta da un contribuente a cui sia morto il giorno innanzi il
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mesi prima del giorno in cui l'esattore debbe entrare in funzioni; poi soggiunge che l'asta non può aver luogo se non 20 giorni dopo la presentazione
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«Art. 24. Gli avvisi indicano il comune o i comuni di cui si vuole appaltare la esattoria; il luogo, il giorno e l'ora nei quali si aprirà l'asta
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in cui un esattore cesserebbe dalle sue funzioni, ed il suo successore entrerebbe in carica senzachè la cassa esattoriale sia coperta dalla cauzione.
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VILLA PERNICE, relatore. … a quell'ufficio governativo di cui tenne ora parola, mi pare, l'onorevole Bove.
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Avitabile. L'onorevole relatore della Commissione dice: ci è l'uffizio governativo di cui ha parlato l'onorevole Bove.
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si fa riferimento agli agenti delle tasse. La Camera ha creduto di sospendere codesta questione cardinale, non discutendo ora quei titoli in cui
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legge che l'avviso indichi il comune in cui si deve eseguire l'appalto; domanderò se sia necessario che nella legge sia prescritto che l'avviso indichi
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Osservo poi che ne' termini in cui è redatto l'articolo in discussione potrebbe verificarsi il caso di un conflitto tra la Giunta e l'ufficiale
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Villa Pernice, relatore. La Commissione, avuto riguardo specialmente alle condizioni eccezionali in cui si trovano i mezzi di comunicazione nelle
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figliuolo fiscale, cui si dà il battesimo di uffizio governativo!
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«Art. 24. Gli avvisi indicano il comune o i comuni di cui si vuole appaltare la esattoria; il luogo, il giorno e l'ora nei quali si aprirà l'asta
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deve indicarsi il luogo, giorno ed ora degl'incanti; è evidente che questo avviso dovrà farsi dal presidente. Ora codesto presidente, cui certamente
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Accademia della crusca
