X Legislatura – Tornata del 27 maggio 1868
Il deputato Cadolini, nell'esordire di questa discussione, poneva per condizione assoluta della accettazione di questa legge, o nel modo che è
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O vi è adunque una contraddizione fra le cose che ho udito dire, o non sono state riferite esattamente, ma le ho pur udite.
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leggi del regno pongono a carico dei comuni o delle provincie.
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che vennero fatte durante questo dibattimento. Or bene, bisogna che io dica che, o non ho capito nulla, o che ho trovato una grande contraddizione
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E poi, o signori, permettetemi che lo dica: noi abbiamo ancora un altro dovere, un impegno, cioè, sacro di onore, di non peggiorare le condizioni dei
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un prestito per adempire agli oneri addossatigli dai due primi paragrafi dell'articolo 28; se da ultimo resti o no un margine pelle nuove pensioni
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monaci, direi così, un bill d'indennità per due inosservanze da loro fatte alle leggi civili, quando, cioè, avessero professato prima degli anni 21 o
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Di che si tratta, o signori? Si tratta di vedere con questa legge se in favore di alcuni ex-frati, ai quali è stata negata la pensione in base
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della questione di far scomparire dal bilancio dello Stato una spesa, che a di più non potrà figurarvi più di altri due o tre anni.
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altronde, o per censo privato, o per impiego qualunque, o per esercizio del proprio ministero i mezzi di sussistenza.»
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Certo che, se lo Stato avesse avuto diritto di espellerli, perchè avevano professato o nel Napoletano in violazione della prammatica del 4 luglio
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Infatti egli è questione controversa nella Camera se, allorquando si discutano i bilanci, si abbia diritto o no di introdurre nei medesimi
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Ma vi sono fra le spese del culto nel bilancio dello Stato ben altre spese oltre quelle di ristauro o manutenzione di fabbricati, spese che ascendono
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Egli dice: questo che vi proponiamo è un atto di giustizia, e se tale vi sembra, voi lo dovete approvare, o se tale non vi sembra, voi potete
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, noterò che l'onorevole guardasigilli ha scritto due o tre titoli salienti delle medesime, per esempio la spesa pel duomo di Milano, per impressionare
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effetto; nè questi nè quelli ebbero pensione o sussidio dal Governo.
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Io desidero che il paese ci pensi e giudichi; che il paese giudichi se voi provvedete saviamente oggi destinando un milione e mezzo o due milioni
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braccio sulle barricate di Milano o di Palermo, e che questi uomini, i quali furono gli eroi iniziatori della grande impresa nazionale, non percepiscano
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venire o no alla discussione di essi.
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«1° I religiosi professi ordinati in sacris prima della pubblicazione della rispettiva legge o decreto di soppressione, e non dopo il 18 gennaio 1864
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monaco; sia ordinato, abbia gli ordini minori o non li abbia, abbia gli ordini sacri o non li abbia, la professione è quella che obbliga il monaco.
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Una delle due: o voi volete chiudere gli occhi, abbassare la testa, irrompere, sfondare e vincere, e va bene; allora avrete la ragione del toro, che
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Abignenti. Io ritiro, o, per meglio dire, correggo il mio emendamento. L'onorevole Mannetti ha detto che si proponeva una
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diaconi o suddiaconi, poichè quest'ampliazione non contempla solamente il caso speciale su cui cade la discussione, ossia di coloro i quali erano stati
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cui si dava la pensione, alla età che avevano, alla vita di maggiori comodi cui più o meno si erano abituati. È tale la condizione di un sacerdote
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un contadino tolto alla marra e trapiantato nel convento. Là, col progresso del tempo, dopo 20, 30 o 40 anni, acquistava appena quell'istruzione così
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un'esclusione, perchè le due categorie sono di sacerdoti e di laici, oppure d'ordinati in sacris o di laici. Che cosa ne verrebbe? Che quelli che hanno fatto
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«Art. 3. A tutti quei religiosi, o religiose che, o per aver fatta la loro professione nell'età prescritta dai canoni, ma prima di quella voluta
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I religiosi professi ordinati in sacris prima della pubblicazione della rispettiva legge o decreto di soppressione, e non dopo il 18 gennaio 1864 per
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Noi non sapremo mai nulla; e quindi, a mio credere, buona parte di quel danaro, che i pensionati in un modo o nell'altro percepiranno, sarà versata
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, che nè io, ne voi, nè il Governo non sapremo mai se e quando i monaci avranno dai comuni, o dalle provincie, per redditi propri, o per offerte di amici
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Innanzi tutto, io vorrei avere dalla Commissione qualche schiarimento; perchè qui l'articolo dice: «A tutti quei religiosi e religiose che, o per
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Io non comprendo questo modo di ragione, e riduco la questione a questi termini: o essi hanno diritto, e vadano dinanzi ai tribunali e facciano
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Sono o non sono monaci costoro? E noi li abbiamo o non li abbiamo soppressi?
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Senza di ciò, o signori, la cosa diventa una vera mistificazione.
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ogni parte a noi tocca di udirci domandare se questa legge per l'abolizione delle corporazioni religiose si è fatta o no, e se, essendo fatta, noi
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approvare nel suo principio la legge in discorso, metta almeno per condizione che questi sussidi vitalizi o alimentari, chiestici a nome dell'umanità
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volte che si trattò di abolire i frati, dappertutto, o quasi, si è messo per condizione lo svestimento dell'abito. Così si è fatto anche da noi al
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vero abisso. Imperocchè voi altri, o signori, sapete meglio di me che in questo momento quell'illustre uomo di Stato, il signor Gladstone, fa
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rimane tuttavia sospesa la relativa liquidazione della pensione, o per irregolarità dei documenti prodotti, o per la ommessa produzione dei medesimi
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Noi, o signori, abbiamo voluto con le leggi di soppressione purgare la società da quella lebbra che si chiamava monachismo, ma non abbiamo voluto
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Or bene, o signori, le dichiarazioni del relatore che ho diritto di ritenere conformi al concetto della Commissione, sino a dichiarazione contraria…
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quest'assegnamento a tutti coloro che si trovano nelle condizioni designate dalla legge, abbiano o non abbiano inoltrata domanda; sia o non sia stata
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astenuti quantunque si trovino nel medesimo caso, che cioè abbiano fatta la professione religiosa, e che loro si opponga soltanto il difetto dell'età, o il
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2° L'atto di professione di voti solenni, perpetui o temporanei;
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Quest'emendamento consiste nel togliere dall'articolo 3 le parole: o per averla fatta nelle provincie romane ancora soggette al dominio pontificio.
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riconosciuto equo, se non del tutto giusto. Quindi proponiamo la soppressione di queste parole: «o per averla fatta nelle provincie romane ancora soggette al
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quali concorre una riconosciuta ragione di giustizia e di equità, non si credeva potersene altri aggiungere o presupporre.
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«Art. 3. A tutti quei religiosi o religiose che per aver fatta la loro professione nell'età prescritta dai canoni, ma prima di quella voluta dalle
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«Non godranno dei benefizi della presente legge coloro che, essendo affiliati a conventi di Roma o di altri paesi estranei al regno d'Italia, sieno
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Accademia della crusca
