X Legislatura – Tornata del 27 maggio 1868
«Infermo di male d'occhi, sono con mio rincrescimento costretto a pregare la Camera d'un congedo di giorni quindici.
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Farini. È mio intendimento di ribadire alcune domande che relativamente a questo disegno di legge vennero fatte all'onorevole guardasigilli, ed
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Or bene, sarebbe mio divisamente, innanzi che si chiuda la discussione generale, di dire brevi parole a fine di richiamare l'attenzione della Camera
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breve avvertenza. Per quanto io non mi trovi a mio agio in una disquisizione sui monaci, ho pure voluto prestare attenzione alle varie considerazioni
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ottima persona sia l'onorevole mio amico Cavallini. A questo consiglio ch'egli dava alla Camera si potrebbe rispondere come fece Aristide al consiglio che
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assai lieto che egli entri nel mio ordine di idee, inquantochè io credo che quelle leggi che egli studierà e presenterà saranno valevoli ad aumentare il
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Del rimanente, tornando al mio argomento, cioè a quelle spese che sono allogate sul bilancio dello Stato pel culto, e che ascendono a 1,700,000 lire
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Ora, a mio parere, sino a che egli parla come ministro di grazia e giustizia, avrà forse ragione nel pronunciarsi in questa guisa; ma quando egli
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Avrei a rispondere qualche cosa alle allusioni che si sono fatte al mio discorso, ma, non potendolo, non lo fo, e, potendolo, noi vorrei.
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L'onorevole presidente ha domandato alla Commissione se accettava questo mio emendamento, e la Commissione, per bocca del suo relatore, l'onorevole
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Abignenti. Io ritiro, o, per meglio dire, correggo il mio emendamento. L'onorevole Mannetti ha detto che si proponeva una
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Morini. Io non approvo questa legge, e quindi voterò contro: non approvando la legge non approvo neppure questo terzo articolo che riassume a mio
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Abignenti. Avendo io ritirato il mio emendamento al primo articolo, ed essendomi riservato a far qui una correzione, dirò che, venendo nella opinione
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preopinanti ieri l'altro, non si mantiene colle circolari, lo so; ma, secondo il mio avviso, neppure lo si mantiene colla profusione delle pensioni, anzi
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Noi non sapremo mai nulla; e quindi, a mio credere, buona parte di quel danaro, che i pensionati in un modo o nell'altro percepiranno, sarà versata
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, e che mi spingono ad insistere nel mio voto negativo.
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Puccioni. L'articolo 3 della legge stabilisce, a senso mio, un principio funestissimo, ed è quello dell'abdicazione dello Stato di fronte alle leggi
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averlo udito affermare anche dai banchi opposti, dall'egregio mio amico Puccioni. Tutto al più si può parlare di umanità e di pietà. E a questo riguardo
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Signori, non vorrei che, respingendo il mio emendamento, aveste il danno e le beffe; imperocchè, mentre i monaci fanno di tutto per provocare l'odio
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fu di nuovo portata in campo coll'interpellanza del mio amico Ferrari.
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Intesi più volte a susurrarmi alle orecchie, anche entrando stamane in quest'Aula, che io col mio emendamento vengo a violare il principio della
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Ma, mio Dio, io prego l'onorevole Macchi a riflettere egli stesso al… ho paura di adoprar parole troppo risentite; sono un po' imbarazzato, perchè
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hanno servito a scarico della mia coscienza, ed a dimostrare quale sarà per essere il mio suffragio, vale a dire favorevole al presente progetto di
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, e perfino a mutare in guerriero ardente il mio pacifico amico, il deputato Puccioni.
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L'onorevole Macchi ha ragionato, secondo me, movendo da un'ipotesi al tutto insussistente. Egli ha detto: sono aboliti i frati. Ma, mio Dio, le leggi
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Termino col protestare contro ciò che l'onorevole deputato Macchi ha voluto dire, in risposta al mio amico Sebastiani, sulle dottrine dell'onorevole
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dall'onorevole Ricasoli e da altri in Italia, e dall'onorevole Gladstone in Inghilterra. Il mio amico Massari ha risposto bene, specificando come sieno identici
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disposta a votare nel senso mio, così non vorrei compromettere la mia proposta.
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poco; e siccome a me preme che questo mio emendamento sia votato anche dalla maggioranza della Camera, poichè ho visto tanta brava gente là
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Pescatore. … introducono una distinzione che è quella che destò nell'animo mio una grande sorpresa.
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Ma io non voglio rispondere con un epigramma ad un frizzo del mio onorevole amico;
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puntura mi ha lanciato l'onorevole mio amico Massari. Quindi, se me lo permette, io dirò poche parole.
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Accademia della crusca
