X Legislatura – Tornata del 27 maggio 1868
onorevoli Mancini, D'Ondes-Reggio e Del Re non occorrere una nuova legge per dare a quei frati il diritto della pensione.
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dovuto essere armato di nuove disposizioni legislative per togliere anche quei frati dai conventi.
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Ora, io osservo: lo Stato nel privare quei religiosi dei loro conventi, non doveva compensarli per la posizione che già tenevano nel momento della
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Però su tale proposito io mi permetto di fare osservare all'onorevole Farini che ha parlato di bill d'indennità per quei frati, che se per loro nella
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conventi, da dove sono stati mandati via anche quei frati che oggi si trovano privi di pensione.
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legge sulle pensioni degli impiegati civili, e la legge sulle disponibilità, sebbene proponesse disposizioni le quali non erano informate a quei
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Ora, non vi pare che la giustizia v'imporrebbe di provvedere a soccorrere la schiera di quei nobili e generosi cittadini che alla fine de' conti
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, progetto che insieme a quei provvedimenti voterei io stesso, perocchè credo che tutto quanto appartiene alla Chiesa, alla Chiesa si debba lasciare, mentre
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perchè si voleva comprendere solamente quei religiosi i quali, per la loro ordinazione in sacris credevano se tenuti, ed erano creduti obbligati alla
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Quindi io prego la Camera a tenersi precisamente in quei limiti.
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«Art. 3. A tutti quei religiosi, o religiose che, o per aver fatta la loro professione nell'età prescritta dai canoni, ma prima di quella voluta
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Innanzi tutto, io vorrei avere dalla Commissione qualche schiarimento; perchè qui l'articolo dice: «A tutti quei religiosi e religiose che, o per
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è ragguagliata a quella che è determinata dall'articolo 7 della legge del 1866) a quei monaci i quali avessero fatta la loro professione nell'età
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cui quei frati erano chiamati alla leva, li esentava; e quando venivano le bolle che avevano bisogno del placet e dell exequatur, colle quali alcuno
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frati, occupassero quei gradi nell'ordine monastico.
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stessi diritti alle rendite di quei beni che noi loro abbiamo tolti? Se noi non avessimo soppresso i loro conventi, sarebbero essi forse oggi respinti dal
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dell'articolo 3 della legge che escludeva tutti quei frati i quali per avventura non avessero fatto una professione regolare e nello Stato, e questi non avevano
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quei poveri religiosi i quali erano nel possesso del loro stato monacale, e che avevano fatto professione prima della età prescritta dalle leggi civili
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Nell'occasione dell'ultima redazione degli articoli, la Commissione si preoccupava dei casi nei quali si potesse dare una pensione anche a quei frati
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In questo modo, secondo la minoranza della Commissione, l'articolo terzo dovrebbe avere il solo effetto di accordare la pensione a quei frati che
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professione fatta nei paesi tuttora soggetti al dominio pontificio, poichè era posto il noviziato in quei paesi; nell'altro si tratta di frati i
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«Art. 3. A tutti quei religiosi o religiose che per aver fatta la loro professione nell'età prescritta dai canoni, ma prima di quella voluta dalle
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