X Legislatura – Tornata del 3 luglio 1868
La seduta è aperta al tocco e mezzo.
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Sanguinetti al 5°, relativo alla nomina degli esattori ed all'aggio loro concesso — Osservazioni dei deputati Salaris e Bove, e opposizioni del ministro
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Credo che così tutte le difficoltà sarebbero evitate. So che si potrà dire che altra volta la Camera ha seduto due volte al giorno; ma se noi
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Egli è perciò che io mi faccio lecito di pregarla affinchè voglia destinare una tornata straordinaria al riferimento delle petizioni, giacchè non è
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Io conosco, al pari dei miei colleghi, quali e quanto gravi siano gli argomenti che stanno presenti alle discussioni della Camera, massime dopo che
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territoriale, chiede che quel comune sia unito al circondario e mandamento di Teramo, il quale è avvicinato da una nuova strada in costruzione.
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riferiscono al modo con cui è applicata la tassa di ricchezza mobile a molte delle Casse di risparmio delle Romagne, delle Marche e dell'Umbria.
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La Commissione aveva dichiarato come l'articolo 4 si riferisca al concetto del consorzio obbligatorio. Dunque pare alla Commissione che sia
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contrario al mio assunto, svolgerò in brevissime parole l'emendamento proposto. L'obbligo dei consorzi, guardando al progetto originario del Ministero
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Non vincoliamo quindi gli appalti, non aggiungiamo nuove difficoltà dipendenti dalle circoscrizioni territoriali, a quelle che sono già inerenti al
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Il sistema di percezione delle imposte deve sempre essere corrispondente e relativo al sistema tributario. Or bene, noi qui abbiamo un antico sistema
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giudizio dall'articolo del ministro, che si appoggia appunto al dato di 4000 abitanti; ma se noi entrassimo a volere domandare emendamenti sul numero degli
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Quanto poi al rinunciare al sistema del consorzio obbligatorio la Commissione non può accettare questa proposta. Signori, la ragione principale che
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Signori, noi abbiamo voluto un sistema di unificazione: la Camera ha fatto plauso al principio di unificazione; se vogliamo unificare realmente
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partite inesigibili per le imposte non fondiarie, e per questo carico al comune è concesso un abbuono del dieci per cento. La obbligatorietà dei consorzi
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L'aggio relativo al servizio della riscossione chi lo
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di tante cautele; come vorreste, dico, stabilire un consorzio abbandonandolo al volere dei comuni?
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al partito di un'aggiunta quando venisse proposta, la quale spiegasse il concetto dell'articolo quarto che pare ad alcuni, non già all'onorevole
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Vediamo al contrario qual è l'articolo votato.
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deve pagare ? Il comune. Ciò quanto al primo schiarimento.
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Quanto al secondo, ch'egli mi domanda, io gli rispondo che l'aggio che verrebbe pagato dal comune deve essere pagato sulla sovrimposta comunale e non
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la Camera ha già ammesso; il Governo è sempre il più buon pagatore e il maggior pagatore. Quanto al comune si potrebbe forse dire lo stesso, parendo
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circostanze che si riferiscono al servizio di questi esattori; ed è appunto in proporzione di quell'ingerenza che si dà al comune nelle diverse parti di
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, per quanto si riferisce all'imposta provinciale, al comune, per quanto si riferisce ai centesimi addizionali comunali.
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È stato creduto bene di togliere una parola all'articolo 3, affinchè non s'interpretasse questa parola al di là del valore che essa desume dalle
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Ma, signori, in seguito si lascia facoltà al comune in certe eventualità, quando non trova appaltatori, di fare contratti privati con l'esattore, di
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di risposta al Ministero ed alla Commissione, e prego di formulare un articolo, ove si dia facoltà al ministro di potere nel regolamento provvedere.
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(Conversazioni al banco dei ministri)
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La parola spetta al deputato Villa-Pernice.
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accettare una redazione, la quale togliesse ogni dubbio, e si riferì al testo della legge per determinare tutte quelle modalità di risponsabilità che in
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riferibile al comune lo paghi il comune, quello riferibile all' imposta erariale lo paghi lo Stato, e quello riferibile alla sovrimposta provinciale lo
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Ma, quale la libertà, di cui si parla oggi, che rimane al comune in questo disegno di legge? Il comune fa esso i ruoli? No. Nomina l'esattore? No: lo
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equivalgono al 3 per cento. Ora se per avventura scomparisse dal bilancio dello Stato questo 3 per cento, e di conseguenza ne fossero esonerati i
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mai il 3 per cento dovesse rimanere come è al presente, non potrei certo votare l'articolo della Commissione.
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Veniamo all'articolo 21 della Commissione, al quale gli onorevoli Avitabile e Bove hanno proposto un emendamento così concepito:
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Lovito. Ebbene, propongo la soppressione delle ultime parole: «e per concorso ad asta pubblica.» E ne manderò, ove occorra, la proposta scritta al
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Credo che sia necessario ed indispensabile un apposito articolo di legge. Noi, che ci siamo opposti al pagamento a farsi dai comuni, ci siamo opposti
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Villa Pernice, relatore. Il concetto dell'onorevole Casati è già incluso nell'articolo 23, poichè l'articolo 23 si riferisce al tempo minore non al
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, ma appunto, a mio avviso, questa libertà è troppa, e bisogna limitarla. Non si deve permettere al comune che fissi l'asta al sesto mese, ad esempio
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Io credo che bisogna stabilire anche il termine massimo, e dire che l'asta non può aver luogo se non venti giorni dopo, ed al più tardi tre mesi dopo
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; l'obbligo nei concorrenti di garantire le offerte con deposito in danaro corrispondente al due per cento della somma annuale da riscuotersi; le
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presso le segreterie comunali; perchè come volete che tutti quelli che vogliono concorrere vadano al capo-provincia, dove suppongo dovrà installarsi
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prego di considerare che l'articolo 24 non stabilisce già che si debba andare al capoluogo della provincia; qui l'articolo 24 si riferisce a
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Io comprendo che era materia legislativa lo stabilire che le esattorie si concedessero all'asta pubblica; ma, posto questo principio, al resto deve
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In quanto poi alla spesa non mi pare che sia necessaria tanta spesa per depositare una copia in ogni comune che non è obbligato al consorzio, ed in
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In questi termini io prego la Commissione di accettare l'aggiunta, perchè mi pare che riesca più chiaro, più coerente al concetto della legge.
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Cambray-Digny, ministro per le finanze. Io mi accosto al concetto espresso dall'onorevole Avitabile, e sostituirei alle parole: l'ufficio governativo
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; l'obbligo nei concorrenti di garantire le offerte con deposito in danaro corrispondente al due per cento della somma annuale da riscuotersi; le
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in questo primo esperimento, mi riferisco al secondo.
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11. Cessione al municipio di San Leucio di quel opificio serico;
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Accademia della crusca
