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degrado ben più rilevante che non quello dipendente dalle cause comuni; e che per gli effetti della tassa sul valore locativo fu calcolato del 25 per cento
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1° Gli oneri inerenti ai beni passati al demanio e trasferiti sulla rendita pubblica, a norma dell'articolo 11 e quelli incumbenti alla Cassa
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paragrafo il quale dice: «passeranno poi a carico del fondo pel culto tutti gli oneri che gravano il bilancio dello Stato per le spese del culto cattolico
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non imporre al paese novelle gravezze nei giorni stessi in cui gli domandiamo non solamente il superfluo, ma il necessario per sopperire alle stringenti
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soddisferanno gli onorevoli Farmi e Cadolini.
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Faccio un'altra dichiarazione. Anch'io mi preoccupo, come si preoccupano gli onorevoli preopinanti, di far scomparire veramente questa spesa dal
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Usciti per lo più da famiglie povere, in cui son forse affievoliti per la lunga lontananza gli affetti domestici, potrebbero essi tornare ad esse per
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, favorevoli gli oratori che hanno in proposito ieri l'altro parlato.
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Gli onorevoli Cadolini e Cavallini, come testè l'onorevole Farini, si sono preoccupati delle finanze dello Stato, per ragione delle quali hanno fatto
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Però l'onorevole ministro, il quale per due anni, se non erro, fa relatore del bilancio di grazia e giustizia, mi permetta che io gli osservi come il
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l'assegnamento che la Commissione ci propone. Voi dovete considerare che, siccome non tutti gli assegnamenti sono
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trascinano gli anni della loro vecchiaia negli stenti, dacchè i decreti delle dittature che tendevano a rimetterli in possesso dei loro beni non ebbero
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braccio sulle barricate di Milano o di Palermo, e che questi uomini, i quali furono gli eroi iniziatori della grande impresa nazionale, non percepiscano
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furono gli autori dell'unità e della libertà italiana? Che se i monaci, come pretende uno degli onorevoli colleghi, furono i martiri obbligati di una fase
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2° Gli ex-frati dell'ordine di San Giovanni di Dio, detto dei Fate-bene-fratelli, ad eccezione degl'inservienti.»
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Gli onorevoli Abignenti e Rega hanno proposto un emendamento, che consiste nel cambiare le parole ordinati in sacris, con le altre pel chiericato
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Allorquando avete soppressi gli ordini religiosi, voi certamente potevate, non dico secondo giustizia, non dico secondo equità, non dico secondo
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Ma io dico: sono cittadini tutti eguali in faccia alla legge. E perchè due disposizioni, perchè un favore, una predilezione per gli uni, ed
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monaco; sia ordinato, abbia gli ordini minori o non li abbia, abbia gli ordini sacri o non li abbia, la professione è quella che obbliga il monaco.
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Una delle due: o voi volete chiudere gli occhi, abbassare la testa, irrompere, sfondare e vincere, e va bene; allora avrete la ragione del toro, che
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Essendo dunque così, se la Commissione vi propone di dire ordinati in sacris, una volta che sono così obbligati gli ordinati in sacris, come sono
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, riguardano gli ordini mendicanti. Ora, un chierico dell'ordine mendicante, non può negarlo l'onorevole Abignenti, il più delle volte non era altro che
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Sebastiani. Domando la parola per una dichiarazione, ed è che la Commissione non ha compreso gli ordinati in minoribus nel grado che propone
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d'avere gli ordini sacri.
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, ritornando nella vita sociale, può egli aprirsi un'altra carriera, e mi pare che, quando gli si dà una pensione come quella che si dà ad un laico, sia
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2° Gli ex frati dell'ordine di San Giovanni di Dio, detto dei Fate-bene-fratelli, ad eccezione degl'inservienti.»
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presidente. Infine gli onorevoli Muti, Masci e Bortolucci propongono di sostituire alle parole: «annuo assegnamento a titolo di alimento» , le altre
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,» sostituisce le parole: «a tutti gli altri professi.»
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scala e diceva che quelli ordinati in sacris erano assimilati ai sacerdoti, e gli altri avrebbero ottenuto la pensione assegnata ai laici, ma io dico
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, dovrebbe dirsi così: «a titolo di alimento di lire 250 se sacerdoti, diaconi, suddiaconi e coriste, e di lire 144 a tutti gli altri professi.»
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, sembrare loro forse potrebbe obbligo di coscienza lo ingannare gli agenti governativi, opera da buoni cristiani, da fedele credente cattolico romano
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rami di pubblico servizio, frenare gli abusi ed impedire con ogni mezzo lo spreco della pubblica pecunia; ma se ciò non bastasse, un Governo legittimo
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persuaso profondamente che nel sistema parlamentare, se si vuole che funzioni lealmente, pochi deggiono essere gli oratori, e questo onore, per
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Non vorrei che gli stessi inconvenienti, che si sono verificati finora, possano nascere per coloro i quali vorranno far valere i loro diritti
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Puccioni. Io sono molto lieto che gli onorevoli Morini e Cadolini mi abbiano preceduto nell'accennare ai gravi inconvenienti che produrrà
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radicale di tutte, ed è questa: l'ordine del giorno puro e semplice sull'articolo 3 e sopra tutti gli emendamenti che al medesimo furono presentati.
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Dunque, in quanto al sistema del barone Ricasoli, se ne faccia pur bello il relatore della Commissione, e buon prò gli faccia; io non glielo
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argomenti; soltanto, essendo egli nato in Toscana, io gli citerò l'autorevole giudizio dato dal Consiglio di Stato della Toscana. Il Consiglio di
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nel regno. Ed infatti, dopo gli spiacevoli casi avvenuti in Sicilia, il Governo del Re non mancò di ordinare che si deponessero gli abiti monastici.
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è una strategia nota, che è di tutti tempi, e di cui hanno dato gli scorsi giorni uno scandaloso esempio i prelati di Francia, i quali ebbero il
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Cotesti frati, per avventura, non albergavano sotto lo stesso tetto degli altri divenuti professi a ventun anni? Non aveano lo stesso pane, gli
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avrebbero potuto essere tristi per gli individui che dalla legge stessa erano colpiti, voi non potete fare una severa e crudele distinzione fra individuo
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Quindi io vi domando che facciate una legge che emendi gli errori e le dimenticanze della legge precedente, e questa correzione che ora vi domando
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ostasse uno, od ostassero tutti e due gli accennati difetti, sia fatta ragione e accordato l'assegno.
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in qualche parte non gli piaceva, egli poteva proporre un emendamento, anzichè ricorrere al mezzo di combattere ciò che supponeva essersi detto dal
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Esclusi questi due casi che formano le sole eccezioni, ed essendosi testualmente per gli stessi provveduto nell'articolo 2, la minoranza della
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Ora gli onorevoli Bortolucci, Masci e Muti propongono di sostituire alle parole «annuo assegnamento a titolo di alimento» le seguenti: «annuo
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concesso l'annuo assegnamento a titolo di alimento di lire 250 se sacerdoti, diaconi, suddiaconi e coriste, e di lire 144 a tutti gli altri professi.»
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Gli onorevoli Bortolucci, Masci e Muti propongono la soppressione di quest'articolo. L'onorevole Cicarelli chiederebbe solo la soppressione del primo
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compiuti 50 anni, e sarà di un quinquennio per gli altri. Esso non si concederà, ovvero cesserà ogni qualvolta risulti avere il religioso dal privato
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Accademia della crusca
