X Legislatura – Tornata del 27 maggio 1868
scritta, o colle mutazioni che avrebbero potuto introdurvisi, di sapere dal signor ministro se, quando, e come il Governo intenderebbe di togliere dal
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dell'onorevole Cadolini. E che le istanze da questo fatte al Governo, invitandolo a procedere sollecitamente alla radiazione delle spese del culto dal
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Camera, che l'anno scorso votava la legge del 15 agosto 1867, già diede un primo passo per ottenere tale incremento, invitò, cioè, il Governo a presentare
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Farini. Egli è fuor di dubbio che, finchè non conosceremo le intenzioni del Governo su questi argomenti, se, cioè, voglia fare qualcosa per
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Governo monarchico-costituzionale, non avrebbe mai presentata.
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1788, o senza il permesso, che era richiesto in Toscana, del Governo, lo avrebbe fatto, e non avrebbe avuto d'uopo per ciò di una legge. Ma lo Stato ha
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È questo un fatto, è questa una tendenza costante del Governo, alla quale io accenno senza per nulla muovere un appunto all'onorevole guardasigilli.
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In quanto alla riduzione delle diocesi, il Governo penserà a quello che potrà fare in così importante argomento. Dico importante, perchè se da un
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Governo del Re presentare un progetto sopra il modo con cui debbono essere riformate le confraternite, ma non proclamò il principio della loro
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Io anzitutto fo osservare che non esiste una legge in proposito. Esiste un ordine del giorno della Camera col quale s'invita il Governo a studiare la
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sempre un fondo che sta sotto la mano del Governo, un progetto di legge, dissi, il quale cagionerà una spesa di un milione e mezzo, e forse di due
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un Governo saggio lo può mai; ed infatti anche tutti i precedenti Gabinetti italiani hanno sempre subordinato a considerazioni generali e specialmente
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effetto; nè questi nè quelli ebbero pensione o sussidio dal Governo.
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«La Camera invita il Governo a far sì che dal bilancio 1869 sieno radiate le spese pel culto, e passa alla discussione della legge.»
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legislative di abolire le corporazioni religiose, di alienare i beni ecclesiastici. Laonde, ritenendo il Governo nientemeno che un vero usurpatore
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L'ordine pubblico! Il Governo per cooperare con mezzi pacifici a mantenerlo, ha l'obbligo di dare alla nazione una buona amministrazione in tutti i
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, che nè io, ne voi, nè il Governo non sapremo mai se e quando i monaci avranno dai comuni, o dalle provincie, per redditi propri, o per offerte di amici
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Governo civile, in alcun Governo che si rispetti, si lasci facoltà a chi il voglia di indossare una veste, la quale sia assisa d'una milizia che non
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pubblica sicurezza armano il Governo di mezzi sufficienti per impedire che l'abito religioso, come qualsiasi altro abito possa essere causa di turbamenti
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fatte dal Governo nelle due Camere circa i benigni temperamenti con che la legge di soppressione sarebbe stata recata ad atto.
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Quindi, se quest'abito divenisse causa di perturbamenti, certamente il Governo del Re non mancherebbe d'ordinare che fosse deposto. Eccettuato questo
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Per esempio, in quelle provincie chi vestiva l'abito monastico all'età di 18 anni, se non fosse stato ritenuto legittimamente frate dal Governo
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la domanda nella speranza che il Governo non osservasse esattamente la legge civile, si accorda il favore; per quegli altri più modesti i quali videro
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L'onorevole relatore diceva: ecco che la questione dei documenti per questi è già risolta, perchè il Governo a quest'ora tiene la lista di tutti
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Accademia della crusca
