X Legislatura – Tornata del 27 maggio 1868
Or bene, sarebbe mio divisamente, innanzi che si chiuda la discussione generale, di dire brevi parole a fine di richiamare l'attenzione della Camera
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O vi è adunque una contraddizione fra le cose che ho udito dire, o non sono state riferite esattamente, ma le ho pur udite.
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mente i versi coi quali il Giusti fa dire ad uno dei suoi personaggi che i liberali arrestati dai Governi assoluti, quando escono di gabbia trattati a
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Dicono che è un'eredità. Sta bene. Non so se siasi voluto dire che lo Stato debba soddisfare a questi oneri per mantenersi nei diritti di patronato
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credo in dovere di dire due parole per stabilire bene la situazione che è fatta al ministro delle finanze in quest'argomento.
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Abignenti. Le ragioni generali dei miei emendamenti le ho esposte nella tornata di sabato, quindi vengo immediatamente a dire il perchè degli
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politica, ma avevate il potere irresistibile di dire: sopprimo gli ordini religiosi e non do nulla a nessuno. Cosa fatta capo ha. Si sarebbe gridato, ma
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Io rispondo: voi dovete andare più innanzi: se mai vi mettete sopra quel terreno, allora voi dovete dire così: dovete dire: una volta che noi
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Essendo dunque così, se la Commissione vi propone di dire ordinati in sacris, una volta che sono così obbligati gli ordinati in sacris, come sono
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Dunque, se voi volete stare alla ragione generale, voi dovete dire: tutti quelli che hanno fatto la professione secondo le regole del proprio ordine
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Persuadetevi bene di ciò; voi potevate dire da principio: io non voglio dar niente a nessuno; ma una volta che dite: io voglio dare qualche cosa
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Ebbene, allora voi avete stabilito delle categorie, mentre nelle leggi antecedenti, vale a dire nella legge del 1855 del Piemonte, in quelle del 1859
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solenni, e sono esclusi quelli che hanno fatti i voti non solenni, ad appianare questa lacuna, a togliere di mezzo quest'anomalia, io vi proposi dire
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Abignenti. Io ritiro, o, per meglio dire, correggo il mio emendamento. L'onorevole Mannetti ha detto che si proponeva una
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Ora, con qual ragione si viene a dire à noi, che siamo i rappresentanti del potere legislativo dello Stato, che questi monaci meritano un riguardo
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Questo è proprio e letteralmente il caso di dire che è l'abito che fa il monaco: imperocchè dell'abito abusano i frati per ingannare la misera plebe
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hanno servito a scarico della mia coscienza, ed a dimostrare quale sarà per essere il mio suffragio, vale a dire favorevole al presente progetto di
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due primi articoli, come vuole che la Camera venga quasi a fare un mercato, e venga a dire a questi frati: se voi non vi vestite come voglio, io non
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Termino col protestare contro ciò che l'onorevole deputato Macchi ha voluto dire, in risposta al mio amico Sebastiani, sulle dottrine dell'onorevole
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spesa ascenderà circa ad un milione e mezzo. Io non potrei dire una somma precisa, perchè per dire ciò dovrebbe farsi una statistica
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C'è un'ultima cosa (perchè non voglio abusare della pazienza della Camera) su cui debbo rispondere al deputato Massari, ed è, potrei dire
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di quei frati era promosso a guardiano o padre provinciale, lo Stato anzichè dire: voi siete violatori della legge, voi siete quasi dei malfattori, io
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sospetto contro di me; e mi spiace che altrettanto io non possa dire di lui; mi spiace, imperocchè egli ha ricordato un fatto suo, che cioè ha votato in
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Quindi io credo che noi non possiamo, nè dobbiamo dire a costoro: andate innanzi ai tribunali; perchè i tribunali dovrebbero rispondere: voi dalla
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articolo, lo Stato non è garantito niente affatto. Non basta dire: noi daremo un assegnamento a tutti quelli che professarono
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nel territorio pontificio; bisogna pensare alla garanzia degli interessi dello Stato, val quanto dire ai documenti e al modo di constatare senza
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la maggioranza di un quarto d'ora fa fosse spostata. Propongo quindi la questione pregiudiziale, vale a dire che non si debba votare sugli emendamenti
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Accademia della crusca
