Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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X Legislatura – Tornata del 3 luglio 1868

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Lanza 50 occorrenze
  • 1868
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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marito, ed in caso di decesso o di cambiamento di stato, che questa pensione venga assegnata ai figli durante la minore età. Trattandosi di una povera

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La metto ai voti.

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I comuni, la popolazione dei quali sia inferiore ai 4000 abitanti, devono, per effetto di questa legge, essere riuniti in consorzio fra di loro, o

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D'altra parte il concetto dell'onorevole Casati relativamente ai consorzi non obbligatorii sta nella sua interezza anche senza quest'aggiunta.

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Per la qual cosa, io che ritengo che col sistema dei liberi consorzi non si fa danno alle finanze dello Stato e si rende anzi più facile ai singoli

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Basterebbe una rapida occhiata ai catasti dei comuni del ricco agro delle pianure lombarde ed ai catasti dei paesi montuosi di quelle provincie per

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L'onorevole Botta, che ieri voleva pure tenersi ai consorzi obbligatomi, ma giù discendendo alla scala di 8000, anzichè a quella di 4000 abitanti di

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dell'articolo che rimetto ai vostri voti.

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dell'importanza di sorvegliare con diligente custodia i libri catastali e i registri di tutte le imposte dirette, e della responsabilità che ai comuni ne

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Polti. Io sperava dalla nuova redazione, che doveva presentare la Commissione, un concetto di piena libertà ai comuni per costituirsi in consorzio

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Per tutte queste ragioni, io pregherei la Commissione a voler arrendersi all'emendamento proposto dal deputato Polti, lasciando facoltà ai comuni di

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Se si fosse trattato che la Camera avesse creduto non sufficientemente lasciata la libertà ai comuni di riunirsi in consorzi volontari, fuori dei

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«Art. 3. Alla riscossione delle imposte dirette erariali e delle sovrimposte provinciali e comunali sarà provveduto con esattori comunali ai termini

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Ogni giorno noi mettiamo nuovi pesi ai comuni, scaricandone lo Stato; e con ciò si dice che si diminuisce il carico ai bilanci dello Stato. Ma

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, per quanto si riferisce all'imposta provinciale, al comune, per quanto si riferisce ai centesimi addizionali comunali.

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la sola economia, ma anche il decentramento amministrativo si ebbe in mira nel lasciare ai comuni l'obbligo di riscuotere le imposte. Vedremo in

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Io non posso associarmi a siffatte economie che consistono in sole parole. Io credo che le vere economie siano quelle che risparmiano sacrifizi ai

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servizio, imponendone l'obbligo e le spese ai poveri comuni, senza notevole sollievo dei contribuenti.

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Sanguinetti. Io darò il mio voto contro l'emendamento proposto dall'onorevole Avitabile, e la ragione è semplicissima. Qui non si tratta d'imporre ai

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sia il caso di accordare la facoltà ai comuni più cospicui di avere più di un esattore; di averne cioè uno per la ricchezza mobile, uno per la tassa sui

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breccia. Io però, per ottemperare ai comandi dell'onorevole presidente, volo all'articolo 21.

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comunale è coverta dalla decisione della Camera che ha respinto lo enorme carico che si voleva imporre ai comuni.

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ai comuni, ovvero è un servizio promiscuo anche alla provincia ed all'erario dello Stato.

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Voci. Ai voti!

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Voci. Ai voti! ai voti!

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Oggi l'onorevole ministro medesimo, a proposito degli esattori comunali, il cui emolumento s'intende addossare ai comuni, senza nessun compenso a

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Ma l'onorevole ministro, che ci richiamava ai concetti di libertà quando si votò testè l'articolo 4, ha votato con questo lato della Camera? Ha

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presidente. Ora l'onorevole Cicarelli intende di svolgere il suo ordine del giorno, o vuole che io lo ponga ai voti?

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Ora l'onorevole ministro delle finanze, che sembra così tenero della libertà e del decentramento, ed io me ne felicito, non ha punto riflettuto ai

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degli esattori comunali, ed allora voi dovete concedere ai comuni quella libertà di cui ho spiegato poco fa il senso all'onorevole ministro, e rinunziare

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Voci. Ai voti! ai voti!

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presidente. Metto dunque ai voti l'ordine del giorno del deputato Cicarelli.

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presidente. Metto ai voti l'ordine del giorno del deputato Cicarelli.

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presidente. Leggo l'ordine del giorno degli onorevoli Cicarelli, Bortolucci, Del Re e Muti, per quindi metterlo ai voti.

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Garau. Ebbene metta ai voti prima l'emendamento; purchè dopo venga ai voti l'insieme della proposta della Commissione senza cambiamento di sorta.

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presidente. Prima si mette ai voti l'emendamento.

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Metto dunque ai voti l'emendamento dell'onorevole Lovito.

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presidente. Se nessuno domanda la parola, lo metto ai voti.

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Garau. Mettere ai voti la proposta della Commissione come sta.

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presidente. Dunque metto ai voti l'articolo 21 coll'emendamento del deputato Lovito.

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che s'impone ai comuni di nominare questi esattori per appalto.

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straordinarie, in conformità ai ruoli consegnatigli, non che le entrate comunali.

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Ora, siccome era precisamente questo concetto che io voleva escludere col mio emendamento, perchè intendo di lasciare piena libertà ai comuni, una

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presidente. Dunque metto ai voti l'articolo 23 emendato dall'onorevole Casati.

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presidente. Metto ai voti quest'articolo colla soppressione delle seguenti ultime sue parole: «però, quanto alle entrate dei comuni, non è tenuto che

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presidente. Metto ai voti l'articolo 24…

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Ciò posto, e chi non vede che significhi la disposizione dell'articolo 25? Significa questo: i comuni pagheranno l'aggio ai percettori delle imposte

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Or, quando si trattava della retribuzione dovuta ai percettori od esattori, lo Stato non aveva alcun interesse, lo Stato confidava nell'accortezza de

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presidente. Rileggo l'articolo proposto dall'onorevole Cancellieri, e lo metto ai voti.

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2° Pensione alle vedove ed ai figli dei medici e chirurghi morti nella cura dei colerosi;

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